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Risultati da 1 a 5 di 5
  1. #1
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    Predefinito E bravi gli indipendentisti Sardi!

    Napolitano nell'isola, gli indipendentisti protestano


    La manifestazione si svolgerà sulla strada statale 131 Cagliari-Sassari la visita del presidente della Repubblica. Ad annunciarlo il leader di Sardigna Natzione.



    Una manifestazione contro la visita di Napolitano. Gli indipendentisti di Sardigna Natzione Indipendentzia e di "A manca pro s'indipendentzia" contesteranno con una manifestazione sulla strada statale 131 Cagliari-Sassari la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, prevista lunedì prossimo nell'Oristanese. "Questa visita di Napolitano, presidente barbaro, non riguarda i sardi liberi. È solo una riaffermazione della promessa di collaborazione fra la partitocrazia italianista sarda e il potere dello stato coloniastia italiano", afferma il coordinatore di Sardigna Natzione, Bustianu Cumpostu, in vista della manifestazione in programma nel tratto della Carlo Felice fra Fenosu e Ghilarza alle 9.30 con un raduno al Nuraghe Losa alle 9. "I nazionalisti sardi vigileranno affinchè il presidente italiano, con il suo comportamento e con i suoi discorsi vuoti sulla patria e sull'Italia unica e indivisibile non leda ulteriormente i diritti nazionali e la dignità del nostro popolo", prosegue Cumostu. "Gli indipendentisti presidieranno i luoghi visitati da Napolitano e con modi e mezzi pacifici faranno capire al presidente barbaro che la Sardegna non è Italia, che in Sardegna non ci sono solo servi plaudenti ma anche uomini e donne orgogliosi di continuare la lotta del nostro popolo contro gli invasori di turno"


    Unione Sarda 27/04/2007 110

  2. #2
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    L'omaggio di Napolitano al "grande Gramsci, martire del fascismo" Diluvia a Fenosu, atterraggio e decollo "dirottati" a Decimomannu


    Un piccolo cambio di programma. E' atterrato sulla pista militare di Decimomannu, l'aereo presidenziale con a bordo il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il Falcon dell'Areonautica militare era atteso a Fenosu, ma le sfavorevoli condizioni-meteo hanno spinto i piloti a scegliere un altro scalo. La visita-lampo di Napolitano è stata un omaggio alla memoria di Antonio Gramsci, di cui quest'anno si celebrano i settant'anni della morte. La casa dell'intellettuale sardo è stata infatti la prima tappa del mini-tour, concluso alle 13,30.



    La Sardegna oggi è tutta qui, a Oristano, per salutare il presidente della Repubblica. Non si tratta di una visita ufficiale ma fa poca differenza perché questa è la "prima" in terra sarda di Giorgio Napolitano. Breve visita, in quattro ore il Capo dello Stato condensa il senso e il contenuto di una storia politica e personale aperta al mondo. Un grumo di ricordi e di speranze.

    OMAGGIO A GRAMSCI. "L'Italia rende omaggio oggi ad una delle più altre espressioni della sua storia intellettuale, Antonio Grasmci". L'ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che questa mattina a Ghilarza (Oristano) ha scoperto una targa in ricordo del filosofo e uomo politico sardo del quale quest'anno ricorre il settantesimo dalla morte. "Gramsci", ha detto il presidente Napolitano, "è stato una grande figura di antagonista, martire del fascismo, combattente della libertà, sottoposto a feroce persecuzione carceraria, che divenne il simbolo di straordinaria capacità di residenza morale e di stoica operosità in condizioni fisiche disperate".

    PER TITTI PINNA. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha salutato calorosamente i rappresentanti del Comitato Titti Pinna libero, nato per chiedere la liberazione del giovane allevatore di Bonorva (Sassari) rapito il 19 settembre scorso. I rappresentanti del Comitato sorto nel paese dell'ostaggio stamattina hanno esposto in occasione della visita del capo dello Stato a Ghilarza (Oristano) uno striscione con la scritta "Titti libero". A loro anche la solidarietà di numerose autorità presenti a Ghilarza, tra cui il ministro della Difesa Arturo Parisi.

    OPERAI LEGLER. Una rappresentanza di operai della Legler, il gruppo tessile con tre stabilimenti nel centro Sardegna chiusi da gennaio per la crisi che l'ha investito, è presente a Ghilarza (Oristano), dove questa mattina si svolge la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Casa Gramsci. I lavoratori hanno un lungo striscione con la scritta Legler Rsu. I rappresentanti sindacali sono decisi a rivolgere un appello al presidente della repubblica a sostegno della vertenza delle aziende del gruppo tessile di Macomer, Ottana e Sinisciola.

    GLI INDIPENDENTISTI. Alcuni striscioni di protesta indipendentista sono stati collocati su cavalcavia che attraversano la statale 131 percorsa dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In particolare una manifestazione di "malvenuto" è stata organizzata da "a Manca pro s'Indipendentzia" (nei pressi del bivio per Abbasanta) che ha invitato tutti gli indipendentisti a manifestare "il proprio disappunto" al "Presidente della repubblica in visita nella colonia Sardigna".

    IL RIENTRO A ROMA. Come previsto, si è conclusa alle 13,30 la visita di Napolitano in Sardegna. Il Capo dello Stato è risalito in auto alla volta di Decimomannu, dov'è atterrato il Falcon che riprenderà il volo per la capitale intorno alle 14,30.


