Napoli 5 mag . (Adnkronos/Ign) - Finisce in tragedia una lite davanti a un bar: protagonisti due italiani imparentati tra di loro e due polacchi. A scatenarla la confusione e il rumore provocati dai due stranieri forse ubriachi. E' così che tra i quattro finisce a botte.
Ma è solo il promo round. Poco dopo, infatti, uno dei due italiani finito ko impugna la pistola va a casa del polacco che lo aveva malmenato e spara. Ma i due proiettili colpiscono Carolina, la figlia di 6 anni del polacco, che muore sul colpo.
E' successo ieri sera intorno aslle 22,30 a San Paolo Belsito, nel nolano (Napoli), davanti a un bar situato al centro del paese. Dopo le botte, uno dei due italiani, Alessandro Riccardi, 32 anni, operaio incensurato, ha meditato la vendetta: si è procurato una pistola e si è precipitato nella casa in via Santarelli di uno dei due polacchi con i quali aveva litigato.
L'uomo avrebbe aperto il fuoco due volte, probabilmente voleva solo spaventare l'altro. Così ha mirato verso il basso. E ha colpito la piccola Carolina. Il proiettile è penetrato nello zigomo della bimba uscendo dalla nuca. Un secondo colpo ha ferito la piccola ad un braccio. I soccorsi sono scattati immediatamente, Carolina è stata portata all'ospedale civile di Nola, ma non ce l'ha fatta.
Subito dopo la tragedia il presunto assassino si è dato alla fuga. I carabinieri di San Paolo Belsito hanno cominciato a ricostruire l'intera vicenda fin da subito identificando i protagonisti prima della rissa poi della sparatoria in via Santarelli. Così nella notte messo alle strette il presunto assassino che, sentendosi ormai braccato, si è consegnato ai militari.
Agli investigatori il presunto assassino non ha raccontato il modo in cui si è procurato l'arma. La pistola intanto è stata recuperata nella notte in una zona di campagna alla perifieria di San Paolo Belsito.
Per Riccardi il pm Antonella Fratello ha disposto il fermo. L'accusa nei suoi confronti è di omicidio e di porto illegale di arma clandestina.
(Adnkronos)