Giordano: e dillo!

[komsomol]

La nozione di dittatura del proletariato, come l'intendevano Marx ed Engels e più tardi Lenin, sarebbe superata. Invece di proletariato, oggi si parla di forze lavoratrici, ossia delle grandi masse di salariati che non lavorano obbligatoriamente nelle fabbriche e che costituiscono la maggioranza della popolazione.

Il problema fondamentale è che, mentre è venuto meno il modello di sfruttamento tipico della classe operaia otto/novecentesca che vedeva nella fabbrica industriale fordista-taylorista il suo baricentro di lotta ed identità, qualcuno ha creduto di potere archiviare direttamente le categorie del conflitto tra capitale e lavoro.
Insomma sono semplicemente cambiate le modalità di somministrazione quotidiano dello sfruttamento al proletariato, ma non certo lo sfruttamento stesso.

[Red Shadow]

Fu infatti lo stesso errore che i pacifisti americani commisero con la guerra in Vietnam. Nessun politico si volle mai predere l'onere di portare in Parlamento le rimostranze dei manifestanti. Ed il tutto si dissolse come una bolla di sapone e si ritornò alla comoda ed agiata vita medio-borghese.

Anche qui, analisi molto riduttiva, ma in sostanza credo che manchi sempre "l'ultimo passo".

Quello fondamentale.

Innanzitutto parliamo della lotta contro la Guerra del Vietnam. E' stata insignificante? Basta dire che il '68 è partito da lì. Furono le lotte studentesche partite da Berkley, che sfociarono nelle grandi manifestazioni contro la guerra del vietnam a fare da detonatore per il '68.
Quando cito il New York Times che difinì il movimento pacifista "la seconda superpotenza mondiale". 100 milioni di manifestanti in piazza vengono sviliti da chi sostanzialmente fa l'apologia delle Brigate Rosse, dell'innalzamento dello scontro e cazzate varie. Ma per favore.... I governi di sinistra in Spagna e in Italia hanno ritirato le truppe tanto per cominciare, se proprio si deve parlare di risultati ottenuti, in secondo luogo hanno fatto degli USA il paese più impopolare del mondo. semplicemente oggi la sinistra vive ancora dell'onda lunga di questo movimento.

[are(a)zione]

Innanzitutto parliamo della lotta contro la Guerra del Vietnam. E' stata insignificante? Basta dire che il '68 è partito da lì. Furono le lotte studentesche partite da Berkley, che sfociarono nelle grandi manifestazioni contro la guerra del vietnam a fare da detonatore per il '68.
Quando cito il New York Times che difinì il movimento pacifista "la seconda superpotenza mondiale". 100 milioni di manifestanti in piazza vengono sviliti da chi sostanzialmente fa l'apologia delle Brigate Rosse, dell'innalzamento dello scontro e cazzate varie. Ma per favore.... I governi di sinistra in Spagna e in Italia hanno ritirato le truppe tanto per cominciare, se proprio si deve parlare di risultati ottenuti, in secondo luogo hanno fatto degli USA il paese più impopolare del mondo. semplicemente oggi la sinistra vive ancora dell'onda lunga di questo movimento.

Sono abituato a non fidarmi del mio Governo.
Il ritiro dall'Iraq prima in Spagna e poi in Italia credo abbia poco a che fare con la protesta della popolazione.
Anche perchè quando si entrò in guerra, si andò con la minoranza e nessuno fece un colpo di stato. Non pensare che improvvisamente Prodi sia diventato pacifista e Zapatero un hippie al governo. Il risultato è quello che conta, bene. Ma le modalità ed il perchè nè io nè te le conosciamo bene.

Purtroppo

[Gregor Avio]

Il problema fondamentale è che, mentre è venuto meno il modello di sfruttamento tipico della classe operaia otto/novecentesca che vedeva nella fabbrica industriale fordista-taylorista il suo baricentro di lotta ed identità, qualcuno ha creduto di potere archiviare direttamente le categorie del conflitto tra capitale e lavoro.
Insomma sono semplicemente cambiate le modalità di somministrazione quotidiano dello sfruttamento al proletariato, ma non certo lo sfruttamento stesso.

Tutt'altro. Legge "Biagi" docet. La precarizzazione degli impieghi ha creato una povertà trasversale che tocca anche i colletti bianchi. Questa ritengo che sia una ferita aperta e suppurata che le sinistre non combattono a sufficenza. L'impossibilità reale di un guadagno stabile e continuato è un capestro ed una spada di Damocle tra le più pericolose. Trovo molto grave che le attuali sinistre non riescano ad opporre un fronte reale contro questa piaga.

[boltxebike17]

io non la vorrei nè con Ferrando nè con Vendinotti nè con Cannavò nè con Mussi.
io vorrei che non ci fosse una dittatura e ancor meno un dittatore rosso bianco nero o a pois.

Ma porca vacca io parlo di DITTATURA DEL PROLETARIATO!... L'uomo che hai nell'avatar ne ha parlato parecchio!

[boltxebike17]

Sul pacifismo dico una cosetta molto semplice. Le grandi manifestazioni pacifiste contro la guerra in Irak hanno fatto di più di una trentina di organizzazioni rivoluzionarie e supposte tali nella lotta contro l'imperialismo.
Continuare su questa strada senza settarismi. Cercando di coivolgere anche il Partito Democratico. Ad esempio la caciara contro Fassino è stata una idiozia. Nel movimento contava più Fassino che quei cretini dei disobbedienti con il loro "innalzamento dello scontro" e le loro gratuite provocazioni.
Io vivo in un comune dove alle ultime comunali il 50% ha votato DS e il 25% RC. Tutti, e dico davvero tutti, avevano la bandiera della pace alla finestra. Altro che disobbedienti del cazzo.

Certo, noi dobbiamo manifestare e lottare contro la guerra, dunque anche con i PACIFISTI, non c'è dubbio! Ma non dobbiamo rinunciare a definirci ANTI-IMPERIALISTI e non pacifisti, perché a differenza dei PACIFISTI noi non dovremmo ripudiare la violenza in senso assoluto e dovremmo inoltre appoggiare i movimenti di resistenza dei paesi aggrediti