Quale generazione di comunisti ha maggiormante tradito l'Italia?

[are(a)zione]

vedo che giri intorno al problema da me sottoposto alla tua attenzione.

anche se ammetto che c'è del vero in quello che riferisci sulle stragi non mi hai ancora risposto su quello che "è successo o può succedere in casa nostra".

vengo al sodo:

1)giustifichi gli atti terroristici delle brigate rosse verso lo stato, le istituzioni e i suoi uomini?

2) è o non è la lotta armata fuori legge sia che venga da destra che da sinistra.

3)una vera democrazia VIVE perchè la gente si sente libera di parlare e lavorare,tutti partecipano alla sua creazione e permanenza.
deviando questo percorso con la violenza si sbaglia.

1) no, nella misura e modalità in cui sono avvenuti. L'ho sempre detto e ribadito.

2) no, la lotta armata è base/ingrediente fondamentale e storico di ogni nazione, popolo. Non facciamo gli angioletti, e guardiamo noi italiani da dove proveniamo. Risorgimento, Unificazione, Resistenza. Li avremmo ottenuti con le bandiere della pace sventolate dai balconi di ogni casa? Dubito.

3) parti dal presupposto che
1. la democrazia ti venga regalata
2. la partecipazione democratica sia
2a. voluta
2b. ottenibile sempre
2c. compresa fino in fondo dai cittadini
2d. tutti vogliano parteciparci
3. la libertà la ottieni combattendo, nessuno te la regala.
Citami un caso in cui la libertà sia stata concessa ad un popolo senza combattere aspramente. Mi basta un caso.
4. anche a me piacerebbe vivere in un mondo dove nessuno mi pesta i piedi, dove nessuno mi soffoca con le sue pretese ed imposizioni, ma non è così, e mai lo sarà. Perchè siamo esseri umani. E non siamo capaci ad essere esseri sociali senza poter imporre qualcosa al più debole.



Spero ora di aver esaudito la tua richiesta di risposta.

[kanekorso]

1) no, nella misura e modalità in cui sono avvenuti. L'ho sempre detto e ribadito.

2) no, la lotta armata è base/ingrediente fondamentale e storico di ogni nazione, popolo. Non facciamo gli angioletti, e guardiamo noi italiani da dove proveniamo. Risorgimento, Unificazione, Resistenza. Li avremmo ottenuti con le bandiere della pace sventolate dai balconi di ogni casa? Dubito.

3) parti dal presupposto che
1. la democrazia ti venga regalata
2. la partecipazione democratica sia
2a. voluta
2b. ottenibile sempre
2c. compresa fino in fondo dai cittadini
2d. tutti vogliano parteciparci
3. la libertà la ottieni combattendo, nessuno te la regala.
Citami un caso in cui la libertà sia stata concessa ad un popolo senza combattere aspramente. Mi basta un caso.
4. anche a me piacerebbe vivere in un mondo dove nessuno mi pesta i piedi, dove nessuno mi soffoca con le sue pretese ed imposizioni, ma non è così, e mai lo sarà. Perchè siamo esseri umani. E non siamo capaci ad essere esseri sociali senza poter imporre qualcosa al più debole.



Spero ora di aver esaudito la tua richiesta di risposta.

guerre e rivoluzioni nei secoli passati ve ne sono state tante.....per raggiungere una democrazia,una costituzione che garantisca rispetto e ruoli in una società liberale.

certo,come tutte le cose fatte dall'uomo presentano dei "difetti" che debbono essere risolti in modo pacifico.......compresa una parte della costituzione che ha i suoi anni.

riguardo agli aggettivi sulla democrazia

una persona si sente libera quando viene rispettata e vengono rispettate le sue idee,certo che ci vogliono delle REGOLE.....più chiare possibili............
fra le tante una permette di SCEGLIERE il partito o la coalizione a cui fanno riferimento le proprie ideologie.

certo che una società come la nostra CAPITALISTA pretende regole di mercato,concorrenza,guadagno,meritocrazia ecc.ecc..... per ricevere in cambio servizi più o meno utili e qui ritorno alla libertà dell'individuo che SCEGLIE QUELLO CHE VUOLE O NON VUOLE......non gli viene imposto.

ho tralasciato le religioni perchè si aprirebbe un pensiero lastricato da oppinioni diverse ma non giustificabili su questo 3d.

