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    Predefinito Origini dello gnosticismo "cristiano"

    Lo gnosticismo "gesuano" (e NON cristiano) fu uno dei più temibili nemici del culto "chatolicum" (universale), poi chiamato anche "cristianesimo ortodosso" per differenziarsi dalle "eresie" gnostiche. Ma, paradossalmente, non fu solo lo "gnosticismo storico" ad essere avverso al cattoclericalismo, responsabile nel passato di atrocità senza limiti nei confronti dei non-allienati (siano stati essi gnostici, eretici, giudei, pagani, manichei, ecc.), ma anche la stessa figura del GESU' IL NAZARENO!!..E' da lui, infatti, che inizia lo GNOSTICISMO GESUANO (o "chrestiano", ma NON "christiano"!)

    Lo gnosticismo del Nazareno prende le "mosse" da quello di Giovanni il Battista, suo ex maestro, ma, come avvenuto per altri maestri gnostici dopo di lui, egli personalizzò il suo gnosticismo in chiave "nazareno-mitologico", dove il riferimento mitologico fu quello ellenico, molto diffuso nelle provincie romane dell'Asia minore: vale a dire la Grecia ionica. Fu in tale contesto, infatti, che il Nazareno divenne GESU': un attributo derivante dal termine greco (e NON ebraico!) "IHESOUS/IASOUS", il cui significato è "guaritore-salvatore" (attributo di cui godette sicuramente Asclepio: il "guaritore-salvatore" per eccellenza!)

    Lo gnosticismo di Giovanni il Battista (e quindi di Gesù, suo discepolo) fu di tipo "PITAGORICO", elaborato su matrice esseno-nazarena (l'esistenza a Gerusalemme ed in altre aree della Giudea di esseno-pitagorici ci è confermata da Giuseppe Flavio).

    Una caratteristica peculiare dello gnosticismo pitagorico (o pitagoreano) fu il REINCARNAZIONISMO, adottato anche da Gesù nella sua predicazione. Quando iniziò l'avventura dell'attuale cristianesimo (tra il 140-150, atttraverso uno dei più sconcertanti sincretismi della storia) vi furono alcuni che integrarono nelle loro tradizioni il reincarnazionismo pitagorico-gesuano, mentre il clero che "contava" lo combattè aspramente, in quanto la teologia reincarnazionista "spuntava" la loro arma preferita: il controllo delle menti dei plagiati mediante il "terrore" della punizione "eterna" senza appello! Come è noto, infatti, il reincarzionismo, soprattutto quello che si ispirava alle dottrine orientali, offriva una "chance" ai "peccatori!

    Tutto ciò spinse Origene, uno dei più convinti sostenitori della "metempsicosi" o "trasmigrazione delle anime" (fatta passare dai falsari patristi come "metemsomatosi": un concetto "annacquato" rispetto al precedente!) ad affermare che la punizione divina non era eterna (e quindi "distruzione" del dispositivo "terroristico", cioè l'inferno, di cui il clero di tutte le epoche ha sempre abusato ampiamente), ma che tutti alla fine (compresi gli "angeli ribelli", sic!) avrebbero guadagnato la salvezza.

    Alla fine, come la storia dimostra, furono i falchi reazionari a spuntarla..


    Ego sum veritas
    __________________

    "..la fede in Dio non aggiunge nè toglie nulla
    alla dignità raziocinante degli uomini; la fede
    nelle religioni li riporta al loro stato primordiale,
    quando l'uomo era appena uscito dalla sua
    primitiva condizione bestiale per evolversi sino
    allo stato attuale delle sue conoscenze."

    ..

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Lo gnosticismo "gesuano" (e NON cristiano) fu uno dei più temibili nemici del culto "chatolicum" (universale), poi chiamato anche "cristianesimo ortodosso" per differenziarsi dalle "eresie" gnostiche. Ma, paradossalmente, non fu solo lo "gnosticismo storico" ad essere avverso al cattoclericalismo, responsabile nel passato di atrocità senza limiti nei confronti dei non-allienati (siano stati essi gnostici, eretici, giudei, pagani, manichei, ecc.), ma anche la stessa figura del GESU' IL NAZARENO!!..E' da lui, infatti, che inizia lo GNOSTICISMO GESUANO (o "chrestiano", ma NON "christiano"!)

    Lo gnosticismo del Nazareno prende le "mosse" da quello di Giovanni il Battista, suo ex maestro, ma, come avvenuto per altri maestri gnostici dopo di lui, egli personalizzò il suo gnosticismo in chiave "nazareno-mitologico", dove il riferimento mitologico fu quello ellenico, molto diffuso nelle provincie romane dell'Asia minore: vale a dire la Grecia ionica. Fu in tale contesto, infatti, che il Nazareno divenne GESU': un attributo derivante dal termine greco (e NON ebraico!) "IHESOUS/IASOUS", il cui significato è "guaritore-salvatore" (attributo di cui godette sicuramente Asclepio: il "guaritore-salvatore" per eccellenza!)

