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  1. #11
    SatanFascista
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    Tattica subdola "Ragioniamo!" , la famiglia come istituzione familiare si presenta in diverse forme nel mondo ma tutte sostanzialmente riconducibili al modello naturale che serve alla riproduzione della specie cioè UOMO+DONNA , ecco perchè mai nella storia si è tentato di sovvertire tale modello , neanche ai tempi di Roma e Grecia , agli omosessuali veniva consentito di adottare e creare "famiglie" , come i gay pretendono oggi , sobillati dalla propaganda dei mass-media e di certi intellettualoidi...

  2. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da Io Robert Visualizza Messaggio
    Posto un ottimo articolo di Caterina Soffici pubblicato oggi sul Giornale , con cui mi trovo assolutamente d'accordo.

    Fermo restando che la collettività non deve sborsare un solo per "diritti" ai gay , per pagare loro trasformazioni di sesso (come pretende con una legge Luxuria) e che non si azzardino a parlare di adozioni , la crisi della famiglia è da attribuire al sistema nella sua complessità , che ha dato vita ad un'atmosfera anti-famiglia e anti-figli , ci vuole non una manifestazione ma politiche CONCRETE a sostegno della famiglia e della natalità o nel giro di 50 anni questo paese vedrà la propria popolazione sostituita da quella immigrata.


    articolo:
    Tutto il peso sulle spalle di noi mamme


    Ieri non sono andata a piazza San Giovanni, ma al mare. Con la mia famiglia e i miei figli. Ho seguito l’invito balneare fatto dalla signora Natalia Aspesi su Repubblica, ma non perché sia d’accordo con le sue obiezioni al Family day. Ho fatto le buche sulla spiaggia e mangiato il gelato invece di sventolare i palloncini, ma non sono un prodotto del disimpegno degli anni Ottanta, e neanche del qualunquismo e del riflusso di queste nuove generazioni individualiste ed edoniste, eccetera, eccetera...

    Semplicemente credo sia inutile scendere in piazza una tantum per affermare un valore che invece necessita di difesa quotidiana. Come non credo che i Dico siano una minaccia, ma solo l’ultima frontiera di una battaglia persa da almeno trent’anni. E, se posso dirla francamente, mi dà abbastanza fastidio che adesso tutte le forze politiche, da destra e da sinistra, si mobilitino in difesa della famiglia, le stesse forze politiche che non hanno fatto assolutamente niente per difenderla finora.

    Adesso tutti si sono accorti che un Paese senza famiglie è un Paese che rischia grosso. In termini etici e sociali. E si fanno grandi discorsi, volando molto alto, parlando di principi, di Valori Assoluti e di tante belle cose. Giustissimo, ma la famiglia è una cosa molto terrena e si difende sul terreno domestico.

    Adesso tutti piangono sul latte versato, ma troppi hanno dimenticato che per capire cosa è successo alla famiglia italiana bisogna fare un passo indietro fino agli Anni Settanta, quando una generazione di donne demonizzava la famiglia come istituzione, e viveva il matrimonio e i figli come il maggiore ostacolo alla propria emancipazione e libertà.

    La famiglia non ha bisogno di difese di parte o di partito, ma di interventi a difesa delle donne, soprattutto quelle che lavorano. Perché, giratela come vi pare e non si arrabbino troppo gli uomini, da sempre, ma oggi più che mai, sono le donne a tenere insieme la famiglia italiana, che non sarà più sacra o patriarcale, che ha cambiato i suoi punti di riferimento, ma non ha cambiato il suo fulcro.

    Adesso tutti parlano di sgravi fiscali, di sostegno ai nuclei numerosi, di incentivi, di asili nido. Pochi però parlano di politiche a favore delle donne lavoratrici, di part-time, di flessibilità sul lavoro, di organizzazioni più umane, di maggiore tempo libero per chi si deve occupare dei bambini o degli anziani. La donna che procrea, quando lavora, lo fa a suo rischio e pericolo.

    Sa che dopo sarà tutto più complicato e che non potrà contare su nessuno. Che le famiglie di origine spesso vivono in altre città, che il marito non cambierà il suo stile di vita e i suoi orari, che sul lavoro sarà considerata un problema e non un’opportunità e che la famiglia sarà sempre e comunque sulle sue spalle.

    Nonostante questo le donne giovani, quelle qualunquiste post Anni Settanta, i figli sono tornate a farli. Ne fanno pochi e spesso male, rincorrendo l’orologio biologico con le provette e affidando poi la prole a tate superefficienti e superpagate perché è bello avere un figlio, ma un po’ meno non dormire di notte.

    E qui veniamo all’altro aspetto della questione: le famiglie sono minacciate, prima che da tanti altri fattori esterni, da un modello di vita e di donna che non è più quello della «mamma». E senza la mamma, la famiglia non esiste. In televisione si vedono solo donne rifatte, madri dalla pancia piattissima. Le donne di successo hanno dovuto adeguarsi ai modelli maschili e hanno perso la propria identità.

