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    Canonizzazione Di Papa Giovanni Viii

    Vi posso anticipare il programma di massima dello storico avvenimento.

    Da Giovedì 7 Giugno cominceranno a confluire i Prelati invitati alla cerimonia e gli altri ospiti.

    Giovedì 7 alle ore 21,15 - presso il Monastero di San Serafino di Sarov via Lizzanello 1 a San Felice di Pistoia, conferenza del Vescovo Silvano: Giovanni VIII, la falsa storia, la storia, il personaggio, il santo.

    Sabato 9 - ore 18 nella Chiesa Cattedrale dei Santi Martiri e Confessori del XX secolo in Piazza San Francesco 16 a Pistoia: Veglia celebrata dal Clero della Diocesi e dell'Esarcato con la assistenza dei Prelati presenti.

    Domenica 10 - ore 8,45 - Officio delle Ore

    ore 9 - Celebrazione della Glorificazione e dell'inizio del Culto del nostro Santo Padre ieromartire GIOVANNI (l'VIII° di questo nome) papa dell'Antica Roma presieduta dal Vescovo Silvano di Luni, esarca sinodale d'Italia e concelebrata dagli altri Vescovi presenti e dal clero.

    Segue la Divina Liturgia Pontificale alle ore 10.

    Al Termine della Divina Liturgia solenne Processioine con l'Icona del nuovo Santo circondando la Piazza San Francesco. Al rientro in Chiesa venerazione dell'Icona e distribuzione di piccole icone del Nuovo Santo.


    ore 19 - al Monastero: intervento dei Vescovi presenti e premiazioni con l'Ordine dei Santi MM. Agapito ed Alessandro dei benemeriti verso la Chiesa .

    Non sarà possibile ospitare al Monastero tutti coloro che vorranno intervenire da fuori alla festività. Ma possiamo interessarci per trovare una sistemazione in albergo la più economica possibile a chi ci telefonerà con anticipo, megli prima meglio è, comunque entro maggio. Chiedere del p. Arcidiacono Silvano.
    Tel: 0573 998055
    E.Mail: ortodossi@tiscali.it

  2. #2
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    Posso fare una domanda?
    Nella Chiesa cattolica, la dichiarazione di santità avviene mediante un apposito rito nel quale il Papa recita la formula di canonizzazione, in latino: "In onore della Santissima Trinità, per l'esaltazione della fede cattolica e l'incremento della vita cristiana, con l'autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dopo aver lungamente riflettuto, invocato più volte l'aiuto divino e ascoltato il parere di molti Nostri Fratelli nell'Episcopato, dichiariamo e definiamo Santo il Beato N.N. e lo iscriviamo nell'Albo dei Santi e stabiliamo che in tutta la Chiesa egli sia devotamente onorato tra i Santi. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". A questa segue poi la pubblicazione della Lettera Apostolica che dà notizia dell'avvenuta canonizzazione.
    Ma per voi, che significa "Celebrazione della Glorificazione e dell'inizio del Culto"? In che consiste e come avviene?
    Grazie della risposta.

  3. #3
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    Predefinito Il rito ortodosso della canonizzazione

    Gli usi sono vari a seconda della Chiesa locale ed anche lì può variare secondo le circostanze. Per esempio la cano nizzazione che il patriarcatpo di Mosac fece di molti santi in occasione del millenario della Rus' criostiana ebbe un rito particolare coniato per l'occasione.
    Comunque anzitutto occorre precisare che nella Chiesa Ortodossa non esiste la "beatificazione" : l'uso delle due parole "beato", "santo" è perfettamente sinonimico.
    Si distingue invee la canonizzazione o, meglio, glorificazione, locale e quella per la Chiesa universale. La prima è compiuta dal Vescovo Diocesano o, come nel nostro caso, dai Vescovi di una determinata nazione o regione .
    Consiste nella solenne dichiarazione che il tale sarà dal quel momento onorato di culto pubblico e solenne, avrà una festa ed un officio, non si celebreranno più per lui offici funebri ma offici di intercessione. La canonizzazione catholica la fa il Santo Sinodo presieduto dal Primate (Patriarca, Metropolita o Arcivescovo, secondo le Chiese locali) ed ha lo stesso effetto, solo si trasmettono le Lettere di Canonizzazione ai primati delle Chiese sorelle.

