Daniele Molgora, bergamasco (correggo Bresciano), se n'è uscito al pallamento del nodde con una proposta che io reputo ottima: l'idea è di stipulare un contratto federativo con l'idaglia, tale per cui la Lombardia trattiene in cassa il 90% del gettito fiscale e passa a roma solo il restante 10%. In cambio la Lombardia accetta di aumentare di una quota pattuita il proprio contributo al pagamento del debito pubblico itaglione. L'idea è che una gestione sana del getito fiscale possa ripagare abbondantemente le regioni del nord del sovrappiù che si accollano. Ma soprattutto, il fatto di potere disporre del 90% del gettito fiscale fa sì che le regioni del nord possano e debbano avere una completa indipendenza normativa sul modo in cui le corripondenti quote di gettito saranno spese.
Fermo restando l'atroce dubbio sulla legittimità e pulizia morale della formazione politica proponente, a partire dai suoi discutibilissimi vertici, questa è di gran lunga la proposta più deflagrante uscita dal mondo federalista e indipendentista negli ultimi dieci anni, e affonda il coltello nel punto debole dello stato idaglione, i.e. l'obbligo, sotto le impietose scudisciate dell'unione europea, di ripianare il debito in tempi brevi a suon di lacrime e sangue e impopolarità politica.
Oggi stesso rinuncerei alla metà esatta dei miei pochi soldi in cambio della libertà dalla merda italiana.