E' davvero una combinazione che ha del "magico" ... Quando in passato si avvicinavano le elezioni, di norma saltavano fuori i processi a Berlusconi. Oggi non avendo più processi da inscenare, passano agli "interessi conflittuali" e alla ineleggibilità. Tra un pò si passerà direttamente al Polonio...
"Hanno tentato - dice Berlusconi - con la via giudiziaria e finora gli è andata male. Ci ritentano con questo provvedimento che impedisce a chiunque abbia un'impresa, e abbia perciò fatto bene nella vita, anche dando lavoro agli altri, di dedicarsi alla politica e di dare il suo apporto al governo del Paese".
L’Unione infatti decide a che prezzo distruggere il Cavaliere politico: quindici milioni di euro.
Avevano chiesto a Berlusconi di intervenire su Telecom, ma la trattativa è naufragata curiosamente a favore di banca Intesa, la banca più vicina al premier e Generali. Hanno vinto la linea dura della sinistra radicale e soprattutto la smania accaparratrice di Prodi & C.
Nessuna trattativa con il "Cavaliere nero", ma anzi sventolìo di carte per bloccare il suo impegno politico: la legge Gentiloni e il conflitto d'interesse.
Mai il diessino Luciano Violante è stato così fulmineo con la sua commissione Affari Costituzionali della Camera, in un lampo ha approvato gli articoli 7 e 8 del progetto di legge Franceschini e così Silvio Berlusconi è incompatibile con una carica di governo. Quegli articoli infatti sbarrano l’accesso al Governo (guarda caso..) a chi possiede un patrimonio superiore ai 15 milioni di euro o "un’impresa che svolga la propria attività in regime di autorizzazione o concessione".
Sono riusciti ad approvarli malgrado i numerosi litigi nelle file della maggioranza, ma l'obiettivo è evidente: imprenditori, ricchi e benestanti non potranno entrare a Palazzo Chigi. Garantendoci così un premier che se vorrà diventare ricco potrà rubare i soldi ai cittadini... o frodare i fisco per nascondere i propri averi (magari con donazioni ai figli, vero Romano?)
Ancora una volta l'anti-berlusconismo è l'unico obiettivo unificatore in questo governo di buffoni che non sanno confrontarsi con l'avversario ma sono maestri nel pugnalarlo alle spalle. Tutti uniti tranne l'Udeur che sembra aver voglia di spallate.
Se questa follìa passerà al Senato, non solo il nemico di sempre Silvio Berlusconi ma anche i vari Luca Cordero di Montezemolo, Carlo De Benedetti e soci dovranno scordarsi della politica... altro che finanziare il nascituro Pd.
In questo perfetto clima da soviet si è deciso di aspettare la fine dei lavori della Commissione Affari Costituzionali. E Violante è diventato, come ho detto, un vero razzo...
Perfetta nella sua drammatica realtà una battuta di un parlamentare: "Ora per candidarsi bisognerà mostrare un certificato di indigenza"
Meglio ancora, aggiungo io, se il certificato è tenuto stretto in un pugno chiuso.