    La cerimonia si svolge così: alcuni msi prima il Vescovo (o il Sinodo) emanano le Lettere (la nostra è su questo forum) nelle quali si fissa anche il giorno ed il luogo dell'Officio di Glorificazione. Qiueste vengono mandate a tutte le Chiese della Diocesi (o della Chiesa locale) per essere ltte in tutte le parrocchie e monasteri (o in tutte le cattedrali) . Alla vigilia del giorno fissato si fa l'Officio della Veglia nel quale non si menziona il nuovo Santo. Terminato questo i Vescovi presenti sottoscrivono un Decreto che è, di fatto, la parte dispositiva delle Lettere con una breve premessa e lo depongono sulla Mensa Santa dell'Altare.
    La mattina successiva, dopo le ore di Terza e Sesta , essendo le reliquie (se ci sono, nel nostro caso nemmeno si sa esattamente dove sia il luogo della sua sepoltura "apud sanctum Petrum") e l'icona coperta di un drappo deposte al centro della Chiesa dinanzi al Vima. L'ultimo in grado dei Vescovi presenti fa davanti all'icona e celebra l'ultima pannichida in suffragio del santo con l'ultima preghgiera di assoluzione.
    Quindi si da lettura solenne da parte dell'Arcidiacono che lo preleva solennemente dall'altare del Decreto di canonizzazione. Quindi il Vescovo o i Vescovi sollefano (è l'0antiuca "elevatio" latina) le reliquie e/o l'icona mentre i diaconi incensano ed il primo Vescovo intona il Tropario del nuovo Santo e prosegue nel primo Officio di Intercessione al santo stesso. Se segue la Liturgia si celebra quella e si rimanda alla fine la venerazione delle reliquie e/o icona. Al termine si prende l'Icona e, come nel rito solito delle processioni si esce dalla Chiesa portando due Diacono li reliquie e/o l'icona del Santo e cantando inni in suo onore prese dal suo Officio appositamente composto. Rientrando in Chiesa l prima i vescovi poi il clero nel'ordine fanno la venerazione delle reliquie e/o icona con tre piccole prosternazioni ed il bacio.
    Quindi detta la preghiera di congedo la celebrazione è finita.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da silvano Visualizza Messaggio
    Gli usi sono vari a seconda della Chiesa locale ed anche lì può variare secondo le circostanze. Per esempio la cano nizzazione che il patriarcatpo di Mosac fece di molti santi in occasione del millenario della Rus' criostiana ebbe un rito particolare coniato per l'occasione.
    Comunque anzitutto occorre precisare che nella Chiesa Ortodossa non esiste la "beatificazione" : l'uso delle due parole "beato", "santo" è perfettamente sinonimico.
    Si distingue invee la canonizzazione o, meglio, glorificazione, locale e quella per la Chiesa universale. La prima è compiuta dal Vescovo Diocesano o, come nel nostro caso, dai Vescovi di una determinata nazione o regione .
    Consiste nella solenne dichiarazione che il tale sarà dal quel momento onorato di culto pubblico e solenne, avrà una festa ed un officio, non si celebreranno più per lui offici funebri ma offici di intercessione. La canonizzazione catholica la fa il Santo Sinodo presieduto dal Primate (Patriarca, Metropolita o Arcivescovo, secondo le Chiese locali) ed ha lo stesso effetto, solo si trasmettono le Lettere di Canonizzazione ai primati delle Chiese sorelle.

