volevo segnalare questo report tratto da Bollettino SISSC n°13-14... può sembrare fuori tema per questo forum ma a me sembra nient'altro che una tecnica moderna ispirata alla respirazione yoga:


Seminario di Respirazione Olotropica del 30/31 Agosto in occasione del Convegno SISSC 2003

(di Edoardo “Icaro” Scagliotti)

Mi scuso sin d’ora se ho erroneamente mistificato significati di parole che ne rappresentano altri, -questa è ignoranza- ma è un mio tentativo di trasmettere Dimensioni che vanno oltre il Verbo. Premetto che la mia conoscenza su questa tecnica autoesplorativa era limitatissima a qualche articolo (Altrove 7/8, cui raccomando la lettura per integrare la presente) e mi è tutt’ora ignoto -grave mancanza, mi rendo conto- il pensiero di Grof, non avendo ancor letto nessuno dei suoi libri, né quant’altro in merito, ebbene, mi sono posto di fronte a questa nuova esperienza con la maggior apertura mentale a me possibile, senza aspettativa alcuna, –e qui mi contraddico- avendo però in me la consapevolezza che sarebbe stato “qualcosa di grosso”, un evento veramente unico…. Per chiarezza devo dire che durante questi Convegni si respira un’atmosfera magica, surreale…, gente dalle più disparate varietà unita e calata in una “comunione d’intenti” che poco ha di che confrontarsi con la realtà di tutti i giorni. Ebbene, io lì scambio energia di continuo, relazionando e confrontandomi in questa jungla umana, (…cosa che non faccio d’abitudine, anzi, … direi che ho problemi di socializzazione), nuotando in questo liquido amniotico che tanto m’è caro….e non solo a me: constato che tutti i partecipanti, ognuno alla propria maniera, manifesta il piacere di esserci, di esser così diversi seppur così uguali, menti collegate da un’energia comune…..incredibile come la si percepisca….. Tutto questo per tornare a dire che i due seminari esperienzali sarebbero stati un successo…. ….come poteva esser diverso?

30/08/03

Siamo pronti. Tutto il Gruppo di lavoro è diviso a coppie , respirante e sitter. Il sitter, oltre che assistere attivamente il respirante, secondo accordi gestuali prestabiliti tra le parti, funge da intermediario all’assistenza dei tre facilitatori presenti, Piero, Fulvio e Claudia, ai quali spetta la facolta’ di decidere se intervenire anche attivamente con del bodywork sul respirante. Io assisto BeGood. Lui respira. Sdraiati a terra sui materassini, ad occhi bendati, i respiranti vengono introdotti in una fase di rilassamento guidata, -convergente sulla consapevolezza del corpo prima, per poi passare al respiro-, fase che la ns. facilitatrice attua con una induzione ipnotica di gruppo, modulando toni, ritmi e pause del colloquiare. Nel contempo i ritmi respiratori all’intorno aumentano di ritmo e profondità…… Dopo qualche minuto, quando conclude il suo compito e augura “Buon Viaggio”, cui segue l’inizio della musica accompagnatoria, e ritmi, percussioni e vibrazioni intense invadono l’ambiente semi-oscuro , faccio fatica a contenermi.

Tutta l’Energia circostante mi avvolge, mi sento permeato da 1000 sensazioni, il mio corpo si muove, balla…. è tutto così magico, coinvolgente in una maniera indescrivibile. Credo di sentire immediatamente che archetipi in me esistenti vengano risvegliati, stuzzicati ed esaltati dall’ambiente circostante, ….come se fosse tutto così ovvio, ….ecco, ora credo di poter immaginare come funzionino le forme ritualistiche diffuse in varie Culture di Gaja, ….ecco cosa si prova…. sa tutto di deja vù… …..è incredibile questa situazione in cui mi trovo, di completo coinvolgimento emotivo-fisico: fatico veramente a concentrarmi sul mio compito e a non cedere alla voglia -atavica direi- , di sdraiarmi anch’io e Respirare.
Tutti questi pensieri durano un attimo, -credo- , poi mi dedico a BeGood…. Mi guardo attorno : ho la sensazione di rivivere personalmente un Girone Dantesco : altra definizione non riesco a dare……ma cio’ rafforza ancor più le sensazioni avute precedentemente…. ….grottesco… ……paura e angoscia, per chiarezza, mi sono sconosciute di fronte a ciò che vivo, …vivo e vedo vivere stati diversi dell’Essere, ma QUI normali, esenti da giudizi ed interpretazioni…. Tutto qua. Credo che a questo punto sia meglio chiudere questa mia introduzione nell’esperienza di Gruppo, il cui “segreto comune” va peraltro tutelato, per andare più nello specifico, più a fondo in quella che è stata la mia esperienza personale.

