Cari compatriori,
vi ciedo qual'è stato secondo voi il migliore autore letterario (nel senso più ampio del termine) del XX secolo nella "nostra area".
Noterete che ho considerato solo chi, ormai, ha concluso il suo cammino in questo mondo!
No, vado ar mare .......
Si, bisogna cominciare a manifestare contro ...
Cari compatriori,
vi ciedo qual'è stato secondo voi il migliore autore letterario (nel senso più ampio del termine) del XX secolo nella "nostra area".
Noterete che ho considerato solo chi, ormai, ha concluso il suo cammino in questo mondo!
Anche se non sono molto ferrato in materia credo sia stato Alianello
è una "lotta" tra titani. Chiaramente Ferdinando Russo è di un'altra epoca, ha avutol'opportunità di conoscere gli ultimi reduci. Le sue poesie sono immortali, così come il suo amore per Napoli. una Napoli che ormai non c'è più.
Su Carlo Alianello basti dire che ha osato parlar bene dei Borbone nel 1944, anno in cui diede alle stampe L'Alfiere. Inoltre i suoi due romanzi principali (L'Alfiere e L'Eredita della priora, cercateli sul mulo!) sono stati trasmessi dalla rai. Anzi L'Alfiere è stato il primo sceneggiato della tv italiana, andò in onda nel 1957. La Conquista del Sud (1974) ha anticipato, anche nel titolo, i lavori revisionisti degli anni '90.
Silvio Vitale ha fondato nel 1960, durante le "orgie" per il 100° dell'annessione liberal-cari-piemo-mafiosa L'Alfiere rivista napoletana tradizionalista. Autore di numerosi libri e saggi. Una colonna del revisionismo napoletano.
Angelo Manna, il "tormentone di Canale 21", ha utilizzato come nessuno finora la tv. E' stato anche deputato, a Montecitorio ha gridato in faccia a quell'ascaro di mastella la sua, la nowtra rabbia, per le stragi saboiarde, in particolare per il sacco di Pontelandolfo e Casalduni, oltre che per il plebiscito (?) farsa, ipocritamente commemorato nella sede del parlamento.
Autore anche di versi in napoletano e di alcuni libri.
Roberto Maria Selveggi è l'autore ddi un opera CICLOPICA, "Uomini e volti di un Esercito dimenticato", il volume parla degli Ufficiali dell'Armata di terra. Ha curato anche un volume sull'Armata di Mare. Fondò il Sud Quotidiano, che ebbe breve vita (come il so fondatore ), autore di decine e decine di articoli, in cui ha confutato con eleganza e semplicità le menzogne angloliberlesche.
Anche Riccardo Pazzaglia va ricordato per il libro "Garibaldi ha dormito qui". Anche lui era dei nostri. Ci sono anche altri FRATELLI NELLA CAUSA che non hanno scritto opere letterarie ma hanno scritta saggi ed articoli. Uno su tutti: Lucio Barone.
Comunque quelli che hai citato non ho dubbi: Ferdinando Russo.
Scriveva le sue poesie in Napoletano
Vitale perchè come Salvadori al Nord, anche lui comprese la necessità di unire gli autonomisti della penisola; anche quando i tirolesi combattevano contro i meridionali in divisa negli anni Sessanta.