    La cerimonia si svolge così: alcuni msi prima il Vescovo (o il Sinodo) emanano le Lettere (la nostra è su questo forum) nelle quali si fissa anche il giorno ed il luogo dell'Officio di Glorificazione. Qiueste vengono mandate a tutte le Chiese della Diocesi (o della Chiesa locale) per essere ltte in tutte le parrocchie e monasteri (o in tutte le cattedrali) . Alla vigilia del giorno fissato si fa l'Officio della Veglia nel quale non si menziona il nuovo Santo. Terminato questo i Vescovi presenti sottoscrivono un Decreto che è, di fatto, la parte dispositiva delle Lettere con una breve premessa e lo depongono sulla Mensa Santa dell'Altare.
    La mattina successiva, dopo le ore di Terza e Sesta , essendo le reliquie (se ci sono, nel nostro caso nemmeno si sa esattamente dove sia il luogo della sua sepoltura "apud sanctum Petrum") e l'icona coperta di un drappo deposte al centro della Chiesa dinanzi al Vima. L'ultimo in grado dei Vescovi presenti fa davanti all'icona e celebra l'ultima pannichida in suffragio del santo con l'ultima preghgiera di assoluzione.
    Quindi si da lettura solenne da parte dell'Arcidiacono che lo preleva solennemente dall'altare del Decreto di canonizzazione. Quindi il Vescovo o i Vescovi sollefano (è l'0antiuca "elevatio" latina) le reliquie e/o l'icona mentre i diaconi incensano ed il primo Vescovo intona il Tropario del nuovo Santo e prosegue nel primo Officio di Intercessione al santo stesso. Se segue la Liturgia si celebra quella e si rimanda alla fine la venerazione delle reliquie e/o icona. Al termine si prende l'Icona e, come nel rito solito delle processioni si esce dalla Chiesa portando due Diacono li reliquie e/o l'icona del Santo e cantando inni in suo onore prese dal suo Officio appositamente composto. Rientrando in Chiesa l prima i vescovi poi il clero nel'ordine fanno la venerazione delle reliquie e/o icona con tre piccole prosternazioni ed il bacio.
    Quindi detta la preghiera di congedo la celebrazione è finita.
    La ringrazio della spiegazione.
    Quanto alla beatificazione/canonizzazione della Chiesa cattolica, noto che si tratta solo di una questione terminologica, poiché, in fondo, la beatificazione è, nella sostanza, un'indulto a che, in sede locale, venga reso il culto al Servo di Dio; mentre la canonizzazione è la concessione del culto esteso alla Chiesa Universale. Un po' la differenza che Lei ha rimarcato.
    Ciò detto, volevo domandarle cosa sia la "pannichida" a cui allude. E poi perchè si svolge nelle ore terza e sesta? Hanno un particolare significato per le "glorificazioni"?

  5. #5
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    Vostra Eminenza, si potrebbe porre ciò che ha descritto riguardo al rito della canonizzazione nel thread liturgico, affinché risulti anche un vademecum dove ogni sacerdote ortodosso, o fedele possa attingere.

    Grazie Alessandro

  6. #6
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    La Pannichida è un officio funebre esemplato sullo schema del Mattutino: si distingue una Grande Pannichida in cui si canta un intero Canone di 9 odi oltre la proclamazione o il canto dell'intero salmo 118 diviso in tre parti (Stasi), ed una Piccola Pannichida che canta solo parti scelte del Salmo e delle odi solo i ritornelli e gli irmi (la prima strofe di ogni ode). Il nome deriva dalla veglia funebre in cui si cantava attorno al corpo del defunto, infatti letteralmente significa : officio che dura tutta la notte.

    Per le Ore Terza e Sesta. Il Tipico prescrive che la Divina Liturgia si celebri dopo "l'Ora Terza". Da quando è entrato in uso la recitazione delle preghiere dopo la Comunione al termine della Liturgia l'ora Sesta si è spostata prima subito dopo Terza. Durante le Ore si fa la Protesis cioè la Preparazione del Pane e del Vino per il Sacrificio Incruento.