    Lo gnosticismo di Giovanni il Battista (e quindi di Gesù, suo discepolo) fu di tipo "PITAGORICO", elaborato su matrice esseno-nazarena (l'esistenza a Gerusalemme ed in altre aree della Giudea di esseno-pitagorici ci è confermata da Giuseppe Flavio).

    Una caratteristica peculiare dello gnosticismo pitagorico (o pitagoreano) fu il REINCARNAZIONISMO, adottato anche da Gesù nella sua predicazione. Quando iniziò l'avventura dell'attuale cristianesimo (tra il 140-150, atttraverso uno dei più sconcertanti sincretismi della storia) vi furono alcuni che integrarono nelle loro tradizioni il reincarnazionismo pitagorico-gesuano, mentre il clero che "contava" lo combattè aspramente, in quanto la teologia reincarnazionista "spuntava" la loro arma preferita: il controllo delle menti dei plagiati mediante il "terrore" della punizione "eterna" senza appello! Come è noto, infatti, il reincarzionismo, soprattutto quello che si ispirava alle dottrine orientali, offriva una "chance" ai "peccatori!

    Tutto ciò spinse Origene, uno dei più convinti sostenitori della "metempsicosi" o "trasmigrazione delle anime" (fatta passare dai falsari patristi come "metemsomatosi": un concetto "annacquato" rispetto al precedente!) ad affermare che la punizione divina non era eterna (e quindi "distruzione" del dispositivo "terroristico", cioè l'inferno, di cui il clero di tutte le epoche ha sempre abusato ampiamente), ma che tutti alla fine (compresi gli "angeli ribelli", sic!) avrebbero guadagnato la salvezza.

    Alla fine, come la storia dimostra, furono i falchi reazionari a spuntarla..


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    "..la fede in Dio non aggiunge nè toglie nulla
    alla dignità raziocinante degli uomini; la fede
    nelle religioni li riporta al loro stato primordiale,
    quando l'uomo era appena uscito dalla sua
    primitiva condizione bestiale per evolversi sino
    allo stato attuale delle sue conoscenze."

    ..
    Il problema dello gnosticismo, di qualsiasi tipo, è sempre la storia e le fonti. A parte una citazione a Giuseppe Flavio (che certamente avrà riferito di esseni, ma dubito che avesse parlato di pitagorici - salvo precisa citazione) è frutto di fantasia o di congetture che si sono tramandate per secoli di padre in figlio, con quel telefono senza fili che al decimo passaggio rivela una verità completamente differente dall'originale.

    La questione della "paura" e dell'infermo è un retrodatare il modo di presentarsi tardo-medievale del cristianesimo, in cui si puntava molto sul senso di peccato e (ahime) di colpa con conseguenti ammonizioni sull'inferno. Retrodatare questo atteggiamento post 1000 alle origini del cristianesimo è quanto mai anti-storico.

    E' vero piuttosto il contrario e cioè che la reincarnazione, così come è intesa in oriente, compreso Pitagora è da intendersi quale UNA MALEDIZIONE e non come ulteriore possibilità. Infatti, l'biettivo è il ritorno della scintilla divina "alla casa del Padre" e il non poterla raggiungere, se non dopo centinaia, migliaia di reincarnazioni, non rappresenta altro che una dannazione, una maledizione (inspiegabile) dalla quale uscire.

    Quella della "possibilità" in più è un concetto post-cristiano, che fonde il concetto di reincarnazione, con quello di peccato tipico cristiano. Quindi, piuttosto che affermare che con la morte "i giochi sono fatti", si parla di una possibilità in più.
    Un orientale sorriderebbe su questa affermazione.

    E' vero invece l'opposto che il cristianesimo fu un grande movimento democratico e rivoluzionario: infatti non era necessario essere perfetti, una vita integerrima in tutto e per tutto, essere ricchi e fare molti sacrifici... chiunque, povero o ricco, uomo o donna, sacerdote o "laico", fedele o infedele, integerrimo o peccatore... chiunque aveva per la fede in Cristo, la possibilità di ottenere il perdono dei peccati e la vita nuova, la Vita Eterna.

    La morte eterna non è causa dei peccati, ma di una scelta interiore, essa stessa origine dei peccati. Quando tale scelta interiore, di fondo, diventa irreversibile, neanche lo Spirito Santo è in grado di salvare quella persona, che si è per sua stessa scelta, irrimediabilmente, irreversibilmente, opposta a Dio. Sceglie così la "libertà" nella non sottomissione d'amore a Dio, sceglie cioè l'inferno (mentre il paradiso è comunione di amore e libertà con Dio, in Dio).

    Il cristianesimo è veramente alla portata di tutti. Anche il ladrone, accanto a Gesù, un minuto prima della morte, potè trovare perfetta liberazione, pur in tutti i suoi peccati. Non ebbe bisogno di altre 100 reincarnazioni per perfezionarsi. Gli è bastato aderire con fede totale a Gesù CRisto, Figlio del Dio vivente.
    E' una grande proposta di amore. DI libertà.

