Su questo punto pero' ilmio parere e' a meta strada tra quello del collega Caimano (che si basa sulle tesi Ricky) e quello di Ronnie.
Secondo i primi l'esistenza di consuetudini rende indiscutibile la legittimita' di un comportamento adottato nelle votazioni congressuali mentre Ronnie tale consuetudine non e' rilevante giuridicamente. Ora secondo il mio parere l'esistenza di una consuetudine non ha valore legittimante ma semmai hail valore di una giustificazione. Mi spiego :l'esistenza di tale prassi giustifica lo sbaglio del comportamento del presidente del congresso che ha saltato, esattamente come i suoi predecessori, il dibattito in situazioni di urgenza per cui questo elemento non deve comportare preso da solo l'invalidita' di questa seduta anche se la corte dovrebbe suggerire nella sentenza al congresso di non ripetere per il futuro tale prassi di saltare il dibattito.