Pagina 1 di 14 1211 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 133
  1. #1
    1° Agosto 1537
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Montemurlo
    Messaggi
    2,316
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito In ginocchio di fronte agli americani

    Il Consiglio comunale di Vicenza ha approvato, un paio di giorni fa, l' ordine del giorno della maggioranza di centro-destra favorevole al raddoppio della base USA.
    La decisione spetta ora al governo e dovrà essere il ministro della Difesa Arturo (Artullo) Parisi a dare l' approvazione finale al piano del Pentagono.
    Al governo, come noto, c'è il centro-sinistra, quello votato ed appoggiato da coloro che sono scesi in piazza a Vicenza per manifestare contro la base yankee.
    Sarebbe bello che andassero ora a Palazzo Chigi oppure a via XX settembre Roma, da Artullo, a protestare.
    Ma non lo faranno, gli amici del governo amico non intendono fare scelte vere per difendere la sovranità nazionale. Come i loro omologhi di centro-destra.

  2. #2
    Amico del forum
    Data Registrazione
    06 Nov 2010
    Messaggi
    32,637
     Likes dati
    0
     Like avuti
    3
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Da corriere.it

    Base di Vicenza: qualche riflessione in più

    Ho letto con stupore la risposta in merito alla base Usa a Vicenza. Secondo la sua tesi sarebbe opportuno che gli americani lasciassero completamente l’Italia, in nome della sovranità dello Stato. Non sono d’accordo innanzitutto perché questo principio sarebbe dovuto valere anche durante la guerra fredda. Ma quello che più mi stupisce è che lei consideri l’Italia talmente sicura da permettersi di rinunciare alle basi Usa e quindi all’ombrello protettivo degli americani.
    Credo anzi che l’Italia abbia ancora bisogno degli americani e delle loro basi, visto che il mondo è ancora diviso in blocchi.
    Un dato su tutti: gli Stati con l’atomica sono passati da 5 a 9. Esiste poi il fattore Nato, alleanza per l’autodifesa dei Paesi occidentali. Ebbene, in base al principio della sovranità dello Stato, chiudiamo anche queste basi?
    O forse, visto che sono di una organizzazione sopranazionale, devono restare? Ma se queste basi possono restare aperte in base a trattati internazionali che di fatto riducono la sovranità dello Stato, non si può fare lo stesso discorso per qualche convenzione con una Nazione alleata?
    Non dimentichiamoci e non facciamo finta di non vedere che gli Usa non sono un semplice alleato, ma il fulcro dell’Occidente.
    Al contrario di lei, auspico che chi ha il potere di decidere le sorti delle basi americane le faccia rimanere per la sicurezza dell’Italia. Non vorrei che l’Italia si trovasse nella condizione di dipendere dalla difesa dell’Unione Europea che, come l’ha definita in modo sintetico ma efficace il presidente Cossiga, è «un gigante economico, un nano politico e un verme militare».

