Kabul, ucciso suonatore di tamburi
Talebani: basta con la musica impura
L'ultima vittima, per ora, dei talebani si chiama Nazar Gul, 35 anni. La sua colpa era di essere un suonatore di tamburo "dohl", lo strumento classico della tradizione che s'appende al collo e viene suonato alle feste di paese. Musica impura per i talebani. A Kabul, scrive il Corriere della sera, l'uomo è stato prima lapidato e poi finito a colpi di baionetta vicino al figlio di appena dodici anni, in lacrime disperato.
Lo hanno ucciso i talebani imponendo così la loro interpretazione fanatica dell'Islam che bandisce ogni tipo di musica, escluse le nenie coraniche.
La triste fine del "tamburino martire" non è ancora finita sui media locali, se ne parla però nei mercati popolari e nella sede centrale della Croce Rossa, perché è il sintomo evidente della rinascita talebana. Un amico della vittima racconta che Nazar aveva ricevuto pressioni perché la smettesse di suonare con il tamburino. Poi, una sera verso mezzanotte, come spiega il figlio piangendo, talebani armati sono entrati in azione e hanno ucciso il padre. Il suo corpo insanguinato è stato trovato nella discarica di un villaggio vicino.
A ottobre le milizie del Mullah Omar hanno diffuso un documento di nove pagine che definisce rigide regole di comportamento. Nelle zone tribali ormai sono perseguitati anche insegnanti e barbieri. E' di un mese fa la notizia della decapitazione di un barbiere nella regione di Kandahar, reo di aver rasato la sua clientela secondo l'uso occidentale.