Originariamente Scritto da
Ronnie
2007-05-08 21:23
IL VIDEO INEDITO SULL'UCCISIONE DI CALIPARI
ROMA - La Toyota Corolla sulla quale viaggiavano gli agenti del Sismi Nicola Calipari e Andrea Carpani e la giornalista Giuliana Sgrena, ferma sulla strada di Baghdad, con le luci accese e lo sportello destro aperto, appena colpita dai colpi sparati dal mitragliere del posto di blocco americano, Mario Lozano. E' quanto mostrano le immagini di un filmato inedito trasmesso al Tg5, girato, secondo quanto riferisce lo stesso telegiornale, proprio da Lozano. Le immagini sono state girate pochi minuti dopo l'uccisione di Calipari ed il ferimento di Giuliana Sgrena, la sera del 4 marzo 2005, al check-point 541. Il filmato contiene anche le voci dei militari americani del posto di blocco, con le comunicazioni che si sono scambiate dopo la sparatoria con la base: le voci direbbero che ci sono stati un morto e due feriti e che non c'é un pericolo imminente. Le immagini sono state girate di notte con una telecamera portatile o un telefonino: si vede che l'auto sulla quale viaggiavano gli italiani ha i fari accesi e che è distante qualche decina di metri dal blindato americano fermo al check-point dal quale sono state fatte le riprese. L' auto è ferma accanto all'ultima protezione in cemento del posto di blocco. Si vede una macchia sull'asfalto, accanto allo sportello aperto dell'auto: sarebbe, secondo le indicazioni del giornalista del Tg5, il corpo di Calipari estratto dall'abitacolo.
'WE HAVE A KILLED IN ACTION'
"We have a killed in action" (abbiamo un caduto in azione). Inizia così il sonoro del video girato da Lozano e trasmesso dal Tg5. Poi la conversazione tra i militari americani prosegue segnalando che non c'é un pericolo immediato, che "uno ha un foro dove è entrato il proiettile, uno e ferito, uno...". Quindi c'é l'Ok e "ricevuto" e la conversazione si chiude. Circa 30 secondi di immagini e sonoro in tutto.
GIULIANA SGRENA: VIDEO CONFERMA MIA VERSIONE
"Il filmato conferma la mia versione dei fatti tanto è vero che non è stato consegnato alla commissione d'inchiesta americana": lo dice Giuliana Sgrena dopo aver visto il filmato trasmesso stasera dal Tg5 e girato da Mario Lozano. "Inoltre - prosegue la giornalista - il filmato dimostra che Lozano, al contrario di quanto sostenuto in alcune recenti interviste, dopo la sparatoria non era affatto scioccato, anzi ha avuto la agghiacciante freddezza di filmare il cadavere di Calipari".
PROCURA ROMA ACQUISISCE VIDEO GIRATO DA LOZANO
La procura della Repubblica di Roma ha acquisito il video che sarebbe stato girato da Mario Lozano la sera del 4 marzo 2005, subito dopo aver ucciso il funzionario del Sismi, Nicola Calipari. Il video, mandato in onda questa sera dal Tg5, è ora al vaglio dei pm Franco Ionta, Pietro Saviotti ed Erminio Amelio, gli stessi che hanno chiesto e ottenuto il processo nei confronti del marine. La prossima udienza è prevista il 14 maggio, nell'aula bunker del carcere di Rebibbia a Roma.
http://www.ansa.it/opencms/export/si...130455007.html
Io sono una persona che era a favore della guerra in Irak, e sono contrario al ritiro anche dopo avere visto queste immagini.
Rimane l'orrore di sentirsi italiano e vedere ucciso un agente segreto in missione per liberare una italiana da truppe alleate
a questo punto se è maggiormente dubitabile anche l'errore, cioè che sia stato un errore quel che è successo e non una scelta -fermo restando che io rimango fermo nella convinzione che un omicidio premeditato non sia una tesi nè realistica nè motivabile in modo sensato-, certamente non è più dubitabile -a meno che questo video sia un clamoroso falso- la menzogna di chi ha coperto i militari americani per ciò che hanno fatto quella notte.
Non è un bel giorno per gli Stati Uniti d'America, e nemmeno per l'Italia, è un giorno brutto. Pero' è un giorno che pare essere di verità, contro l'insabbiamento portato avanti da chi non ha il coraggio di dire le cose come stanno e venire valutato per le scelte politiche e non per gli incidenti.
Coprire un incidente è un errore, una cretinata, si ritorce contro chi lo fa.
E getta ombre che una alleanza storica non si merita.