    Proprio l'opposto di quanto è stato da lei definito. Origene pensava, fondandosi su alcune scritture, che alla fine Dio sarebbe stato tutto in tutti, compresi quindi i dannati che sarebbero stati conseguentemente salvati.
    Il punto quindi non era l'opposizione Dio-Amore contro inferno-eterno, quanto il ristabilimento della situazione di perfezione originale, che non ha proprio niente a che vedere con il concetto di reincarnazione.

    Pace & bene.

  3. #3
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    Voler negare che Origene considerasse l'ipotesi della reincarnazione, significa affidarsi a quei bizantinismi di cui molti cattolici sono succubi, quando sta loro a cuore negare le evidenze. La preesistenza delle anime si, ma la reincarnazione no: le anime preesistenti se ne stanno là, nei mondi sottili, in attesa di un unico corpo, peraltro conforme ai loro meriti e demeriti (acquisiti come?)
    Si vuole dimenticare la fortissima influenza del platonismo su Origene (con quel che ne consegue), non solo, ma la certissima influenza delle dottrine orientali (all'epoca del Didaskaleion alessandrino vi era un fortissimo interscambio culturale con l'Oriente: dello stesso Ammonio Sacca, maestro di Origene, si ipotizza provenisse di là).
    Vero è che egli fu praticamente costretto ad abiurare ad alcune sue proposizioni. Nonostante questo, la scuola origenista fu condannata da Giustiniano nell'editto del 543 ( 10 anatemi), e nel 553 (prima del concilio di Costantinopoli) con altri 15 anatemi, consegnando alla posterità così il maestro come eretico.
    Occorre ricordare, poi, quanto fosse diffusa la credenza nella reincarnazione in tutta l'area mediterranea, al tempo della scuola catechetica alessandrina.
    La verità e' che tale teoria non fu ritenuta opportuna alla Chiesa nascente, poichè demoliva all'origine il potere esclusivo che essa doveva avere sulle anime, e per questo fu rigettata.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da VeteroCatholico Visualizza Messaggio
    Il problema dello gnosticismo, di qualsiasi tipo, è sempre la storia e le fonti. A parte una citazione a Giuseppe Flavio (che certamente avrà riferito di esseni, ma dubito che avesse parlato di pitagorici - salvo precisa citazione)...
    E' quello che pensava qualcun altro...poi si è dovuto ricredere!..

    ...è frutto di fantasia o di congetture che si sono tramandate per secoli di padre in figlio, con quel telefono senza fili che al decimo passaggio rivela una verità completamente differente dall'originale.
    Non solo gli esegeti laici, ma anche quelli confessionali alla fine hanno dovuto ammettere che nei vangeli canonici è diffuso una certa forma di gnosticismo. Per l'esatteza si tratta di una duplice forma di gnosticismo: uno di tipo esoterico (rivolto agli iniziati) ed uno di tipo essoterico, cioè in "chiaro", vale a dire uno gnosticismo rivolto alla massa dei non iniziati. Ebbene, questa duplice forma di gnosticismo apparteneva proprio all'insegnamento di Pitagora, il quale soleva dividere i suoi discepoli in due "classi": quella degli iniziati e quella dei principianti. A quest'ultimi veniva imposto il silenzio per 3 o più anni, in quanto erano considerati dei semplici "uditori". Oltre la teoria della reincarnazione (forse mutuata da "santoni" o predicatori orientali, penetrati in occidente al tempo delle conquiste persiane) un'altro aspetto caratterizzante dello gnosticismo pitagorico era la cosmogonia di tipo squisitamente numerologico. Moltissime sette gnostiche (se non tutte) si rifacevano alla cosmogonia numerologica a testimonianza che lo gnosticismo "gesuano" (e NON cristiano) era tipicamente di natura pitagorica.

    La questione della "paura" e dell'infermo è un retrodatare il modo di presentarsi tardo-medievale del cristianesimo, in cui si puntava molto sul senso di peccato e (ahime) di colpa con conseguenti ammonizioni sull'inferno. Retrodatare questo atteggiamento post 1000 alle origini del cristianesimo è quanto mai anti-storico.
    NON C'E' NULLA di antistorico! La faccenda del peccato e della conseguente punizione è il "leit-motiv" che ha accompagnato tutto il percorso della chiesa cattolica: dalle origini sino ai giorni nostri!

    E' vero piuttosto il contrario e cioè che la reincarnazione, così come è intesa in oriente, compreso Pitagora è da intendersi quale UNA MALEDIZIONE e non come ulteriore possibilità. Infatti, l'biettivo è il ritorno della scintilla divina "alla casa del Padre" e il non poterla raggiungere, se non dopo centinaia, migliaia di reincarnazioni, non rappresenta altro che una dannazione, una maledizione (inspiegabile) dalla quale uscire.
    Da ciò si arguisce che tu preferisci la "dannazione" subito..

    Quella della "possibilità" in più è un concetto post-cristiano, che fonde il concetto di reincarnazione, con quello di peccato tipico cristiano. Quindi, piuttosto che affermare che con la morte "i giochi sono fatti", si parla di una possibilità in più.
    Un orientale sorriderebbe su questa affermazione.
    Il principio della reincarnazione buddista si fonda proprio su tale filosofia: quella dell'esaurimento del "karma" attraverso successive reincarnazioni "virtuose".

