GOVERNO PRODI, IL DUBBIO DI CLAUDIO RINALDI: “ERA MEGLIO IL CAV? FORSE ERA UN GOVERNO DI IMBROGLIONI, MA NON DI IMBRANATI!”
Da Il Velino.it
“Trovo insopportabile che Romano Prodi e alcuni ministri continuino a fare vacue dichiarazioni sull’uso del cosiddetto tesoretto”. Claudio Rinaldi, editorialista ed ex direttore dell’espresso, comincia così sul proprio blog un cahier de doléances dal titolo assai provocatorio, considerate le simpatie di sinistra dell’autore: “Era meglio Berlusconi?!”. Rinaldi prosegue segnalando che “sostegni alle famiglie bisognose, le cosiddette fasce deboli, vengono annunciati ogni giorno: oggi (ieri, ndr) il premier ha parlato di ‘aiuti diretti alle famiglie povere’; ma i potenziali beneficiari non vedono neppure l’ombra di un euro.
Dalla nascita del governo è ormai passato un lungo anno, eppure non si è fatto assolutamente niente. In compenso si moltiplicano le dichiarazioni a vanvera. Poi il centrosinistra si lamenta dei sondaggi così negativi… Nella scorsa legislatura - ricorda la firma dell’espresso - Silvio Berlusconi mantenne le sue promesse soltanto in piccola parte, ma quel poco che fece lo fece in fretta e in termini chiari e semplici: l’aumento dalle pensioni minime a 516 euro venne deciso nel giro di pochi mesi, anche se la maggioranza degli aventi diritto rimase a bocca asciutta. Forse era un governo di imbroglioni, ma non di imbranati!”.
Rinaldi continua rilevando che “adesso invece Prodi e i suoi si stanno estenuando un chiacchiericcio inconcludente, reso ancora più fastidioso dal fatto che spesso l’Unione europea interviene per ricordare che l’extragettito fiscale va destinato tutto al ripianamento del disavanzo pubblico. Non soltanto non viene presa alcuna decisione sul tesoretto, insomma, ma emerge che quand’anche una decisione arrivasse quasi certamente si impantanerebbe a Bruxelles.
Prodi non è uno sciocco. Possibile - chiede il giornalista-blogger - che non capisca che alla lunga gli annunci verbali, se non sono seguiti da provvedimenti concreti, sortiscono il solo effetto di completare la distruzione della sua già scarsa credibilità? Presenti subito un bel disegno di legge, se non un decreto, oppure - conclude Rinaldi - la smetta di seminare aspettative e illusioni”.
Dagospia 07 Maggio 2007