Unità a SINISTRA...La SINISTRA procede, gli altri facciano cosa vogliono

[unione.s]

il punto è che non bisogna nè rifare il pci tantomeno il pds..bisogna fare altro, una cosa nuova.
altrimenti ognuno terrà la propria identità, e la rivendicherà sugli altri, e il progetto fallirà. si, deve nascere una federazione, che in pochi anni punti ad un solo soggetto politico di sinistra, che punti al 20% almeno. e l'unico modo è togliersi ciò che è inutile nella sostanza, ma che nella forma può creare tanti problemi.
il pd è ben diverso da ciò che dico io, è la rinuncia, la rassegnazione, la volontà di farsi votare dal centro, dagli elettori democristiani, la volontà di essere appoggiati dai poteri forti e stare al governo.
bisogna fare qualcosa di nuovo, altrimenti la sinistra sarà sempre in minoranza e in secondo piano. sta anche a voi capire e muovervi. poi ripeto, vi volete tenere tutto il vecchio carrozzone ? fate, per un simbolo e un ideologia butterete a mare la sinistra, che diventerà come in francia:secondaria e spezzettata...

Condivido pienamente il tuo ragionamento.

Non bisogna rimanere fermi nelle proprie posizioni perchè vorrebbe dire fare un danno alla sinistra.

Dobbiamo formare un grande unico partita di sinistra (non comunista ma di sinistra) che possa dare risposte ai VERI problemi dei ceti più deboli, ascoltando e non dispreggiando gli imprenditori ma dare un'occhiata maggiore ai sindacati perchè la politica ha il compito di provare di far star bene tutti.

Non favorire chi già sta fin troppo bene. Il PD invece, è un miscuglio che dice di volere far contenti tutti, ma rischia di far scontenti tutti.

[Red Shadow]

Condivido pienamente il tuo ragionamento.

Non bisogna rimanere fermi nelle proprie posizioni perchè vorrebbe dire fare un danno alla sinistra.

Dobbiamo formare un grande unico partita di sinistra (non comunista ma di sinistra) che possa dare risposte ai VERI problemi dei ceti più deboli, ascoltando e non dispreggiando gli imprenditori ma dare un'occhiata maggiore ai sindacati perchè la politica ha il compito di provare di far star bene tutti.

Non favorire chi già sta fin troppo bene. Il PD invece, è un miscuglio che dice di volere far contenti tutti, ma rischia di far scontenti tutti.

To direi un partito in cui non si annullino le identità ma vengano esaltate. Ovvero comunisti, socialisti, radicali (non in senso pannelliano), sinistra democratica, ambientalisti e via dicendo.Insomma quakcosa di analogo al vecchio PCi che teneva assieme tutte queste anime, senza per altro essere il PCI. Un partito però che la finisca con il movimentismo fine a se stesso e che si prenda anche seriamente le sue responsabilità di governo.

[unione.s]

To direi un partito in cui non si annullino le identità ma vengano esaltate. Ovvero comunisti, socialisti, radicali (non in senso pannelliano), sinistra democratica, ambientalisti e via dicendo.Insomma quakcosa di analogo al vecchio PCi che teneva assieme tutte queste anime, senza per altro essere il PCI. Un partito però che la finisca con il movimentismo fine a se stesso e che si prenda anche seriamente le sue responsabilità di governo.

Seguendo il tuo discorso mi pare che più che rientrare in un unico partito, sarebbe più sensato fare una federazione a questo punto.

A me non piace che ci siano Partiti ambigui che dicano una cosa e poi vengano smentiti da altri esponenti dello stesso partito.

Ci deve essere un rinnovamento della sinistra: più unita, più popolare ma che abbia responsabilità di governo senza estremismi ingiustificati, ma essere coerenti a favore ESCLUSIVAMENTE dei ceti popolari dando risorse alle imprese se si ha a disposizione.