31/08/03

….prima mattina. Dormito 3 ore. ….. l’energia comunque non mi manca …. non in queste occasioni, perlomeno… Sono teso. Contrariamente alla tranquillità del giorno precedente, in cui non si sapeva chi dei due avrebbe respirato e chi assistito, ebbene, …. io ora so che oggi tocca a me. E’ diverso. Morale : ansante e tachicardico (più cerebralmente che fisicamente), raggiungo la meta e riesco a fare una stringata colazione e succhiarmi la successiva sigaretta ; ormai tutto il Gruppo è già nel salone sottostante. Li raggiungo. Mi metto in libertà. Convengo con BeGood il mio linguaggio gestuale, se avessi bisogno. Di lì a pochi minuti siamo guidati nella fase di rilassamento, con la stessa tecnica del giorno precedente.
[ Il report seguente è frutto di personale memoria dell’evento, di sensazioni riportatemi dal sitter a posteriori e da ricordi che sono parzialmente riaffiorati nei gg. successivi al Seminario, … riaffiorati così : non posso affermare di averli recuperati in sogno, o se giunti inconsapevolmente dal mio Osservatore interno, come spero non siano frutto di una mia successiva interpretazione e manipolazione. Il mio obiettivo è ricostruire questo “puzzle” di sensazioni, cercando di “ascoltare il mio silenzio”, -come suggeritomi da Piero-. Al momento le amnesie sono state maggiori dei ricordi ]
…………
[concezione del tempo nulla]
La musica comincia imponente. Tutto vibra. Non sento più il mio respiro……so che sto ventilando con discreta intensità ma non mi sento. Sono però tutto una vibrazione : assorbo dal pavimento e dall’aria….. …..vibro, respiro e vibro, respiro e vibro, …. respiro vibrando…. ….il respiro diventa musica, si accorda al ritmo incalzante…. sempre più in sintonia, sempre più…. ….un tappeto volante…. ….in questa fase ho ancora consapevolezza del mio corpo e sento crescere, a partire dalle estremità questo pizzicorìo interno -come un’effervescenza direi- , che sempre più mi pervade ….. e …. respiro, respiro…. respiro… Contrazioni muscolari non intense mi attraversano. Da questo punto in poi penso di essermi “isolato” dall’esterno, avendo cioè la consapevolezza di esser lì, con la sicurezza anche di con e di chi fossimo, ma adesso ero sempre più musica, respiro e pensiero ….sempre più tutt’uno. …respiro, ...respiro… Un’ebbrezza strana mi ha ormai saturato, ovunque. Anche la testa. Un torpore narcotico. E’ tangibile. …sembra di tuffarmi nell’oscurità…interrotta da frequenti lampi luminosi….smetto di respirare, … non sono più fisico……qui non serve. ….è tutto buio. Buio vero. Continuo a vibrare nell’oscurità.
Le vibrazioni hanno ora assunto un significato emozionale ed emotivo….causa o effetto? effetto o causa? …..non capisco cosa sto vivendo emotivamente. Non so se mi muovo in quest’oscuro tunnel, se avanzo, se arretro, se sono fermo,…se sprofondo sempre più nell’Io : ho cmq la sensazione di avanzare in un percorso profondo e buio, che a tratti, con balenanti lampi, mi fa intravedere l’Infinito stellato circostante….