    E' vero invece l'opposto che il cristianesimo fu un grande movimento democratico e rivoluzionario: infatti non era necessario essere perfetti, una vita integerrima in tutto e per tutto, essere ricchi e fare molti sacrifici... chiunque, povero o ricco, uomo o donna, sacerdote o "laico", fedele o infedele, integerrimo o peccatore... chiunque aveva per la fede in Cristo, la possibilità di ottenere il perdono dei peccati e la vita nuova, la Vita Eterna.
    E' quello che aveva fatto l'avventuriero papa Callisto: una dichiarazione di perdono per tutti i farabutti, ladri, prostitute, ecc. Al che il vescovo di Cartagine, Tertulliano, osservò: "E dove andrà ad appenderla tale dichiarazione, sulle porte dei postriboli?.."

    La dottrina del cattolicesimo è aberrante rispetto a quelle orientali, dove i propri peccati si pagano di "persona" e si espiano vivendo numerose volte. Ecco perchè nei sistemi orientali la fede non ha alcuna importanza: in qualunque cosa tu credi questo non ti risparmierà l'obbligo di dover espiare di persona i tuoi peccati! Nessun obolo, nessuna donazione al clero può allegerire il fardello dei propri "peccati"!...

    La morte eterna non è causa dei peccati, ma di una scelta interiore, essa stessa origine dei peccati. Quando tale scelta interiore, di fondo, diventa irreversibile, neanche lo Spirito Santo è in grado di salvare quella persona, che si è per sua stessa scelta, irrimediabilmente, irreversibilmente, opposta a Dio. Sceglie così la "libertà" nella non sottomissione d'amore a Dio, sceglie cioè l'inferno (mentre il paradiso è comunione di amore e libertà con Dio, in Dio).
    Il concetto di "paradiso" post-mortem è una squallida invenzione cattolica, del tutto aliena alla mentalità dei pagani dell'epoca, dove il "regno dei morti" era uguale per tutti: la catarsi delle passioni umane, dove lo spirito, liberato dalla carne "volubile" e peccatrice, acquistava una sua naturale ed eterna condizione di equilibrio.

    Il paradiso venne inventato dai falsari patristi per spingere i plagiati della fede cattolica a comportarsi secondo le prescrizioni clericali, se si voleva guadagnare la "salvezza" e filare dritti in paradiso dopo la morte!

    Tra queste prescrizioni la più importante era la completa sottomissione ai dominatori (romani ovviamente!) ed ai padroni di schiavi, verso i quali i disgraziati in catene o no dovevano mostrare il massimo rispetto e venerazione, anche a fronte di atteggiamenti vessatori e criminali da parte degli stessi padroni (in ciò consisteva in origine il concetto del "porgere l'altra guancia"!). Il tutto si giustificava in un assunto, tipicamente patristico (il che la dice lunga sui reali motivi che portarono alla nascita del cristianesimo), secondo il quale il POTERE DEI DOMINATORI E DEI POTENTI viene direttamente da Dio, per cui tutti si dovevano sottomettere alla volontà divina se volevano guadagnare il "paradiso" ultraterreno!.....Tale concetto è rimasto intatto nella "filosofia" dell'attuale clero: tuttavia, il principio, risalente alla fondazione della stessa chiesa di Antiochia, non è applicabile al potere comunista (specialmente a quello del "demoniaco" Stalin!) in quanto tale potere viene da Satana (sic!), secondo il "santo" ed illuminato clero!..

    Il cristianesimo è veramente alla portata di tutti. Anche il ladrone, accanto a Gesù, un minuto prima della morte, potè trovare perfetta liberazione, pur in tutti i suoi peccati. Non ebbe bisogno di altre 100 reincarnazioni per perfezionarsi. Gli è bastato aderire con fede totale a Gesù CRisto, Figlio del Dio vivente.
    E' una grande proposta di amore. DI libertà.
    Se fosse la "fede" a salvare dai peccati, domineddio avrebbe fatto a meno di dotare l'uomo della ragione! La fede delle "pecorelle" plagiate è sì un dono: ma per i preti!!..

    Proprio l'opposto di quanto è stato da lei definito. Origene pensava, fondandosi su alcune scritture, che alla fine Dio sarebbe stato tutto in tutti, compresi quindi i dannati che sarebbero stati conseguentemente salvati.
    Il punto quindi non era l'opposizione Dio-Amore contro inferno-eterno, quanto il ristabilimento della situazione di perfezione originale, che non ha proprio niente a che vedere con il concetto di reincarnazione.

    Pace & bene.
    Origene "pensava" quel che pensava perchè sapeva che Gesù orientava la sua predicazione ANCHE alla reincarnazione: ecco perchè egli si rifiutò di fare marcia indietro"! Gli gnostici, che non erano legati al "carro" dei falsari cattolici, poterono ostentare indisturbati il loro reincarnazionismo. (ovviamente tutti colori che avevano scelto di far propria la dottrina predicata da Gesù, come ad esempio i "simoniani", i quali avevano accettato la dottrina della reincarnazione).


