Se vuoi arrivare a dire che vi sono componenti nazionalistiche nel comunismo,che nega dapprincipio la differenza nazionale tra gli uomini essendo anch'esso figlio dell'illuminismo e quindi parte dall'uguaglianza come valore fondamentale,penso che sia tu ad essere fuori strada,senza offesa.
Con Stalin il cosmopolitismo era un REATO penalmente perseguibile, non semplicemente un fenomeno non appoggiato esplicitamente.
Tutto il resto non mi interessa, sinceramente. Mi basta questo, senza andare a cercare Milosevic o Kim Il Sung (e potrei farlo eh, ma mi fate tenerezza dunque mi fermo all'Unione Sovietica).
Ultima modifica di Stalinator; 11-03-10 alle 22:08
se non riesci a comprendere la differenza tra il considerare differenti orizzontalmente (siamo tutti diversi ma con stessi diritti) e verticalmente (siamo tutti diversi quindi c'è uno che sta sopra e uno che sta sotto), mi spiace sei tu fortemente fuori strada.
Ma gli anarchici, infatti, a parte qualche caso sporadico, hanno sempre considerato le due differenze come sostanzialmente la stessa cosa.
Ma se ho scritto che si fonda sull'uguaglianza illuministica,siamo d'accordo.Il fatto è che un conto è sottolineare la diversità più dell'uguaglianza(romanticismo,spiritualismo,eccete ra)un conto far prevalere l'uguaglianza sulla diversità (comunismo,liberalismo,anarchismo).Il fatto è che da sempre la lotta comunista,apparte lo stalinismo citato che pare comunista,scusate,solo quando vi fa dottrinalmente comodo,si è configurata come sovranazionale.
Mi pare che ci si stia arrampicando su discussioni sovrastrutturali,in altri termini si stia facendo del bisantinismo.
Vi chiedo che importanza possa mai avere l'internazionalità o meno del PCUS e del PCI.
La bontà, si fa per dire, di quella teoria oramai desueta non consiste sul ftto che fosse più omeno internzionale oppure nazionalista ma di ciò che seppe fare laddovea riuscì a predere il potere.
Elementare watson !