recentemente mi è capitato di leggere un articolo riportato su alcuni siti e forum a proposito dell'astensione dai prodotti animali presso le elite spirituali europee... inoltre sul libro "yoga" del centro sivananda è riportato che il mangiare prodotti quali pane, cereali, legumi, latticini, frutta e verdure (quindi una dieta vegetariana + che vegana) manterrebbe il corpo in uno stato di pace... gli alimenti attivi come le spezie, il pesce, le uova, il sale, la cioccolata ecc. nutrirebbero il corpo a spese della mente... ed infine alcol, tabacco, cipolle, aglio produrrebbero inerzia sia fisica che mentale...
premetto di essere onnivoro, ma di esser rimasto piuttosto incuriosito a proposito del fatto che l'astensione da certi tipi di prodotti (anche solo per tempi limitati) permetterebbe di ottenere dei grandi frutti... però -essendo ignorante in materia- vorrei porre alcuni quesiti... solitamente chi intraprende una scelta vegetariana/vegana lo fa in virtù di una certa empatia nei confronti degli animali, che normalmente sono sottoposti a torture indicibili nei lager d'allevamento... però -pur chiaramente non giustificando queste condizioni assurde (x altro cinicamente si può anche dire che tutto ciò si ripercuote negativamente anche sulla qualità delle carni)- non mi risulta che le fonti tradizionali vietino all'uomo di uccidere x difendersi o appunto x nutrirsi, o ad esempio x obbedire alle costanti del proprio dharma (vedi arjuna)... oppure sbaglio??
altre fonti -che ho trovato menzionate solo marginalmente non ricordo dove- parlavano invece del fatto che l'uccisione di un animale era vista come una trasgressione all'Ordine che poteva essere riparata solo con complicati rituali... maggiori delucidazioni??
infine volevo sapere come hanno vissuto, in termini fisici e spirituali, i vegetariani/vegani del forum il passaggio dalla dieta onnivora alla nuova dieta
huxley in un appendice non ricordo se de "le porte della percezione" o di "paradiso e inferno" parlava anche del fatto che nel medio-evo la maggior parte delle visioni e degli altri fenomeni mistici aveva luogo soprattutto nel periodo della pasqua... ovvero dopo le carenze soprattutto vitaminiche (frutta e verdura) dei periodi invernali, e dopo la quaresima (con relativa quasi astensione dalla carne)... sembra che proprio questi scompensi nutrizionali favorissero certi stati non ordinari di coscienza