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    "..la verità vi renderà liberi.."

    ..

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da La Papessa Visualizza Messaggio
    Voler negare che Origene considerasse l'ipotesi della reincarnazione, significa affidarsi a quei bizantinismi di cui molti cattolici sono succubi, quando sta loro a cuore negare le evidenze. La preesistenza delle anime si, ma la reincarnazione no: le anime preesistenti se ne stanno là, nei mondi sottili, in attesa di un unico corpo, peraltro conforme ai loro meriti e demeriti (acquisiti come?)
    Cara Papessa (il nome è tutto un programma),

    nè la preesistenza delle anime, nè la reincarnazione sono compatibili con il cristianesimo.
    Origene, come molti altri, è stato un grande pensatore, ma non certamente infallibile, come non lo è stato Agostino, nè Tommaso d'Aquino. Tutti, visti a posteriori, presentano elementi "eterodossi". Ma questo non inficia la loro autorevolezza.

    Citazione Originariamente Scritto da La Papessa Visualizza Messaggio
    Si vuole dimenticare la fortissima influenza del platonismo su Origene (con quel che ne consegue), non solo, ma la certissima influenza delle dottrine orientali (all'epoca del Didaskaleion alessandrino vi era un fortissimo interscambio culturale con l'Oriente: dello stesso Ammonio Sacca, maestro di Origene, si ipotizza provenisse di là).
    Ma chi la vuole dimenticare?

    Citazione Originariamente Scritto da La Papessa Visualizza Messaggio
    Vero è che egli fu praticamente costretto ad abiurare ad alcune sue proposizioni. Nonostante questo, la scuola origenista fu condannata da Giustiniano nell'editto del 543 ( 10 anatemi), e nel 553 (prima del concilio di Costantinopoli) con altri 15 anatemi, consegnando alla posterità così il maestro come eretico.
    Occorre ricordare, poi, quanto fosse diffusa la credenza nella reincarnazione in tutta l'area mediterranea, al tempo della scuola catechetica alessandrina.
    La verità e' che tale teoria non fu ritenuta opportuna alla Chiesa nascente, poichè demoliva all'origine il potere esclusivo che essa doveva avere sulle anime, e per questo fu rigettata.
    Un ragionamento illogico. La reincarnazione non fa altro che posticipare una destinazione definitiva.
    Il fatto stesso che Origene affermasse l'apocatastasi dimostra proprio come egli rifiutasse il concetto di reincarnazione.

    Pace & bene

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    E' quello che pensava qualcun altro...poi si è dovuto ricredere!..
    Ovviamente non è una spiegazione.

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Non solo gli esegeti laici, ma anche quelli confessionali alla fine hanno dovuto ammettere che nei vangeli canonici è diffuso una certa forma di gnosticismo. Per l'esatteza si tratta di una duplice forma di gnosticismo: uno di tipo esoterico (rivolto agli iniziati) ed uno di tipo essoterico, cioè in "chiaro", vale a dire uno gnosticismo rivolto alla massa dei non iniziati.
    Proprio una scrittrice come Pagels (certamente propensa verso lo gnosticismo e tutto fuorchè confessionale) mostre le enormi differenze tra il vangelo di Tommaso e quello di Giovanni.
    Se poi vi sono elementi comuni... Si dimentica che la VITA è elemento comune, e dunque rifarsi a elementi dualistici, quali luce e tenebre non è una dimostrazione della presenza di elementi gnostici.
    Lo sarebbe, se dietro questa dualità, esistesse un dualismo nell'origine delle cose, cioè un principio dualistico, che invece è assolutamente assente!

    Addirittura vederci questa DUPLICE forma...

    Forse perchè Gesù parlava con i discepoli in modo più approfondito? E' chiaro erano i suoi discepoli, li doveva ammaestrare in modo approfondito, mentre alle masse che lo ascoltavano per un'ora o due al massimo, doveva dare degli "input" efficaci e non poteva fare grandi dimostrazioni teologiche!

    Eppure gli apostoli stessi scrivono che niente va secondo "privata spiegazione".

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Ebbene, questa duplice forma di gnosticismo apparteneva proprio all'insegnamento di Pitagora, il quale soleva dividere i suoi discepoli in due "classi": quella degli iniziati e quella dei principianti. A quest'ultimi veniva imposto il silenzio per 3 o più anni, in quanto erano considerati dei sempplici "uditori". Oltre la teoria della reincarnazione (forse mutuata da "santoni" o predicatori orientali, penetrati in occidente al tempo delle conquiste persiane) un'altro aspetto caratterizzante dello gnosticismo pitagorico era la cosmogonia di tipo squisitamente numerologico. Moltissime sette gnostiche (se non tutte) si rifacevano alla cosmogonia numerologica a testimonianza che lo gnosticismo "gesuano" (e NON cristiano) era tipicamente di natura pitagorica.
    Ammesso che esistesse uno gnosticismo gesuano, quella che proponi è una bella forzatura logica, che sarebbe bocciata da qualsiasi matematico!
    Infatti se A implica B, ciò non dimostra che B implica A.
    Se c'è stato uno gnosticismo gesuano pitagorico allora ci sono state sette gnostiche pitagoriche.
    Ma se ci sono state sette gnostiche pitagoriche ciò non dice e non può dire niente sulla natura dell'originale gnosticismo gesuano (sempre ammesso che sia esistito...).