Ma la priorità devono essere i più poveri.. Questo deve essere chiaro.

[LibertàEguale]

Secondo me, non c'è niente di più vecchio del "nuovo" che avanza! Basta con questo insopportabile nuovismo. Fassino a Firenze l'avrà ripetuta mille volte la parola "nuovo", solo per coprire un'altra parola, che comincia sempre con N: e cioè il nulla!
Qui stanno estirpando le radici della sinistra, altro che "nuovo". Abolite sta parola, per favore, non la sopporto più!!!

[Barbera]

Secondo me, non c'è niente di più vecchio del "nuovo" che avanza! Basta con questo insopportabile nuovismo. Fassino a Firenze l'avrà ripetuta mille volte la parola "nuovo", solo per coprire un'altra parola, che comincia sempre con N: e cioè il nulla!
Qui stanno estirpando le radici della sinistra, altro che "nuovo". Abolite sta parola, per favore, non la sopporto più!!!

NUOVO!!!

Questo detersivo come tutti i prodotti vekki, ha la grande peculiaritaà di essere NUOVOOOOOOOOOOOO!!!!!
Peccato che si kiami "cenere attiva" e sfrutta i principi della cenere per lavare i panni......ammazza ke novità!!!!!!! (mia nonna ke aveva piu' di 100 mi raccontava di quando prima della PRIMA GUERRA MONDIALE lavava i panni sul fiume!!!

IN PIU'....QUESTO DETERSIVO, COSI' COME IL PD, LAVANO E SBIANCANO DAVVERO TUTTO!
IL DETERSIVO SBIANCA I PANNI, IL PD I PARTITI, INFATTI ADESSO E' TUTTO BIANCO.....STILE...."BALENA BIANCA"!

Saluti NUOVIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!

[ilProgressista]

Seguendo il tuo discorso mi pare che più che rientrare in un unico partito, sarebbe più sensato fare una federazione a questo punto.

all'inizio è obbligatorio, non c'è altra alternativa. il processo di unificazione sarà lungo.
ma pensare di tenere ognuno le proprie identità significa far fallire fin da subito il progetto, l'ennesimo progetto che darebbe false illusioni ai cittadini, che non crederebbero veramente piu' nella politica.

serve una cosa nuova, ma non nuovo di riverniciato sul vecchio, ma di cambiamento radicale senza perdere i concetti su cui ci si fonda come sinistra.
cosa che ovviamente il partito democratico omette dal suo processo"evolutivo"...

[Kowalsky]

Le scelte della sinistra e l'Arci

Con i rispettivi congressi in contemporanea, Ds e Margherita hanno deciso di unirsi dando vita ad un nuovo partito.
Un fatto rilevante, destinato a cambiare il quadro politico italiano e indurre ulteriori processi di aggregazione, sia nella maggioranza che nell'opposizione.
Un'operazione innovativa e coraggiosa per il nostro sistema politico tradizionalmente più incline alla frammentazione, ma anche un progetto carico di incognite. Quale sarà l'identità della nuova formazione politica, quali i soggetti sociali di riferimento? Per capire fino in fondo cosa sarà il Partito democratico bisognerà vederlo alla prova sul nodo non scontato della collocazione europea e sulle scelte di fondo in materia di economia e lavoro, welfare, politica estera, diritti civili e laicità dello Stato.
Intanto la sinistra Ds, in disaccordo con questa scelta, lascia il partito per aprire un nuovo cantiere politico nell'intento, non meno ambizioso e complesso, di riunire in un soggetto unitario tutte le forze a sinistra del Partito democratico.
In questo contesto inedito, l'Arci non può che confermare la sua scelta di autonomia, continuando a proporsi come casa comune e laboratorio sociale di tutta la sinistra italiana.
Sul Partito democratico nell'associazione ci sono valutazioni diverse, e ciascuno deciderà liberamente secondo le proprie opinioni: scelte personali che non dovranno scalfire l'indipendenza e l'unità della più grande associazione della sinistra.
Ma la nostra autonomia non sarà indifferenza o estraneità rispetto ai processi in corso. Al contrario, l'Arci sarà interlocutore attivo, con i suoi contenuti condivisi, tanto della costituente del partito democratico quanto del cantiere che si svilupperà alla sua sinistra.
In questi giorni tutti gli esponenti del centrosinistra hanno confermato la propria fedeltà al progetto dell'Unione e al governo Prodi. Ci sono scelte impegnative da fare nei prossimi mesi per non deludere le attese del Paese: sostenibilità e qualità dello sviluppo, giustizia sociale e welfare pubblico, cultura, diritti civili, pace e disarmo, riforma della politica. Riparta subito da queste priorità il confronto fra i partiti e le forze vive della società italiana, e l'Arci non farà mancare il suo contributo.

