DAL TIRRENO

Venezi corre per Forza Nuova Pestaggio di destra, solidarietà agli arrestati
LUCCA. Chiudere il campo nomadi, lungo il Serchio. Evitare la costruzione del nuovo ospedale a San Filippo. Ridurre l’aliquota dell’Ici sulla prima casa e aumentare quella sulla seconda. E ancora: precedenza agli italiani (lucchesi) nelle graduatorie per le case popolari e il posto nei nidi. Eccolo il programma elettorale di Gabriele Venezi, 53 anni, candidato sindaco di Forza Nuova, movimento di destra estrema di cui è vicesegretario regionale.
Un passato da agente immobiliare, da direttore commerciale di aziende di informatica, oggi Venezi (laureato in giurisprudenza) è direttore commerciale per la Toscana e l’Umbria di una concessionaria di pubblicità di periodici nazionali. Nella sua lista (27 candidati) ha, come capolista, Emiliano Mari, coordinatore regionale di Forza Nuova e, fra gli altri, Francesco Venturini, responsabile del movimento giovanile a Lucca, Fabrizio Sgandurra, infermiere all’ospedale, Riccardo Bergamini, Giovanni Damiani autotrasportatore, Antonella Rosaspina, fisioterapista, Alberto Del Bianco, studente.
Venezi, quali sono i punti salienti del suo programma?
«Tre: sicurezza, sanità e sociale. Il primo obiettivo è smantellare il campo nomadi. Poi vogliamo rafforzare la polizia municipale perché i vigili, dopo un addestramento adeguato, siano di supporto ai poliziotti e ai carabinieri di quartiere. E vogliamo mettere le telecamere nei punti più caldi della città».
Quali sono le questioni e i punti più caldi della città?
«I cantieri, soprattutto edili. Vogliamo un controllo approfondito dei permessi di soggiorno di chi lavora nei cantieri. E vogliamo controllare situazioni abitative a rischio: nel centro storico, a S. Anna e a San Concordio ci sono situazioni spaventose di sfruttamento e di carenze igieniche degli alloggi».
E la vostra politica sanitaria?
«Vogliamo evitare la costruzione del nuovo ospedale a San Filippo, vogliamo evitare la chiusura dei distretti sanitari e chiediamo persone competenti alla guida dell’Asl».
Forza Nuova è al centro di forti polemiche per i pestaggi di destra. Come commenta la situazione?
«I ragazzi arrestati per l’aggressione a Emanuele Pardini (un giovane di sinistra, ndr) non sono iscritti a Forza Nuova, anche se potrebbero essere nostri simpatizzanti. Comunque esprimo a loro e alle loro famiglie la massima solidarietà perché sono stati messi in carcere quando, per il reato di cui sono accusati, sarebbe bastato metterli agli arresti domiciliari per evitare la reiterazione».