Dalle voci di corridoio, il dibattito alla cassazione sarebbe questo:
Per alcuni giudici della Cassazione infatti la corruzione susseguente è "semplice" e si prescrive in 7 anni e mezzo, per altri è "giudiziaria" e scade solo dopo 10 anni. Nel primo caso il procedimento Mills sarebbe già morto e di conseguenza quello a Berlusconi.
Velocizzare i processi significa sveltire l'apparato burocratico, non far prescrivere i reati prima del verdetto.
Ma dove cazzo lo vede lo stato di polizia berlusconi? Se è sempre li a farsi i decreti per evitare sentenze a danno dell'economia del paese!
Ed ancora ci sono persone che credono che sia uno statista!
Mills: Cassazione, per la procura reato prescritto
25 Febbraio 2010 13:29 CRONACHE
ROMA - La sentenza che ha condannato in appello l'avvocato inglese David Mills a quattro anni e mezzo di carcere deve essere annullata perche' il reato e' prescritto. Questa la richiesta del procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, nel corso dell'udienza. Mills e' accusato di corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. (RCD)
Mills: Cassazione, per la procura reato prescritto - Corriere della Sera
Il problema non è Berlusconi , il problema sono gli italiani!
DISSIDENTE POLITICO IN REGIME DA OPERETTA!
OH CINCILLA' ... OH CINCILLA'!
C.V.D. :gluglu:
Il problema non è il problema. Il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema, comprendi?
Mangio sempre i bambini bolliti.
MILANO - La procura della Cassazione ha chiesto che sia dichiarato prescritto il reato di corruzione in atti giudiziari contestati a David Mills. La richiesta è arrivata a circa un'ora e mezza dall'inizio della udienza davanti alle Sezioni Unite penali della Cassazione, del processo a carico dell'avvocato inglese.
LA REQUISITORIA - Secondo il pg Ciani «non c'è dubbio che il momento consumativo della corruzione di Mills da parte di Bernasconi e del gruppo erogatore dei 600 mila dollari si verifica l'11 novembre del 1999 quando Mills, in proprio, e non come gestore del patrimonio altrui, fornisce istruzioni per il trasferimento dei circa 600 mila dollari dal fondo di investimento Giano Capital al fondo Torrey». Per il pg, dunque, è dall'11 novembre '99 che decorrono i termini di prescrizione e non a partire dal 29 febbraio 2000, come ritenuto invece dai giudici della Corte di Appello di Milano. In questa data Mills si era fatto intestare le quote del fondo Torrey per un valore di circa 600 mila dollari. Ma secondo il pg, questa data non è da prendere in considerazione in quanto «il ritardo del passaggio finale nella intestazione delle quote non incide sul momento consumativo della prescrizione ma trae origine dalla volontà di Mills di rendere difficoltosa la ricostruzione di questo illecito passaggio di soldi e la sua origine». Infine, il pg ha ricordato che, comunque, «quanto c' è incertezza sulla data di commissione di un reato, da sempre vale la regola del "favor rei": e il decorrere della prescrizione va fissato nel momento più favorevole all'imputato». Dunque, l'11 novembre 1999 «con la conseguente dichiarazione di prescrizione, dal momento che la corruzione in atti giudiziari ha una pena massima che arriva fino a 8 anni».
RISARCIMENTO A PALAZZO CHIGI - «Non vi sono i presupposti per il proscioglimento nel merito di Mills» ha detto anche il sostituto procuratore generale della Cassazione, Gianfranco Ciani, nella sua requisitoria. In pratica, si confermerebbe, secondo il pg, la responsabilità dell'avvocato inglese nel reato di corruzione in atti giudiziari che sarebbe, però, prescritto. Senza proscioglimento Mills dovrà pagare 250 mila euro a Palazzo Chigi: il pg ha chiesto la conferma del risarcimento dei danni non patrimoniali, per pregiudizio all' immagine, a favore della Presidenza del Consiglio da parte dell' avvocato inglese, così come stabilito dalla Corte di Appello di Milano. Secondo Ciani, Mills, con le sue testimonianze reticenti, avrebbe arrecato «pregiudizio al' immagine dello Stato per quanto riguarda l' esercizio della funzione giurisdizionale».
VERDETTO IN SERATA - I supremi giudici dovranno ora decidere se confermare o meno la condanna a 4 anni e 6 mesi di reclusione a carico dell'avvocato inglese, accusato di corruzione in atti giudiziari in concorso con Silvio Berlusconi. Il verdetto è atteso entro giovedì sera.
SEICENTOMILA DOLLARI - Mills ha fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza emessa il 27 ottobre dalla Corte d'Appello di Milano. Il verdetto di primo grado - conforme a quello di secondo grado - era stato pronunciato il 17 febbraio 2009. È stato condannato perché avrebbe ricevuto 600mila dollari per rilasciare dichiarazioni false o reticenti in due processi milanesi passati ormai in giudicato, All Iberian e quello sulla corruzione nella Guardia di finanza. Il denaro sarebbe stato promesso a Mills nel 1999 e il reato si sarebbe consumato il 29 febbraio 2000. Una corruzione in atti giudiziari che i giudici d'appello hanno ritenuto «susseguente» e non «antecedente» alle testimonianze del legale ritenuto ideatore del sistema di società off-shore della Finivest. La prescrizione maturerà l'11 aprile.
IL PROCESSO AL PREMIER - Il difensore di Mills, Federico Cecconi, ha sempre sostenuto l'estraneità del suo assistito alle accuse. Di quei 600mila dollari, spiega, non vi è traccia nel processo. Mancano inoltre la qualità di pubblico ufficiale in cui avrebbe reso quelle dichiarazioni, la prova di un accordo corruttivo e la prova che sia stata resa una falsa testimonianza per favorire Berlusconi. Per il premier il processo ricomincerà il 27 febbraio ed è ancora in primo grado per via della sospensione dovuta al Lodo Alfano (il 15 gennaio), poi dichiarato parzialmente incostituzionale dalla Consulta. Il dibattimento è ancora alla fasi iniziali. Nella scorsa udienza, a gennaio, gli avvocati di Berlusconi Niccolò Ghedini e Piero Longo non hanno prestato il consenso all'utilizzabilità degli atti del processo a Mills prima dello stralcio della posizione del premier. I giudici li avevano invece ritenuti validi ma con la riserva di valutare la loro utilizzabilità di volta in volta. Poi avevano disposto un rinvio, in attesa appunto del verdetto della Cassazione per il coimputato del premier.
Redazione online
25 febbraio 2010
Link: Cassazione, l'ultima parola su Mills Il pg chiede la prescrizione - Corriere della Sera
Ultima modifica di albiy; 25-02-10 alle 15:44
alla fine i colletti bianchi eccellenti han sempre il culo parato...colpevoli...ma liberi...
Si dice il corrotto ma non il corruttore
...a praticare la giustizia creativa piegando le prescrizioni ad cazzum questi sono gli effetti
Matsudaira Izu no Kami disse al Maestro Mizuno Kenmotsu: "Voi siete un uomo di grande valore, peccato siate così basso".
Kenmotsu gli rispose: "E' vero. A volte in questo mondo non tutto va come si desidera. Ora, se io vi tagliassi la testa e l'attaccassi sotto i miei piedi, sarei più alto. Ma è qualcosa che non si potrebbe fare".