FI/ BONDI: PARTITO NON SOPRAVVIVE SENZA ANIMA E CLASSE DIRIGENTE
19-04-2007 14.21
Deluso dalla politica, hanno fatto di me una macchietta
Roma, 19 apr. (APCom) - Forza Italia non ha ancora esaurito la sua esperienza, "Questo no. ma qui non si conoscono quelle regole per cui un partito si sente tale. E siamo anche privi di anima e classe dirigente. Tutti gli esponenti del partito hanno un rapporto personale e di identificazione con Berlusconi. Tra noi non c'è né solidarietà né appartenenza. Così non si sopravvive". Sandro Bondi, coordinatore del partito, si sfoga così in un'intervista all'Espresso, in edicola domani.
Il fedelissimo del Cavaliere si dice "deluso, prima di tutto. E anche sofferente per l'immagine ridicola che si dà di me". Silvio Berlusconi "è un grande uomo e l'ho detto più volte, ma sempre per spiegarmi politicamente. Forse ho peccato d'ingenuità e hanno fatto di me una macchietta. Io venivo da un'esperienza politica locale e non ero abituato a questi trabocchetti". Bondi si dice deluso dalla "politica. Io mi sento dentro una forte tensione morale che non trova più spazio in questo modo di far politica, sempre più lontano dai sentimenti, dalle speranze, dagli entusiasmi della gente".
"Io - prosegue - non avevo capito che su Berlusconi, e di conseguenza su di me, c'era un atteggiamento della stampa e della cultura totalmente negativo. Se lui scherza allegramente con cinque ragazze, magari delle visitatrici occasionali della sua villa in Sardegna, ci si impianta su uno scandalo quando non è neanche una notizia. Se io scrivo libri, anche importanti, nessuno li recensisce". Nessuno? Neanche i giornali di famiglia? "No, ne ha parlato soltanto Alberto Bevilacqua su un settimanale femminile. Se i miei saggi sulla civiltà dell'amore e sul potere femminile li avesse scritti Walter Veltroni, sarebbero stati considerati politicamente, umanamente, intellettualmente e stilisticamente geniali".