concordo pienamente , purtroppo in italia gente con la coda di paglia ce nè a bizzeffe , e poi anche ammesso che si venga licenziati ingiustamente c'è sempre un altra azienda , ma è più comodo avere magari il lavoro fuori casa e poter fare quello che si vuole come spesso accde, andando magari in mutua per poi farsi trocvare al bar.
L' art.18 rigurda e aziende con più di 15 dipendenti e sono soggette a reintegro del dipendente se un giodice ritiene non ci sia stata il licenziamento per giusta causa la 108/90 rigurda le aziende con meno di 15 dipendenti che, nel caso di licenziamento contenzioso, un giudice può intimarti di pagare 6 mensilità al dipendente "ingiustamente licenziato"
sei sicuro che questa proposta non farebbe insorgere i tre quarti dei lavoratori italiani?. io credo che agli imprenditori questa con dun discreto abbassamento delle tasse allargato naturalmente anche ai lavoratori sia come la manna dal cielo!!!!!
esattamente come esistono imprenditori che dopo avere strizzato l'azienda per fini personali la rottamano vendendola a qualche "bidone" plurifallito che non paga stipendi fornitori e quant'altro per mesi mettendo via tutto il possibile.
salvo poi vedere lo stesso imprenditore di cui sopra ripartire con altra azienda pronto a rifare lo stesso giochino.
come in tutte le cose, le tue due colleghe potrebbero essere tranquillamente controllate dal loro DIRETTO datore di lavoro, il quale potrebbe tranquillamente mandare controlli dell'effettivo stato di malattia, effettuare precettamenti secondo il contratto di lavoro ecc. ecc.
PERO' alle aziende ospedaliere conviene utilizzare le coop...non perchè sia conveniente in termini economici, ma perchè i direttori amministrativi intrallazzano e bustarellizzano senza problemi.
ERGO le tue due colleghe non sono controllate perchè lavorano per una coop alla quale non frega niente del loro lavoro e perchè coloro cui interessa (ossia i dirigenti dell'ospedale) non hanno controllo su di loro.
Quindi il tuo esempio non ha nessun punto di tangenza con la realtà, poichè è figlio di un ben più grave problema.
Il tuo primo intervento (nel quale ti dichiari a favore dell'articolo 18 - "io sono per quel famigerato articolo 18" - mentre in realtà tu sei per la sua ABOLIZIONE - e questo già dimostra la tua scarsa conoscenza dell'argomento) è il classico figlio di chi non guarda la realtà come essa è ma come essa viene filtrata da altri o da esperienze personali non comprese fino in fondo.
E' L'IMPRENDITORE ad essere INCAPACE di gestire i suoi dipendenti, poichè egli ha TUTTE le necessarie garanzie per fare ciò che vuole con i suoi dipendenti...assenze ingiustificate? licenziamento! scarso rendimento? licenziamento! mancanza di denaro sufficiente? licenziamento...tutto ciò è "giusta causa" (ossia ciò che l'articolo 18 considera sufficiente per licenziare)...mi chiedo di cosa altro abbiano bisogno le aziende...
Evidentemente non bastano libri, analisi, commenti di economisti italiani e stranieri per spiegare la verità: in Italia non esiste una classe dirigente degna di tal nome...e le varie leggi Treu e Biagi sono servite soltanto a dare agli imprenditori incapaci la possibilità di vivacchiare e speculare.
palle
se la libertà di licenziamento venisse "blindata" (ossia, se ho capito bene, garantita in tutto e per tutto), l'unico risultato sarebbe quello di continuare con una classe dirigente incapace, industria asfittica, terziario debole, sconfitte perenni in ogni campo economico.
...ossia, bene o male, ciò che adesso è l'Italia...