[Red Shadow]

all'inizio è obbligatorio, non c'è altra alternativa. il processo di unificazione sarà lungo.
ma pensare di tenere ognuno le proprie identità significa far fallire fin da subito il progetto, l'ennesimo progetto che darebbe false illusioni ai cittadini, che non crederebbero veramente piu' nella politica.

serve una cosa nuova, ma non nuovo di riverniciato sul vecchio, ma di cambiamento radicale senza perdere i concetti su cui ci si fonda come sinistra.
cosa che ovviamente il partito democratico omette dal suo processo"evolutivo"...

A mio avviso l'unità deve arrivare per tappe
1. Cartello elettorale in cui ognuno conserva la sua fisionomia
2. Federazione che stabilizzi l'alleanza tra le forze nell'unità d'azione anche nel dopo elezioni. Ci si può iscrivere ai singoli partiti e circoli oppure direttamente alla federazione unitaria.
3. Partito unico fondato su un programma di massima, in cui ognuno porti la propria esperienza e il proprio vissuto politico (quindi ci saranno dentro comunisti, socialisti, socialdemocratici, radicali, libertari, ambientalisti, girotondini e chi più ne ha più ne metta)
Si aderisce al partito in base agli obiettivi politici e non in base ad una ideologia. Ognono conservi pure e coltivi quella che ha.

[ilProgressista]

A mio avviso l'unità deve arrivare per tappe
1. Cartello elettorale in cui ognuno conserva la sua fisionomia
2. Federazione che stabilizzi l'alleanza tra le forze nell'unità d'azione anche nel dopo elezioni. Ci si può iscrivere ai singoli partiti e circoli oppure direttamente alla federazione unitaria.
3. Partito unico fondato su un programma di massima, in cui ognuno porti la propria esperienza e il proprio vissuto politico (quindi ci saranno dentro comunisti, socialisti, socialdemocratici, radicali, libertari, ambientalisti, girotondini e chi più ne ha più ne metta)
Si aderisce al partito in base agli obiettivi politici e non in base ad una ideologia. Ognono conservi pure e coltivi quella che ha.

perfetto...ma lo scopo deve essere quello di arrivare alla nuova sinistra ed al superamento in un arco di tempo non troppo lungo(10, 15 anni?) delle vecchie ideologie e nomi ricreando la sinistra, unita, alternativa e di governo. una creatura nuova dalla peculiarità nuove, ma con una forte caratterizzazione di sinistra.

[Barbera]

Palermi annuncia la nascita al Senato del nuovo coordinamento Prc-Verdi-Pdci-ex Ds
Il ministro dell'Università lancia l'appello-piattaforma per Sinistra democratica

Unione, prove di unità a sinistra del Pd
Mussi a Diliberto: "Nasce qualcosa di nuovo"

Sabato prossimo a Roma la manifestazione per lanciare la nuova formazione
Il segretario del Pdci: "Siamo prontissimi a dialogare con loro"



ROMA - La sinistra si compatta "contro" il centrosinistra e il Partito democratico. La conferma di una tendenza, ancora frammentata e "solo all'inizio", raffreddano i toni i collaboratori di Mussi, arriva nel secondo giorno del IV congresso dei Comunisti italiani. E a saldo di un ideale dialogo a distanza fra i quattro leader - Diliberto, Mussi, Angius e Bertinotti - di quel che resta a sinistra dopo il Pd.