    30/04/2007 099

  3. #3
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    Giorgio Napolitano, grande attesa:
    torna per Gramsci dopo 14 anni
    Assurda polemica di indipendentisti

    Le celebrazioni in onore di Antonio Gramsci, nel settantesimo anniversario della morte, avranno oggi il momento istituzionalmente più elevato e significativo con la partecipazione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a Ghilarza e poi ad Oristano. Non è un evento inedito. Anzi è un ritorno. Napolitano aveva reso omaggio a a Gramsci esattamente 14 anni fa. Ma allora era presidente della Camera. Oggi si ripete da Capo dello Stato, con un atto che assume un'importanza maggiore. È infatti la prima volta che un Presidente della Repubblica in carica partecipa alle celebrazioni gramsciane nell'anniversario della morte.
    Tutto è pronto per l'arrivo di Napolitano. Un “Falcon” militare (non il Dc-9 dell'Aeronautica usato per le visite ufficiali a largo raggio) ha già fatto le prove di atterraggio e decollo nell'aeroporto di Oristano, a Fenosu, e le autorità locali, d'intesa con i servizi del Quirinale, hanno predisposto le misure anche di sicurezza per gli spostamenti del Presidente.
    All'arrivo - alle 9,30 - Napolitano sarà accolto da Renato Soru e Giacomo Spissu, presidenti della Regione e del Consiglio. Il Capo dello Stato ha limitato la sua presenza per quattro ore esclusivamente a luoghi gramsciani, per testimoniare l'importanza del grande pensatore e politico sardo e italiano, il più studiato e conosciuto nel mondo. Dall'aeroporto, Napolitano si sposterà a Ghilarza dove, a Casa Gramsci, scoprirà una targa ricordo.
    Alle 11,10 partenza per Oristano, dove alle 11,45, nel teatro Garau, ci sarà la presentazione dell'edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci. Napolitano parteciperà alla presentazione dei primi due volumi, “Quaderni di traduzione 1929-1932”, che raccolgono le traduzioni dal tedesco e dal russo e gli esercizi in inglese di Gramsci in carcere. Il Presidente ripartirà per Roma alle 13. È prevista una grande partecipazione, non solo ufficiale ma di popolo sia a Ghilarza che a Oristano per un caloroso saluto dei sardi a Napolitano.

    Purtroppo l'omaggio a Gramsci è stato preso a pretesto per una sortita infelice di Sardigna Natzione e del suo rappresentante Bustianu Cumpostu: contestano la visita, addirittura qualificando Napolitano come «presidente barbaro». Cumpostu e A Manca pro s'indipendentzia vedono la visita com «una riaffermazione della promessa di collaborazione fra la partitocrazia italianista sarda e il potere dello stato colonialista italiano». Annunciano una manifestazione che «in concomitanza con l'arrivo di Napolitano, partirà alle 9,30 nel tratto della Carlo Felice fra Fenosu e Ghilarza». Un modo per contestare la visita e, soprattutto, per «assicurarsi che Napolitano, con il suo comportamento e i suoi discorsi vuoti sull'Italia unica e indivisibile, non leda ulteriormente i diritti nazionali e la dignità del popolo sardo». Nel quale «non ci sono solo servi plaudenti ma anche uomini e donne orgogliosi di continuare la lotta del nostro popolo contro gli invasori di turno».
    L'attacco di Sardigna Natzione ha provocato una presa di distanza da parte di iRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna, che sottolinea la propria scelta di «indipendentismo nonviolento» e in un documento «si guarda bene dal proporre chiusure, razzismi o tradizionalismi folkloristici». Invece «lavora affinchè la futura Repubblica indipendente di Sardegna possa avere rapporti diplomatici internazionali con tutti i popoli dell'Europa, del Mediterraneo e del Mondo, Italia compresa».
    «Le donne e gli uomini indipendentisti appartenenti al movimento iRS - indipendèntzia Repùbrica de Sardigna accolgono rispettosamente sul territorio nazionale sardo il Presidente degli italiani Giorgio Napolitano così come accolgono e ospitano qualsiasi altro legittimo rappresentante di Stati stranieri rispetto alla nazione sarda».
    «Le sarde e i sardi indipendentisti di iRS, pur affermando il proprio inalienabile diritto all'autodeterminazione nazionale e pur non riconoscendo come proprio il Presidente della Repubblica Italiana, non cadono nel tranello dell'anti-italianità», prosegue la nota. «La liberazione nazionale, sociale e culturale della nazione sarda diverrà realtà solamente se il popolo sardo sarà in grado di affermare i propri diritti senza negare o insultare quelli altrui».
    «Infine iRS auspica che la festa nazionale sarda, Sa Die de sa Sardigna, sia in futuro dedicata a figure ed eventi intimamente connessi con il millenario impegno dei sardi per l'indipendenza e la libertà della propria terra. La Brigata Sassari, Gramsci o Emilio Lussu non esprimono certo i valori indipendentisti che ispirarono i moti rivoluzionari che sa Die dovrebbe celebrare».

    L' altra voce 30.04.2007

  4. #4
    naufrago
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    Notare il sottotitolo di questo bel giornaletto: "Assurda polemica di indipendentisti" che fa da contraltare al titolo "Giorgio Napolitano, grande attesa". Non penso serva aggiungere altro.

  5. #5
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    Ai bei tempi, quando Ciampi era venuto a Milano, i nostri avevano organizzato un bel "comitato d'accoglienza"..bandiere della Padania..Lombardia, ecc. ecc.Poi è cambiato tutto.

 

 

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