Nell'epoca della globalizzazione integrale in cui stiamo vivendo anche la sicurezza è diventata più che mai un problema globale. L'attentato terroristico dell'undici settembre 2001 negli Stati Uniti ha colpito in modo pesante il mondo intero, con effetti economico-finanziari a catena che hanno accentuato fortemente e accelerato tendenze congiunturali in atto e generato ulteriori fattori destabilizzanti dell'economia mondiale.
D'altro canto col crollo dell'Unione Sovietica e del tetro mondo comunista che le gravitava intorno, gli "equilibri" mondiali creati dopo la seconda guerra mondiale e consolidatisi fra guerra fredda permanente e varie "distensioni" momentanee, si sono definitivamente infranti.
Gli Stati Uniti d'America, vincitori delle tre guerre mondiali (le due calde e quella fredda), sono rimasti l'unica super-potenza globale mondiale. Una super-potenza globale in quanto gli Stati Uniti sono tali sotto tutti i profili possibili e immaginabili: quello economico, quello finanziario, quello tecnologico, quello scientifico, quello politico, quello militare, quello culturale.....
Eppure tutto questo stra-potere, accentuato dalla debolezza politica-militare dell'Europa e dalla sua inconsistente politica estera, è sentito come insufficiente a controllare il mondo e a garantire la sicurezza globale necessaria all'Occidente, di cui gli Stati Uniti sono l'unica locomotiva. Anzi sono rimasti l'unica locomotiva economica e non economica... del mondo intero.
continua...