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    NON C'E' NULLA di antistorico! La faccenda del peccato e della conseguente punizione è il "leit-motiv" che ha accompagnato tutto il percorso della chiesa cattolica: dalle origini sino ai giorni nostri!
    E' una retrodatazione della paura dell'inferno che veniva inculcata dopo l'anno 1000. Un bel modo di fare la storia, il vostro.

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Da ciò si arguisce che tu preferisci la "dannazione" subito..
    Io preferisco la verità! E non mi scelgo che cosa credere per comodità. Se a te piace la reincarnazione perchè ti dà la possibilità di fare le tue immoralità ora, tanto poi avrai tempo 1000 reincarnazioni per pentirti... fai tu.

    Il cristianesimo non è nato come "istituzione" per la paura e la dannazione. Al contrario, fu un grande movimento di popolo e di massa che vide in esso la speranza, la gioia del momento presente e dell'immediato futuro dopo la morte, la buona notizia della salvezza... a portata di mano per tutti (e non per i soli iniziati che hanno avuto la fortuna di "trovare" la verità da qualche santone iniziato che ha ricevuto a sua volta la verità da chi sa chi).

    La verità è per tutti. La salvezza è per tutti.

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Il principio della reincarnazione buddista si fonda proprio su tale filosofia: quella dell'esaurimento del "karma" attraverso renicarnazioni "virtuose".
    Si ma un buddista considera la reincarnazione una dannazione e non una nuova possibilità. Il buddista mira al Nirvana e si sforza di entrarvi quanto prima. Non dice "meno male che c'è la reincarnazione, così ho altre 1000 possibilità".
    No. Per lui la reincarnazione è MALEDIZIONE.

    In occidente, poi dove le cose si trasformano e dove comunque la cultura sottesa è di derivazione cristiana, ecco che difronte alla paura della dannazione SUBITO si preferisce avere un'altra possibilità... per continuare a comportarsi male nel presente.

    Così, la vostra concezione, lungi dal somigliare a quella orientale, è solo dettata dalla PAURA.

    Il cristianesimo invece ti insegna che la via della salvezza è quella dell'amore, e il vero messaggio è che c'è Qualcuno che ti ama, follemente. Ti ama per ciò che sei. Vuole la tua liberazione e la tua salvezza SUBITO. E non fra 1000 reincarnazioni. Vuole la tua comunione SUBITO. E per questo ha dato la sua vita per te.


    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    E' quello che aveva fatto l'avventuriero papa Callisto: una dichiarazione di perdono per tutti i farabutti, ladri, prostitute, ecc. Al che il vescovo di Cartagine, Tertulliano, osservò: "E dove andrà ad appenderla tale dichiarazione, sulle porta dei postriboli?.."

    La dottrina del cattolicesimo è aberrante rispetto a quelle orientali, dove i propri peccati si pagano di "persona" e si espiano vivendo numerose volte. Ecco perchè nei sistemi orientali la fede non ha alcuna importanza: in qualunque cosa tu credi questo non ti riasparmierà di dover espiare di persona i tuoi peccati! Nessun obolo, nessuna donazione al clero può allegerire il fardello dei propri "peccati"!...
    L'obolo a cui ti riferisci (che ritengo abominevole prassi di secoli fa) era relativo alle indulgenze e non al perdono dei peccati. Anche nel cristianesimo i peccati si pagano di persona, fin da subito, perchè il peccato non è solo trasgressione, ma una schiavitù interiore.
    Ma al contrario delle religioni orientali, non immaginiamo Dio quale un ragioniere che conta quante azioni buone abbiamo fatto e quante cattive. Non è questo ciò che fa un padre con il suo bambino. Mi spiace.
    La vostra è la religione in cui ciascuno cerca di meritarsi la salvezza e può tranquillamente giudicare gli altri che non ce l'hanno fatto perchè non si sono impegnati abbastanza.
    La nostra è una religione della GRAZIA in cui Dio salva l'uomo impossibilitato all'auto salvezza (che significa comunione con Dio) e l'uomo si appropria di questa grazia gratuita per fede.
    La reincarnazione è la punizione (data da chi?) per i peccati. Mentre l'inferno è lo stato di chi si oppone alla salvezza!

    A questo punto non è chiaro se il morire e rinascere sia una seconda possibilità o una punizione, un fatto positivo o negativo.


    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Il concetto di "paradiso" post-mortem è una squallida invenzione cattolica, del tutto aliena alla mentalità dei pagani dell'epoca, dove il "regno dei morti" era uguale per tutti: la catarsi delle passioni umane, dove lo spirito, liberato dalla carne "volubile" e peccatrice, acquistava una sua naturale ed eterna condizione di equilibrio.