    Giampaolo Guidolin,

    Caro Guidolin,
    mi spiace, ho dovuto tagliare una parte della sua lettera, troppo lunga,maspero di averne conservato i punti essenziali.
    Lei sostiene che la sovranita nazionale, in altri momenti, non ci ha impedito di accettare le basi americane e soprattutto la leadership degli Stati Uniti. E¡¯ certamente naturale che ogni Paese, in tempo di guerra, rinunci in parte alla sua sovranita. Durante il primo conflitto mondiale gli inglesi e gli italiani accettarono di combattere in Europa sotto il comando di un generale francese.
    Durante la Seconda guerra mondiale la Gran Bretagna e i Paesi del Commonwealth riconobbero l¡¯utilita di un comandante americano.Ealtrettanto accadde, nell¡¯ambito della Nato, durante gli anni della guerra fredda.
    Ma alla base di queste decisioni vi sono naturalmente l¡¯esistenza di un nemico comune e la necessita di una forte solidarieta. Oggi la situazione e radicalmente diversa. Il nemico comune e il terrorismo islamico d¡¯ispirazione religiosa, ma il miglior modo per sconfiggerlo non e combattere guerre immotivate come quella irachena, smantellare strutture statali senza avere idee chiare sul sistema politico che dovrebbe prenderne il posto, creare condizioni d¡¯insicurezza che provocano il risentimento della popolazione civile. In Iraq e per certi aspetti anche in Afghanistan, l¡¯America ha creato il terreno su cui il fanatismo religioso puo raccogliere sotto le proprie bandiere anche coloro che si battono, piu semplicemente, contro l¡¯occupazione straniera del loro Paese.
    Se l¡¯America persegue una politica estera discutibile e non conforme ai nostri interessi, perche l¡¯Italia dovrebbe ospitare basi che sono strumenti di quella politica?
    Evero che il numero dei Paesi nucleari sta progressivamente aumentando. Ma vi sono due considerazioni di cui e necessario tener conto. In primo luogo la bomba, soprattutto per una potenza di media grandezza, e un¡¯arma deterrente, destinata a garantirle una certa invulnerabilita di fronte a una potenza maggiore.
    Se la Corea del Nord se ne servisse, sarebbe oggetto, pressoche immediatamente, di una micidiale rappresaglia. In secondo luogo, il Trattato di non proliferazione, firmato il 1¢ª luglio 1968, contemplava per i Paesi nucleari una sorta di reciprocita: l¡¯obbligo di adoperarsi per il progressivo disarmonucleare.
    Tutti e in particolare gli Stati Uniti, hanno continuato ad arricchire e a perfezionare il loro arsenale.
    Resta naturalmente il problema delle basi Nato, aperte sulla base di accordi con una organizzazione di cui l¡¯Italia e membro. Ma l¡¯organizzazione ha perso la sua originale ragione sociale e corre il rischio di essere usata, come nel caso dell¡¯Afghanistan, quando Washington non puo o non vuole portare a termine un lavoro lasciato a meta. Vi sono ottime ragioni per mantenere in vita l¡¯Alleanza Atlantica.
    Ma ve ne sono altrettante per rivedere interamente gli accordi militari della Nato.
    Per concludere, anch¡¯io, caro Guidolin, so che non e possibile, per il momento, fare affidamento sulla forza militare dell¡¯Europa. Ma il problema in questo caso e un altro: se sia opportuno affidarsi alla politica estera degli Stati Uniti.

    S. Romano

  3. #3
    repubblicano nella sinistra
    Data Registrazione
    04 Mar 2005
    Località
    bologna
    Messaggi
    2,255
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Alberich Visualizza Messaggio
    Da corriere.it

    Base di Vicenza: qualche riflessione in più

    Ho letto con stupore la risposta in merito alla base Usa a Vicenza. Secondo la sua tesi sarebbe opportuno che gli americani lasciassero completamente l’Italia, in nome della sovranità dello Stato. Non sono d’accordo innanzitutto perché questo principio sarebbe dovuto valere anche durante la guerra fredda. Ma quello che più mi stupisce è che lei consideri l’Italia talmente sicura da permettersi di rinunciare alle basi Usa e quindi all’ombrello protettivo degli americani.
    Credo anzi che l’Italia abbia ancora bisogno degli americani e delle loro basi, visto che il mondo è ancora diviso in blocchi.
    Un dato su tutti: gli Stati con l’atomica sono passati da 5 a 9. Esiste poi il fattore Nato, alleanza per l’autodifesa dei Paesi occidentali. Ebbene, in base al principio della sovranità dello Stato, chiudiamo anche queste basi?
    O forse, visto che sono di una organizzazione sopranazionale, devono restare? Ma se queste basi possono restare aperte in base a trattati internazionali che di fatto riducono la sovranità dello Stato, non si può fare lo stesso discorso per qualche convenzione con una Nazione alleata?
    Non dimentichiamoci e non facciamo finta di non vedere che gli Usa non sono un semplice alleato, ma il fulcro dell’Occidente.
    Al contrario di lei, auspico che chi ha il potere di decidere le sorti delle basi americane le faccia rimanere per la sicurezza dell’Italia. Non vorrei che l’Italia si trovasse nella condizione di dipendere dalla difesa dell’Unione Europea che, come l’ha definita in modo sintetico ma efficace il presidente Cossiga, è «un gigante economico, un nano politico e un verme militare».