    Le altre, senza accorgersene, hanno seguito la stessa strada. Nei sogni della donna emancipata c’è il personal trainer, il Suv, l’estetista e il vestito firmato, ma di fronte alla preparazione di un piatto di carbonara le sue certezze vacillano. Se manca la donna-mamma è inutile parlare di famiglia. Alcune se ne sono accorte, ma ancora troppo poche.

    Per non parlare poi dei trentenni di oggi, bambocci irresponsabili, che rifuggono dalle responsabilità e svicolano di fronte all’idea di fare famiglie nascondendosi dietro parole come precarietà, instabilità, incertezza del futuro.

    Non c’è bisogno di scomodare studi sociologici o esperti, basta leggere la posta del cuore dei settimanali femminili per capire con che tipo di fidanzati le ragazze si devono confrontare. Se il futuro per i giovani non è più quello di una volta, la colpa è anche loro.

    E chi pensa che un Dico o un gay siano la causa di questa débâcle, credo davvero che abbia sbagliato bersaglio.


    RE il sistema si è fatto da solo o qualcuno ha demolito volutamente ogni
    valore a partire fdal 68 ?

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Io Robert Visualizza Messaggio
    Tattica subdola "Ragioniamo!" , la famiglia come istituzione familiare si presenta in diverse forme nel mondo ma tutte sostanzialmente riconducibili al modello naturale che serve alla riproduzione della specie cioè UOMO+DONNA , ecco perchè mai nella storia si è tentato di sovvertire tale modello , neanche ai tempi di Roma e Grecia , agli omosessuali veniva consentito di adottare e creare "famiglie" , come i gay pretendono oggi , sobillati dalla propaganda dei mass-media e di certi intellettualoidi...
    Il fatto è che abbiamo sostituito alla famiglia fondata sulla procreazione la famiglia fondata sull'amore.

    È tutto perfettamente logico, se la base della famiglia è la procreazione, allora anche i matrimoni combinati vanno bene. Se la base è l'amore non si capisce perchè negare i diritti a due che si amano.

    Tu parli di "sovvertire il modello" ma secondo me è perchè sei molto giovane, la famiglia attuale ti sembra, appunto, l'unica vera Famiglia. Sento tante persone, anche la Soffici che citi, lamentarsi che i giovani non vogliono uscire di casa. Ma anche questa storia di uscire di casa per farsi una famiglia è un sovvertimento! Leggi i Malavoglia per esempio... per le famiglie del meridione non era una cosa negativa, anzi... consideravano terribile aver perso (succede nel libro) la casa di famiglia, e non poter più abitare dove abitavano i loro nonni da generazioni!

  4. #14
    SatanFascista
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    Citazione Originariamente Scritto da gfieramosca Visualizza Messaggio
    RE il sistema si è fatto da solo o qualcuno ha demolito volutamente ogni
    valore a partire fdal 68 ?
    Non è facile a dirlo , io do un 80% di responsabilità al sistema in quanto tale e un 20% alla politica/ideologia , dico questo perchè la crisi della natalità non si verifica solo in occidente ma anche in Giappone e Corea del Sud fra fli altri , dove il '68 , il femminismo e tutto il corollario ideologico non si sono presentati se non in una forma estremamente più flebile della nostra.


    Citazione Originariamente Scritto da Ragioniamo! Visualizza Messaggio
    Il fatto è che abbiamo sostituito alla famiglia fondata sulla procreazione la famiglia fondata sull'amore.

    È tutto perfettamente logico, se la base della famiglia è la procreazione, allora anche i matrimoni combinati vanno bene. Se la base è l'amore non si capisce perchè negare i diritti a due che si amano.

    Tu parli di "sovvertire il modello" ma secondo me è perchè sei molto giovane, la famiglia attuale ti sembra, appunto, l'unica vera Famiglia. Sento tante persone, anche la Soffici che citi, lamentarsi che i giovani non vogliono uscire di casa. Ma anche questa storia di uscire di casa per farsi una famiglia è un sovvertimento! Leggi i Malavoglia per esempio... per le famiglie del meridione non era una cosa negativa, anzi... consideravano terribile aver perso (succede nel libro) la casa di famiglia, e non poter più abitare dove abitavano i loro nonni da generazioni!
    Come ho scritto sopra , io accetto tranquillamente l'esistenza di diversi tipi di famiglie , istituzioni sociali e culturali che contribuiscono a mantenere l'ordine nella società , la riproduzione di quella società stessa e la tutela dell'infanzia.

    Le coppie omosessuali non hanno niente di tutto ciò , sono promiscue (specie quelle maschili) non possono riprodursi , hanno un alto tasso di separazioni e soprattutto non offrono ai figli quella necessaria diversità di ruoli , maschile e femminile , in cui il bambino si specchia e attraverso cui cresce normalmente.

 

 
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