Originariamente Scritto da
Lombardoveneto
Sarko sarà presidente, dopo la Merkel anche il secondo polo del (fantomatico) asse Parigi-Berlino-Mosca sceglie un presidente neo-atlantista e, nel caso di Sarko, filo-sionista.
A questo punto anche Putin, e il suo successore, chiunque sia, non potrà far altro che accettare la realtà di un'Europa sempre più legata all'asse Tel Aviv-Washington.
La stessa Russia è preoccupata di mantenere il massimo possibile della propria sovranità nazionale, e di certo non si metterà a interferire nella politica interna europea in nome di un'asse che non si è mai veramente formato.
E' chiaro poi che l'elettorato europeo, giustamente come qualsiasi elettorato, non è interessato alla politica estera, all'Eurasia, all'Eurosiberia o a qualsiasi immaginabile "asse" geopolitico.
Lo stesso asse Parigi-Berlino-Mosca aveva basi deboli, era costituito più in NEGATIVO come reazione all'aggressività americana dell'amministrazione Bush che non su di una reale coscienza politica delle leadership politiche, specie francesi e tedesche.
L'anno prossimo negli USA probabilmente governerà il partito dell'imperialismo "Morbido" del Soft Power, i Democratici, ragion per cui sarà più difficile il riformarsi dell'illusorio asse franco-tedesco-russo del 2003....
Io sono per l'Europa da Lisbona a Vladivostok, ma ora come ora dobbiamo affrontare i NOSTRI Prodi, Sarkozy e Maerkel prima di sognare alleanze pan-continentali