    Il paradiso venne inventato falsari patristi per spingere i plagiati della fede cattolica a comportarsi secondo le prescrizioni clericali, se si voleva guadagnare la "salvezza" e filare dritti in paradiso dopo la morte!
    Sempre le solite chiacchiere senza fondamento storico. Chi sono questi falsari? Dove sono le prove?
    Ah già, dimenticavo che queste sono le VERE VERITA' che vi tramandate voi iniziati.
    Che il concetto di paradiso fosse alieno alla mentalità dell'epoca va contro le tue ipotesi. Infatti proprio per questo è verità rivelata che viene da Dio e non dall'uomo.
    Dimentichi poi che anche il monoteismo non era poi così diffuso...

    Ciò che poi affermi del paradiso, lo potrei dire per le sette gnostiche, le quali insofferenti del ruolo di primo piano assunto dal cristianesimo, vollero ricavarsi la loro nicchia, facendo capire che SOLO LORO POSSEDEVANO LA VERITA' che Gesù avrebbe rivelato nascostamente a tizio o caio.
    Così c'è il vangelo di Tommaso in cui Gesù si rivela SOLO a Tommaso. C'è quello di Giuda in cui Gesù si rivela SOLO a Giuda...
    Diffusero queste menzogne per ricavare la propria nicchia di potere e creare così strutture parallele (e chissà quanto hanno speculato in queste strutture).
    Invece il cristianesimo ha sempre agito alla luce del sole. E ha pagato per questo.

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Tra queste prescrizioni la più importante era la completa sottomissione ai dominatori (romani ovviamente!) ed ai padroni schiavi, verso i quali i disgraziati in catene o no dovevano mostrare il massimo rispetto e venerazione, anche a fronte di atteggiamenti vessatori e criminali da parte degli stessi padroni (in ciò consisteva in origine il concetto del "porgere l'altra guancia"!). Il tutto si giustificava in un assunto, tipicamente patristico (il che la dice lunga sui reali motivi che portarono alla nascita del cristianesimo), secondo il quale il POTERE DEI DOMINATORI E DEI POTENTI viene direttamente da Dio, per cui tutti si dovevano sottomettere alla volontà divina se volevano guadagnare il "paradiso" ultraterreno!.....
    Completamente falso. Infatti il cristianesimo dei primi secoli propugnava la separazione dei poteri (stai ancora trasponendo alcune interpretazioni tardo-medievali come se fossero dei primi secoli... Ah la storia!).
    Non si capisce infatti come mai, se le cose stanno come dici tu, aderirono al cristianesimo soprattutto poveri e schiavi? Mentre lo gnosticismo era riservato "ai colti", a coloro che si ritenevano superiori intellettualmente.
    Non sarà che nel cristianesimo vedevano l'uguaglianza, vedevano la fraternità. Anche uno schiavo poteva essere papa! Vedevano che il cristianesimo poteva dare loro qualcosa che ANDAVA OLTRE la condizione sociale e permetteva loro una LIBERTA' INCONDIZIONATA oltre lo stato presente.
    Così aderirono a migliaia, schiavi, servi, poveri.
    Anche il porgere l'altra guancia è insito nella non violenza cristiana, che risolve il problema con la conversione e non con la spada.
    Poi si è deragliato da questo principio, ... ma certo negare la grandiosità di questo principio è quanto meno ridicolo.

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Se fosse la "fede" a salvare dai peccati, domineddio avrebbe fatto a meno di dotare l'uomo della ragione! La fede delle "pecorelle" plagiate è sì un dono: ma per i preti!!..
    La "fede" in se stessa prima di tutto non esiste. La fede che salva è la "fede in Cristo" e non in un complesso dottrinale. Fede in qualcuno e non in qualcosa.
    La fede cristiana è ragionevole e non irrazionale. Fede e ragione non sono contrapposti nel cristianesimo. Forse lo sono nella tua religione, ma non nel cristianesimo in cui sono considerati come due ali necessarie per la Verità.
    Il plagio è quasi impossibile nel cristianesimo perchè si fonda su testi ben precisi (le Sacre Scritture) e perchè tutto avviene alla luce del sole.
    Lo stesso non si può dire delle vostre sette e settarelle, con santoni vari, iniziati che SOLO LORO POSSIEDONO LA VERITA' nascosta ai poveracci che vivono nel mondo.
    Ne conosco diversi plagiati dai rosacroce o altre sedicenti sette gnostiche.


    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Origene "pensava" quel che pensava perchè sapeva che Gesù orientava la sua predicazione ANCHE alla reincarnazione: ecco perchè egli si rifiutò di fare marcia indietro"! Gli gnostici, che non erano legati al "carro" dei falsari cattolici, poterono ostentare indisturbati il loro reincarnazionismo (ovviamente tutti colori che avevano scelto di far propria la dottrina predicata da Gesù, come ad esempio i "simoniani", i quali avevano accettato la dottrina della reincarnazione).
    Qualche prova storica che non derivi dal passa parola gnostico, sarebbe gradita.

    Citazione Originariamente Scritto da Serapis Visualizza Messaggio
    Ego sum veritas

    "..la verità vi renderà liberi.."