mi rattrista pensare che tu ti senta "oppresso" da questa società e giustifichi la ricerca della libertà con una rivoluzione seguita da poche persone altrimenti sareste nel posto dove ora ci stanno PRODI/BERLUSCONI.

permettimi un'osservazione: sentirsi oppressi da questo modo di vivere...imposizioni e soffocamenti vari puo essere da stimolo per migliorarsi e far migliorare gli altri senza violenza naturalmente.

finisco per ricordare che ogni società attraversa periodi più o meno belli......e dalla nostra dobbiamo cogliere il lati migliori come,in questo caso,lo scambio di idee e di ricerca del nostro posto in questa società.....questa società che ci permette di scegliere,sbagliare e tornare a scegliere cosa che in altre culture/società non è permesso

non è una presa in giro quando dicohi s'accontenta gode ma una costatazione che fa dell'individuo un "plinto...o se vuoi chiamala anche base" sia il lavoratore,l'imprenditore,il politico l'avvocato e il militare. quest'ultimo credimi ci garantisce la nostra libertà non ce la toglie.

[are(a)zione]

guerre e rivoluzioni nei secoli passati ve ne sono state tante.....per raggiungere una democrazia,una costituzione che garantisca rispetto e ruoli in una società liberale.

certo,come tutte le cose fatte dall'uomo presentano dei "difetti" che debbono essere risolti in modo pacifico.......compresa una parte della costituzione che ha i suoi anni.

riguardo agli aggettivi sulla democrazia

una persona si sente libera quando viene rispettata e vengono rispettate le sue idee,certo che ci vogliono delle REGOLE.....più chiare possibili............
fra le tante una permette di SCEGLIERE il partito o la coalizione a cui fanno riferimento le proprie ideologie.

certo che una società come la nostra CAPITALISTA pretende regole di mercato,concorrenza,guadagno,meritocrazia ecc.ecc..... per ricevere in cambio servizi più o meno utili e qui ritorno alla libertà dell'individuo che SCEGLIE QUELLO CHE VUOLE O NON VUOLE......non gli viene imposto.

ho tralasciato le religioni perchè si aprirebbe un pensiero lastricato da oppinioni diverse ma non giustificabili su questo 3d.

mi rattrista pensare che tu ti senta "oppresso" da questa società e giustifichi la ricerca della libertà con una rivoluzione seguita da poche persone altrimenti sareste nel posto dove ora ci stanno PRODI/BERLUSCONI.

permettimi un'osservazione: sentirsi oppressi da questo modo di vivere...imposizioni e soffocamenti vari puo essere da stimolo per migliorarsi e far migliorare gli altri senza violenza naturalmente.

finisco per ricordare che ogni società attraversa periodi più o meno belli......e dalla nostra dobbiamo cogliere il lati migliori come,in questo caso,lo scambio di idee e di ricerca del nostro posto in questa società.....questa società che ci permette di scegliere,sbagliare e tornare a scegliere cosa che in altre culture/società non è permesso

non è una presa in giro quando dicohi s'accontenta gode ma una costatazione che fa dell'individuo un "plinto...o se vuoi chiamala anche base" sia il lavoratore,l'imprenditore,il politico l'avvocato e il militare. quest'ultimo credimi ci garantisce la nostra libertà non ce la toglie.

Non sono oppresso, e neanche mi sento tale.

Ritengo di essere una persona forse più sensibile di altre a certe situazioni geo-politiche, ma non per questo la mia psiche viene intaccata.

Riesco ancora, per fortuna, a stabilire quando e come la mia corda si possa rompere, e per ora ci sono ampi margini di attesa.

Certo è che questo mondo non mi piace: per le sue contraddizioni, più che per le sue guerre. Le guerre ci sono sempre state e continueranno ad esserci, così come le morti innocenti.

Non sopporto l'ipocrisia di fondo del genere umano: preferirei che arrivasse un giorno un pinco pallo e mi dicesse "a me di te non me ne frega nulla, e se devo farti fuori perchè ci guadagno lo farò", piuttosto che tizio, caio o sempronio che mi dica "mi dispiace che tu stia soffrendo, che stia morendo, che stia patendo le pene dell'inferno" e poi scopro che è egli od ella l'esecutore primario di tale stato d'essere.

Una cosa sono certo di dare al mondo, la mia onestà (nel bene o nel male) e tal cosa mi aspetto di ricevere.

Una volta instaurato questo rapporto, sarebbe molto più facile stabilire come si debba strutturare la propria vita.

O sbaglio?