[ Vorrei sottolineare come fosse apparentemente “istintivo” per me seguire il mio percorso : ho ripreso più e più volte a respirare, anche inconsciamente, in quanto sentivo, -nel senso fisico del termine-, che il “livello di ossigenazione mentale” calava, e con esso la percezione e la qualità del mio percorso introspettivo…. Per dirla così, “come sentirsi un materassino che si sgonfia sotto il peso e ogni tanto necessita di un gonfiaggio”.]
Sprofondo nell’oscuro sempre più….. …respiro, ...respiro… ….seguono alterni periodi di apnea, ascoltando e vedendo il mio silenzio vibrante, Ora Sono più solo respiro e pensiero, …respiro, ...respiro… …silenzio.….vengo trasportato dalle vibrazioni, emozioni intensissime e contrapposte mi pervadono sempre più, ma non capisco ancora…… sembra che dopo questo Nulla stia tuffandomi nell’Infinito, come se una membrana fosse stata superata,

[sensazione “di trapasso” che personalmente ritengo simile a quelle indotte da “altri virus introdotti nel ns. sistema operativo”, -per dirla alla Margnelli-, quali il salvinorin, la DMT e la Ketamina] ,
…ed è bellissimo e immenso, ….penso di sorridere, ridere e gioire anche visibilmente, forse parlo …..ma, ….come? ……La musica! Certe vibrazioni – i bassi, credo- mi provocano dolore, un dolore e un angoscia enormi, qualcosa di profondissimo. Non posso fare altro che esprimere tutto ciò, per me così incontenibile, cadendo in un pianto dirotto. E’ qualcosa di veramente grosso, Cosmico ….. posso Io solo contenere tutta questa sofferenza? ….non riesco a capacitarmene…. posso solo disperarmi per tutto ciò. Comunque sia, vengo ripetutamente e alternamente investito da violente vibrazioni emozionali diverse che mi spossano, lasciandomi però un non so che di senso liberatorio, di espiazione. Tutto ciò mentre sono in questo Infinito, …… vivo, pulsante e comunicante che racchiude tutte le emozioni possibili, in un’estetica da Creazione Cosmica…. la cui esplorazione ha un suo costo. Leggero per niente.

In un tempo indefinibile nella cronologia degli eventi occorsimi, ho un ritorno alla consapevolezza fisica : avverto dall’interno una forte pressione al ventre; qualcosa che spinge per uscire. Automaticamente alzo il braccio destro e porgo il palmo della mano al di sopra del ventre, sfiorandolo : avverto un intenso calore alla mano, sembra che abbia “un autoscambio” di energia, …incredibile. Compio quindi dei lenti movimenti rotatori in tutta la zona e ne ho un gran bel beneficio, anche visibilmente, credo. Successivamente crollo, o meglio, ripiombo nel mio stato precedentemente descritto, anche se indubbiamente più rilassato e alleggerito. …respiro, ...respiro…silenzio.

E’ in questa dimensione che ad un certo punto lo vedo. Un enorme occhio. (Lo sfondo a questo simbolo mi è sfuggevole. Forse tanti altri occhi più piccoli, non saprei) Un enorme occhio di color azzurro. Non so dire se e perché mi fissa, o se è un mio riflesso, so solo che questa visione, dopo il travaglio, ha per me un sapore di raggiungimento, …la consapevolezza. Oltre l’occhio c’è la luce. E’ intensissima, accecante….. proviene oltre, le risposte sono là. ….Ma a quali domande? Permango per un tempo indefinito sul nuovo portale, non oltrepassando questa membrana…...

