Originariamente Scritto da
Italianhawk83
Amici, approfitto di una risposta data ad Andrea I Nemesi nel forum "Americanismo" per riaprire il dibattito. Il filoamericanismo "critico" di Sarkozy si contrappone al servilismo pro-Usa che ritengo insopportabilmente provinciale.
Oltre a esprimere considerazioni di ordine generale, vi chiederei di soffermarvi sulla questione Usa-destra americana-emergenza ambientale. Come la vedete? Io la penso così:
Non FINO A UN CERTO punto ma con GIUDIZIO. Il filoamericanismo non va scambiato per becera sudditanza (all'italiota), tale per cui QUALSIASI cosa provenga dagli Usa va accettata con deferente salivazione.
Ribadisco che non sono disposto a sacrificare la mia libertà di critica (o onestà intellettuale, chiamatela come volete...) sull'altare del vassallaggio al tempo ridicolo e stucchevole. Non sono iscritto a un'associazione di amicizia Italia-Usa; sono un Conservatore che colloca in un PEZZO ben definito della storia politico-intellettuale americana i propri riferimenti: i confederati, Kirk, Reagan...
Mi piace Sarko proprio per questo: credibile ALLEATO degli Usa, libero di contestarne tutte le eventuali porcherie e non già triste provincialotto che si entusiasma per ogni gingillo fabbricato Oltreoceano. Dopo il pantano iracheno, frutto di una guerra inutile e menzognera, la prossima sfida la misureremo sul terreno dell'emergenza ambientale: non sosterrò certo la riottosità americana alle misure salva-pianeta, perché respinte da quella pessima "destra" turbocapitalista e ultralibertaria che farebbe bere ai propri figli pure i liquami pur di non rimetterci mezzo dollaro.
Sono un Conservatore, Cattolico Apostolico Romano: non scendo a compromessi con la mia coscienza, adoro la MIGLIORE TRADIZIONE americana e non le anime nere di Bush che hanno distrutto il movimento conservatore. Mi piace Sarkozy e detesto il Berlusconi che venderebbe pure sua madre a George pur di farsi baciare in fronte.
ps.
con questo non significa che ami la politica estera cerchiobottista Dc. Chi mi conosce da tempo lo sa bene. Nettamente con gli Usa e Israele, ma prima c'è l'Italia e la Destra che da sempre mi rappresenta: realista, tradizionalista, RAGIONEVOLMENTE liberista, federalista; non dollarista, non avvelenante, non neoconservatrice, non esportatrice di democrazia, non newyorkese, non turbocapitalista, non ideologicamente libertaria.