Dopo l'abbraccio tra il segretario del Pdci Olivero Diliberto e il presidente della Camera Fausto Bertinotti ieri a Rimini, oggi sono stati Fabio Mussi e Gavino Angius a mettere nero su bianco quale può essere il futuro possibile per i partiti di sinistra in fuga dal Pd e dentro l'Unione. "La scomparsa dei Ds - scrivono i due ex diessini nell'appello-piattaforma della nuova formazione 'Sinistra democratica per il Socialismo europeo' - pone l'esigenza di ripensare tutta la sinistra italiana. L'apporto che vogliamo dare è quello di contribuire a far sì che, dopo decenni di divisioni e rotture della sinistra italiana, la società italiana ritrovi una sinistra che, nelle sue distinte peculiarità, sappia portare avanti la sua missione unitaria di rappresentanza e di governo".

Unità a sinistra nel rispetto delle singole identità. Una confederazione di partiti più che un nuovo partito. Sembra un pò questa la spina dorsale del grande accordo a sinistra oltre il Pd. Parole che rispecchiano quelle pronunciate ieri e ribadite oggi a Rimini da Diliberto che, con gli interventi di Prodi, Bertinotti e stamani Franco Marini, "incassa" la testimonianza della non marginalità della sinistra nella coalizione di governo. ''Stiamo lavorando per l'unità della sinistra - ribadisce il segretario del Pdci - e, al contempo, per la conferma della identità di ciascuno dei soggetti e dei partiti''. Quanto al Partito democratico ed alla sua collocazione nel centrosinistra, Diliberto non mostra alcun dubbio: ''Il Pd e' un partito tipicamente di centrosinistra - afferma - non più di sinistra''.

Insomma, un fine settimana di prove generali per la riunione di sabato prossimo, quando Mussi, Angius e compagni si riuniranno a Roma per il lancio di Sinistra democratica.

Il presidente del Senato Franco Marini stamani a Rimini ha condiviso con Diliberto l'attenzione ai giovani e ai precari. "E' nell'interesse di tutte le forze politiche, ma direi di tutto il Paese, ridurre l'area dei precari nel lavoro".

Ma più di tutti contano, ancora una volta, i messaggi a distanza che si mandano Mussi e Diliberto. "Qualcosa di nuovo può nascere - dice il ministro da Roma mentre lavora ai discorsi e agli inviti per sabato prossimo - Mi pare che ci siano novità. Le affermazioni su una sinistra senza aggettivi mi sembrano rilevanti. Io penso ad una sinistra larga, si apre un processo lungo, ma se la direzione è quella giusta, si approderà". Noi ci siamo, gli risponde subito Diliberto. "Quello che sta maturando nei Ds che non aderiscono al Partito democratico va nella direzione giusta, cioè nella direzione dell'unità della sinistra. Noi siamo prontissimi a dialogare con loro e con tutto quello che a sinistra si muove tra chi non aderirà al Pd''.

Manuela Palermi, capogruppo Pdci-Verdi al Senato, sceglie il palco di Rimini per passare dalle parole ai fatti. "I Comunisti Italiani sono d'accordo con la proposta di Russo Spena (capogruppo di Rifondazione al Senato, ndr). Lunedì faremo questo coordinamento tra Prc-Pdci-Verdi ed ex Ds e ci muoveremo assieme".

A Diliberto manca ancora l'invito per sabato prossimo alla prima assise "ufficiosa" di Sinistra democratica. Ma questo punto sembra solo una formalità.