A un certo punto, sono probabilmente rientrato in parte dalla mia profondità e torno ad “ascoltare” la musica. Forse non sto più respirando, non più con il mio ritmo…. I ritmi e toni si sono ormai notevolmente ridotti da molto tempo, direi ( nelle 3 ore di Sessione la musica è ‘divisa’ in 3 fasi dal punto di vista ritmico : crescita, mantenimento e ritorno ) , ed io vengo nuovamente catapultato in quella fase di “angoscia immane”, causa le vibrazioni che mi lacerano sempre dal profondo…. scoppio a piangere. Apro gli occhi. Faccio fatica a vedere. Poi vedo BeGood e Piero ai miei fianchi. Piango. ….pongo la testa sulle gambe di BeGood e continuo a piangere disperatamente, lui, con grande tenerezza, mi accarezza il capo a lungo. Mi sento provato. Molto. Sono passate circa 2.30 o poco più dall’inizio. Scambio qualche parola con BeGood. Quando riesco a riprendermi dalla crisi emotiva, provo ad alzarmi, inutilmente : le gambe non mi tengono. Dovrò aspettare ancora. Ho tutta la testa come anestetizzata al tatto, la parte che sento, che mi appartiene, è quella frontale. Nonostante ciò, ben sento purtroppo la pressione alle tempie che mi martella e le occhiaie che spingono.
[Devo confessare che queste precise sensazioni hanno prima inspiegabilmente per me un sapore di deja vù : so di aver già vissuto in qualche altra forma qualcosa di analogo, ma non riesco a ricordare].
Adesso è ancora difficile fare una valutazione dell’esperienza e capire come mi sento ‘dentro’. Dal punto di vista muscolare sono tutto affaticato, -al pari di un maratoneta-, se posso permettermi. Nel complesso, sembra che mi sia passato sopra un treno! …sto comunque bene, …ma in che strano modo ! (dovranno passare diverse ore affinchè possa ritenermi mentalmente rientrato nell’ordinarietà)
……..
Quando tutto i respiranti hanno finito di lavorare, e disegnato i propri Mandala** , viene fatto lo sharing* in ognuno dei tre Gruppi formati il giorno prima, assistiti da un facilitatore . Noi siamo con Piero. Interessante verificare come ogni nostro disegno, indipendentemente dalla qualità grafica di esecuzione e dal contenuto estetico, divenisse chiaro ed esplicito messaggio, a fronte del racconto del respirante. <Andare oltre l’apparenza e spingersi in profondità, questo è il messaggio evidente che percepisco.> Quando prendo parola, posso solo rendermi conto che di quell’enormità di lavoro mi è rimasto poco: probabilmente la mia esteriorità fisica parla più di quanto riesca a fare io, visto che l’amnesia sembra ora prevalere.

( Da qui la mia premessa introdotta nel report sulla ‘ricostruzione a posteriori’ ) .
BeGood -grande sitter e amico- durante la ‘condivisione esperienzale’ riferisce che ho proferito parole incomprensibili, sussurri, suoni e che fosse distintamente riuscito a sentirmi angosciosamente dire: <No! … Perché proprio a me??!!> Inoltre ha avuto la chiara sensazione, evinta da mie reazioni fisiche ed espressioni facciali, che nel mio percorso potessi aver “sciolto” qualche nodo esistenziale…e quanto lui fosse provato da questa esperienza.

Concludendo, da parte mia posso dire che è stato un grosso arricchimento partecipare a questo workshop poiché tanti aspetti, sia introspettivi che sociali, hanno potuto essere evocati. Tutti hanno il loro ruolo. Il Gruppo è fondamentale come lo è il singolo, c’è interscambio. Il rapporto respirante/sitter è qualcosa di molto profondo, che va oltre la confidenza: diventa una “corrispondenza d’amorosi sensi”, dove conta la sostanza. Io e BeGood abbiamo avuto una conferma di ciò che insitamente già sapevamo : rinforzato una sinergia che già si sentiva nei nostri rarissimi incontri avuti in questi anni. GRAZIE BeGood. Posso immaginare quindi che chi ha vissuto questo dualismo con uno ‘sconosciuto’ abbia avuto ancor maggior accrescimento da questo umano relazionarsi.


GRAZIE a tutti Voi.
GRAZIE ANCORA.
Blue Skies
Icaro.