    Solo la Liturgia notturna di Natale (ove la si voglisa fare, si fa "dopo Prima", e la Liturgia dei Presantificati nella Grande Quaresima (eccetto Sabato e Domenica) si fa "Dopo Nona con le Beatitudini dei Tipici".
    Lo stesso Tipico prescrive che al Tramonto del sole si canti il Vespro e, al sabato sera ed alle feste segue subito il Mattutino e l'Officio prende il nome di Veglia. E' proibito celebrare la Liturgia se in quel giorno nella Chiesa non è stato celebrato l'intero Ufficio dal Vespro fino all'Ora dopo la quale deve seguire subito la Liturgia, ed un sacerdote o diacono non può celebrare - nel caso non abbia partecipato all'Officio se non lo celebra (o almeno legge) individualmente.

  7. #7
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    Ancora una domanda. L'icona che adopererete per Giovanni VIII è stata da voi ricostruita secondo canoni di fantasia o secondo descrizioni storiche? Oppure vi rifate ad altre come quella, ad es., della Basilica di S. Paolo Fuori Le Mura di Roma (che, sebbene di fantasia, tuttavia ricalca la precedente della distrutta Basilica):


  8. #8
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    Predefinito L'icona dei santi - Il Prototipos

    Occorre accennare ad alcuni elementi di teologia dell'Icona. L'Icona essendo tutto il contrario di un ritratto. Il ritratto fissa in un istante (tempo puntiforme, aritmetico, spazializzato) il corpo di una persona in divenire. L'icona invece fissa quel profondo di ciascuno di noi che trova la sua causa insieme efficente e finale nel corpo glorioso e spirituale dei risorti. Che quindi possediamo o meno un ritratto di un santo poco importa: conoscendo la sua vita, la sua santità, la sua testimonianza, il suo martirio noi conosciamo di Lui molto di più di quello che possono dirci le sue sembianze fisiche fermate in un istante del tempo. Pertanto abbiamo pensato ad una "immagine ideale" di san Giovanni ieromartire e dando in dicazioni questa immagine ideale è sta fissata nella tavola. Trattandosi di un vescovo latino è rivestito della casula e dell'omoforio alla latina e tiene nelle mani la croce dei patriarchi romani a modo d pastorale. Porta sulla testa la tonsura latina. Il volto è relativamente giovane, ha la barba ma accennata, è senza età: "rinnova il Signore come l'aquila la mia giovinezza" dice il salmista. Il volto giovane dell'eroe archetipico
    la casula rossa del Martirio, il Vangelo in una mano ed il pastorale nell'altra: ecco Giovanni ieromartire nella sua gloria.
    Come sempre accade l'icona usata nella cerimonia della canonizzazione deiverrà poi il prototipos delle successive rappresentazioni.
    Stiamo facendo stampare molte immaginette formato cartolina e più piccole di questa icona così saranno diffuse e qualcuno le riprenderà, come piace a Dio. Spero che qesta canonizzazione non porterà ulteriori discussioni nelle varie giurisdizioni: la auspicava p. Romanidis che era del Patriarcato di Costantinopoli e grande teologo, la auspicava p. Patric che era tradizionalista e severo.......
    Io amerei che ortodossi di tutte le giurisdizioni facessero festa per questo giorno e che gli stessi cattolici, senza bisogno di "pentimenti" superflui vedessero in questo grande papa romano l'immagine di un papa che gli ortodossi potrebbero riconoscere ed amare.

  9. #9
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    Ce la posterà questa icona?

  10. #10
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    Certamente l'icona si posterà dopo la canonizzazione. Il compito deve essere affidato al p.Daniele perchè io non sono tecnicamente capace!!!!

 

 
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