    Giampaolo Guidolin,

    Caro Guidolin,
    mi spiace, ho dovuto tagliare una parte della sua lettera, troppo lunga,maspero di averne conservato i punti essenziali.
    Lei sostiene che la sovranita nazionale, in altri momenti, non ci ha impedito di accettare le basi americane e soprattutto la leadership degli Stati Uniti. E¡¯ certamente naturale che ogni Paese, in tempo di guerra, rinunci in parte alla sua sovranita. Durante il primo conflitto mondiale gli inglesi e gli italiani accettarono di combattere in Europa sotto il comando di un generale francese.
    Durante la Seconda guerra mondiale la Gran Bretagna e i Paesi del Commonwealth riconobbero l¡¯utilita di un comandante americano.Ealtrettanto accadde, nell¡¯ambito della Nato, durante gli anni della guerra fredda.
    Ma alla base di queste decisioni vi sono naturalmente l¡¯esistenza di un nemico comune e la necessita di una forte solidarieta. Oggi la situazione e radicalmente diversa. Il nemico comune e il terrorismo islamico d¡¯ispirazione religiosa, ma il miglior modo per sconfiggerlo non e combattere guerre immotivate come quella irachena, smantellare strutture statali senza avere idee chiare sul sistema politico che dovrebbe prenderne il posto, creare condizioni d¡¯insicurezza che provocano il risentimento della popolazione civile. In Iraq e per certi aspetti anche in Afghanistan, l¡¯America ha creato il terreno su cui il fanatismo religioso puo raccogliere sotto le proprie bandiere anche coloro che si battono, piu semplicemente, contro l¡¯occupazione straniera del loro Paese.
    Se l¡¯America persegue una politica estera discutibile e non conforme ai nostri interessi, perche l¡¯Italia dovrebbe ospitare basi che sono strumenti di quella politica?
    Evero che il numero dei Paesi nucleari sta progressivamente aumentando. Ma vi sono due considerazioni di cui e necessario tener conto. In primo luogo la bomba, soprattutto per una potenza di media grandezza, e un¡¯arma deterrente, destinata a garantirle una certa invulnerabilita di fronte a una potenza maggiore.
    Se la Corea del Nord se ne servisse, sarebbe oggetto, pressoche immediatamente, di una micidiale rappresaglia. In secondo luogo, il Trattato di non proliferazione, firmato il 1¢ª luglio 1968, contemplava per i Paesi nucleari una sorta di reciprocita: l¡¯obbligo di adoperarsi per il progressivo disarmonucleare.
    Tutti e in particolare gli Stati Uniti, hanno continuato ad arricchire e a perfezionare il loro arsenale.
    Resta naturalmente il problema delle basi Nato, aperte sulla base di accordi con una organizzazione di cui l¡¯Italia e membro. Ma l¡¯organizzazione ha perso la sua originale ragione sociale e corre il rischio di essere usata, come nel caso dell¡¯Afghanistan, quando Washington non puo o non vuole portare a termine un lavoro lasciato a meta. Vi sono ottime ragioni per mantenere in vita l¡¯Alleanza Atlantica.
    Ma ve ne sono altrettante per rivedere interamente gli accordi militari della Nato.
    Per concludere, anch¡¯io, caro Guidolin, so che non e possibile, per il momento, fare affidamento sulla forza militare dell¡¯Europa. Ma il problema in questo caso e un altro: se sia opportuno affidarsi alla politica estera degli Stati Uniti.

    S. Romano
    Ecco cosa significa non avere scheletri nell' armadio: il liberale Sergio Romano può dire cose con una lucidità esemplare e un rigore anche eccessivo.
    Certo ex comunisti ed ex dossettiani qualche scheletrino nell' armadio per quando c' era ancora Breznev ce l' hanno e non se lo possono permettere, ce lo potremmo permettere noi repubblicani , e faremmo bene ad essere molto più moderati di romano, ma siamo ancora tutti attaccati alle gonne di "mamma Atlantismo tutto di un pezzo"

  4. #4
    Amico del forum
    Data Registrazione
    06 Nov 2010
    Messaggi
    32,637
     Likes dati
    0
     Like avuti
    3
    Mentioned
    3 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Caro lucrezio, come al solito "you've got the point"

  5. #5
    laico progressista
    Data Registrazione
    07 Jun 2009
    Messaggi
    5,279
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Mi unisco in un solo abbraccio a Sergio Romano, a Lucrezio e ad Alberich.
    E, ovviamente, a Catilina e al suo Strozzi, che da tempo vanno dicendo queste cose.
    Diciamo che il coraggio di Sergio Romano "sdogana" anche qualche nostra possibile reticenza sul problema.

