SAN BERNARDO DA CHIARAVALLE , DOTTORE DELLA CHIESA ha
scritto:



"Il cavaliere di Cristo uccide tranquillo, muore più
tranquillo ancora. Giova a se stesso se muore, a Cristo se
uccide. Infatti non sensa motivo portate la spada: è al servizio di Dio
(Romani 13,4) per punire i malfattori e premiare i buoni (1 Pietro
2,14). Quando uccide un malfattore non è certo omicida ma, per così
dire, malicida, cioè vendicatore di Cristo contro quelli che
si comportano male (cfr. Romani 13,4), ed è considerato difensore
dei cristiani.
Quando invece viene ucciso è sicuro che non è finito,
ma arrivato.
Dunque la morte che dà è un guadagno di Cristo, quella
che riceve un guadagno suo. Nella morte del pagano il crisitano si
gloria, perchè Cristo è glorificato; nella morte del cristiano si
mostra la liberalità del Re, che prende con sè il cavaliere per
dargli la ricompensa. Sul pagano dunque si rallegrerà il giusto
quando vedrà la vendetta; del cristiano diranno gli unomini: C'è un
premio per il giusto, c'è Dio che fa loro giustizia sulla terra
(Salmo 58, 11-12).
Tuttavia i pagani non dovrebbero essere uccisi, se in
qualche alto modo si potesse impedire loro di vessare o di oprimere
tanto i fedeli; ora invece è meglio che siano uccisi piuttosto
che la verga dei peccatori sia lasciata sul destino dei giusti,
perchè i giusti non stendano la loro mano verso il male (Salmo 125,3).