    ..
    Che tu ti ritenevi "la verità" lo si evince molto bene da quello che posti.
    Preferisco l'umiltà.

    Pace & bene.

  7. #7
    email non funzionante
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    Citazione Originariamente Scritto da VeteroCatholico Visualizza Messaggio
    Cara Papessa (il nome è tutto un programma),

    nè la preesistenza delle anime, nè la reincarnazione sono compatibili con il cristianesimo.
    Origene, come molti altri, è stato un grande pensatore, ma non certamente infallibile, come non lo è stato Agostino, nè Tommaso d'Aquino. Tutti, visti a posteriori, presentano elementi "eterodossi". Ma questo non inficia la loro autorevolezza.
    Innanzitutto è necessario distinguere il cristianesimo delle origini da quello attuale. Ma, a prescindere da ciò, è ASSOLUTAMENTE indispensabile distinguere tra CRISTIANESIMO e GESUANISMO: sono due fenomeni NETTAMENTE distinti, dal momento che Gesù NON EBBE NULLA a che fare con il cristianesimo!!..

    I falsari fondatori (chiamati comunemente "padri apostolici") che nel periodo 140-150 diedero vita al culto "chatolicum"(*), successivamente chiamato anche "cristiano-ortodosso" per distinguersi dagli "eretici", nel loro sconcertante sincretismo utilizzarono ANCHE la figura di Gesù il nazareno, insieme a quella del sedicente "messia" crocifisso e sedicente pretendente al trono di Israele (perchè discendente dalla casata degli Asmonei, ultimi legittimi re di Israele), fatto crocifiggere ai tempi di Pilato: con tutta probabilità Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo e nipote di Ezechia Asmoneo. Oltre a ciò i padri "fondatori" utilizzarono per il loro scopo numerosi elementi appartenenti a vari culti pagani dell'epoca (parte dei quali ancora presenti nelle attuali "liturgie" cattoliche) ed anche, soprattutto, numerosi elementi del culto giudaico. Quest'ultimo servì ai falsari come testimonianza di autorevolezza dell'impostazione monoteistica del nuovo culto sincretico)

    Nota:

    (*) Il termine "Chatolicum", cioè "universale", venne dato al nuovo culto in quanto l'intenzione dei fondatori fu quella di stimolare l'adesione di quanti più possibile individui di fede pagana i quali, grazie all'utilizzo di molti elementi pagani nella costruzione del nuovo culto, poterono sentirsi a loro agio nel culto chatolicum, trovandovi elementi ad essi familiari. Fu sicuramente questo aspetto che generò le ire feroci dei sacerdoti pagani i quali, grazie all'ascendente che avevano sugli appartenenti alle famiglie imperiali, spinsero quest'ultimi a reiterate persecuzioni verso gli appartenenti alla nuova setta cattolica (anche ricorrendo all'utilizzo di accuse e calunnie infondate). A farne le spese però, come si ricava dalla stessa letteratura patristica, furono per lo più i fedeli plagiati che, per assurda fede, preferivano farsi ammazzare piuttosto che abiurare, mentre, nel contempo, gli ignobili vescovi e capi presbiteri abiuravano, incensando l'imperatore, come veniva loro richiesto, SALVO POI RITORNARE ALLE LORO POSIZIONI DI POTERE dopo che la bufera persecutoria era passata!!...

    Ego sum veritas
    _______________

    "..Se il clero cattolico avesse creduto
    anche minimamente a ciò che andava
    predicando attraverso i secoli, la storia
    della chiesa sarebbe stata completamente
    diversa.. Chi potrà dire 'io non lo sapevo'?.."

    ..

  8. #8
    Donna dei filosofi
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    Non si comprende per quale misterioso motivo il concetto di apocatastasi contraddirebbe quello di reincarnazione....
    Il fatto che i mondi si susseguano, uno dopo l'altro, e che alla fine tutto ritorni allo stato primigenio, non implica affatto che l'anima si debba manifestare in un solo corpo, anzi...direi tutt'altro, vista l'enorme dilatazione temporale...
    In realtà ci si arrampica sugli specchi pur di negare le cose palesi, in obbedienza a dogmi tanto radicati quanto ottusi.
    Ad essere incongrua è manifestamente la Chiesa tutta con la sua mancanza di spiegazioni, con la sua illogicità impossibilitata a giustificare il dislivello, gli sqiuilibri, le diversità esistenziali relative alle persone, i destini differenti di tutte le creature, domande pressanti che dall'uomo le vengono rivolte e alle quali essa non sa rispondere che con meri balbettii e i soliti luoghi comuni, lasciando che i fedeli si allontanino per andare a ricevere risposte ben più pregnanti ALTROVE...

    Quanto agli apprezzamenti sul mio nick, beh, è una osservazione fattami sempre e solo dai cattolici...
    Tutti gli altri, che hanno studiato di più e su molteplici altri testi, sanno che esso si riferisce ad una importante figura degli arcani maggiori del Tarot, recante un profondo simbolismo, che non mi aspetto lei conosca...

 

 

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