  6. #6
    1° Agosto 1537
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Montemurlo
    Messaggi
    2,316
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Paolo Arsena Visualizza Messaggio
    Strozzi sdoganato.
    Quoto allargando il mio ragionamento iniziale.
    E' ormai evidente la necessità dei padroni d' Oltreoceano di allargare la propria presenza militare in una fase storica in cui la loro politica aggressiva ha scatenato le reazioni dei popoli che vogliono mantenere sovranità e indipendenza.
    Purtroppo però Artullo Parisi ha già preso la sua decisione, perchè è un collaborazionista che ha dichiarato immediatamente che l' ampliamento dell' occupazione militare statunitense risponde allo "spirito di amicizia esistente tra Italia e Stati Uniti ed è in continuità con la natura della precedente presenza militare americana"!
    In fondo siamo un Paese a sovranità limitata, controllati a distanza dai potentati atlantici.
    Questa è la sorte che ci è toccata dopo la catastrofica sconfitta militare del 1945, peccato imperdonabile della follia fascista, consistente nel presumere che si potessero sfidare Impero Britannico, Impero Sovietico ed Impero Statunitense sul piano della prova di forza bellica.
    Data la natura collaborazionista dei nostri attuali politicanti, non si può nemmeno sperare in giorni migliori.
    E pensare che c'è ancora chi si ostina a dire che gli invasori sono nostri alleati.

  7. #7
    Forumista assiduo
    Data Registrazione
    23 Oct 2009
    Messaggi
    9,385
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito bene strozzi

    io sono con te pronto ad indossare la mazziniana camicia nera per battermi contro inghilterra, usa, russia e quant'altro - ci ho pure un pugnale degli arditi che mio nonno prese a qualche repubblichino in combattimento nel cassetto! -. L'idea mi piace molto. Temo solo che il Parisi, meno pugnace, si sia già messo in ginocchio!

  8. #8
    1° Agosto 1537
    Data Registrazione
    30 Mar 2009
    Località
    Montemurlo
    Messaggi
    2,316
     Likes dati
    0
     Like avuti
    11
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da calvin Visualizza Messaggio
    indossare la mazziniana camicia nera!
    Aaah, che stufata, sempre co' 'sta storia delle camicie nere, ma pensa all' oggi, prendi atto della realtà coloniale, contribuisci politicamente al risveglio dell' Italia e della sua dignità nazionale, ma se no che repubblicano sei?

  9. #9
    ALTRA FACCIA DELLA MONETA
    Data Registrazione
    27 Sep 2004
    Località
    EM.-ROM.
    Messaggi
    3,674
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Tralascio per un momento le questioni generali.
    Quella di Vicenza è decisamente una situazione particolare, dove la presenza della base statunitense è particolarmente ingombrante e particolarmente fastidiosa per la comunità locale. La sua consistenza è tale da avere un vistoso impatto (prevalentemente negativo, nel senso che gli oneri e le eccezioni all'applicazione delle norme prevalgono sulle ricadute economiche, che sono invece medeste in generale per l'Ente Locale e pressochè nulle per il Cittadino, dal momento che la base è una vera e propria città indipendente quanto ai consumi commerciali, ma parassita quanto ai servizi e al "consumo" del territorio).
    Fa veramente pensare che il Comune di Vicenza si sbilanci allegramente in una scelta così impegnativa, la cui impopolarità sarebbe facilissimo per l'opposizione cavalcare senza bisogno di cadere in un banale antiamericanismo.

  10. #10
    Obama for president
    Data Registrazione
    10 Apr 2003
    Località
    Venezia
    Messaggi
    29,093
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ma sto strozzi come fa a essere repubblicano? a me i repubblicani mi sono sembrati filo occidentali spadolini si oppose al modo di agire di craxi a sigonella per esempio

 

 
Pagina 1 di 14 1211 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 30
    Ultimo Messaggio: 26-04-10, 17:50
  2. Le fischiate a Mirafiori
    Di Filippo Strozzi nel forum Repubblicani
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 11-10-07, 15:32
  3. L' ultima battaglia dello Strozzi
    Di Filippo Strozzi nel forum Repubblicani
    Risposte: 20
    Ultimo Messaggio: 08-10-07, 13:38
  4. Trigesimo di Catilina e giuramento dello Strozzi
    Di Filippo Strozzi nel forum Repubblicani
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 12-10-06, 21:06
  5. Non fischiate i comunisti? E io vi levo la mummia!
    Di Serendipity nel forum Fondoscala
    Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 04-10-06, 10:07

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito