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    Predefinito Martedì delle Rogazioni - Martedì della V Settimana dopo Pasqua

    Da dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 208-211

    MARTEDÌ DELLE ROGAZIONI

    Preghiera per i peccatori.


    Oggi continuano ancora le suppliche della Chiesa, e le schiere del Signore percorrono, per la seconda volta, le vie della città ed i sentieri delle campagne. Uniamoci ad essi, e facciamo sentire anche noi quel grido che penetra fino al cielo: Kyrie, eléison! Signore, abbiate pietà! Riflettiamo al numero immenso dei peccati che si commettono ogni giorno e ogni notte, ed imploriamo misericordia. All'epoca del diluvio, "ogni mortale aveva depravato la sua via" (Gen 6,12); ma gli uomini non si preoccupavano di domandare grazia al cielo. Dice il Signore: "Venne il diluvio e spense tutti" (Lc 17,27). Se avessero pregato, se avessero fatto ammenda onorevole alla divina giustizia, la mano di Dio si sarebbe arrestata; non avrebbe rovesciato sulla terra "le cataratte del grande abisso" (Gen 8,2). Un giorno dovrà pur venire, nel quale non più le acque, ma un fuoco acceso dalla collera celeste, divamperà su questa terra che noi calpestiamo; un fuoco che brucerà fino alle radici delle montagne (Dt 32,22), e come accadde al tempo di Noè, divorerà i peccatori sorpresi nella loro effimera sicurezza.

    Ma in anticipo, la santa Chiesa, oppressa dai suoi nemici, decimata dal martirio dei suoi figli, ridotta agli estremi dalle defezioni degli altri, sprovvista di qualunque appoggio terrestre, sentirà che quel giorno è vicino; poiché rara sarà la preghiera, come la fede. Vegliamo, dunque, e preghiamo, affinché questi giorni della consumazione vengano ritardati; affinché la vita cristiana, così dissanguata, riprenda un po' di vigore; e che il mondo, invecchiato, non si abbatta durante i tempi nostri. I cristiani sono ancora presenti dappertutto, ma il loro numero è visibilmente diminuito. L'eresia occupa vaste regioni, dove prima fioriva il cattolicesimo; nei paesi da essi risparmiati, l'incredulità e l'indifferenza hanno condotto la maggior parte degli uomini a non essere più cristiani che di nome, ed a trasgredire senza rimorsi anche i doveri religiosi più essenziali; in un gran numero di quelli che compiono i loro obblighi di cattolici, le verità sono diminuite (Sal 11,2), la forza della fede ha lasciato il posto alla mollezza delle convinzioni; conciliazioni impossibili sono tentate e seguite; i sentimenti e le azioni dei santi, che lo Spirito di Dio animava, gli atti e gli insegnamenti della Chiesa, sono tacciati di esagerazione e d'incompatibilità con un sedicente progresso; la ricerca degli agi è divenuto uno studio assiduo; la conquista dei beni terrestri, una nobile passione; l'indipendenza un idolo, al quale tutto si sacrifica; la sottomissione, una vergogna che bisogna fuggire o dissimulare; e, finalmente, il sensualismo, quale impura atmosfera, impregna da ogni parte una società che si direbbe abbia deciso di abolire anche il ricordo della Croce.

    Sorgono da qui tanti pericoli per questa umanità che sogna condizioni diverse da quelle che Dio ha voluto imporle. Se il Vangelo è divino, come gli uomini potrebbero fare il contrario, senza provocare il cielo a lanciare sopra di essi quei flagelli che schiacciano, quando non salvano? Siamo giusti, e sappiamo riconoscere le nostre miserie di fronte alla santità suprema: i peccati della terra si moltiplicano, per numero e per intensità, in una maniera impressionante; e pertanto, nel quadro che abbiamo tracciato, non parliamo né dell'empietà forsennata, né degli insegnamenti perversi, il cui veleno circola un po' dappertutto, né dei patti con Satana che minaccia di far discendere il nostro secolo al livello di quelli pagani; né della cospirazione tenebrosa organizzata contro ogni ordine, ogni giustizia, ogni verità. Ancora una volta, uniamoci alla santa Chiesa, ed esclamiamo con lei in questi giorni: "Dalla tua collera, liberaci, o Signore!".

    Preghiera per i beni della terra.

    Un altro dei fini che si propongono le Rogazioni è quello di attirare la benedizione di Dio sui raccolti ed i frutti della terra; è la domanda del pane quotidiano che si tratta di presentare solennemente alla Maestà divina. "Gli occhi di tutti da te attendono e tu dai loro a suo tempo il loro cibo, allarghi la mano e colmi di favori ogni vivente" (Sal 144,15-16). Ferma su queste parole, la santa Chiesa supplica il Signore di dare anche quest'anno agli abitanti della terra il nutrimento di cui hanno bisogno. Confessa che ne sono indegni per le loro offese: riconosciamo con lei i diritti della divina giustizia sopra di noi, e scongiuriamola di lasciarsi vincere dalla misericordia. I flagelli che potrebbero arrestare improvvisamente le speranze orgogliose dell'uomo, sono nelle mani di Dio; nessuno sforzo sarebbe per lui di annientare tante belle ricerche: un turbamento dell'atmosfera sarebbe sufficiente per ridurre i popoli agli estremi. Ha un bel fare la scienza economica! bene o male deve fare i conti con Dio! Essa parla di lui raramente, ed egli sembra consentire a vedersi dimenticato; ma "non dorme affatto il custode d'Israele" (Sal 120,4). Che egli trattenga la sua mano benefica, ed i nostri lavori agricoli di cui siamo così fieri, le nostre coltivazioni, per mezzo delle quali ci vantiamo di aver reso ormai impossibile la carestia, saranno immediatamente colpite di sterilità. Una malattia, la cui origine resterà sconosciuta, si potrebbe improvvisamente abbattere sui prodotti della terra - quante volte l'abbiamo costatato - e sarebbe sufficiente per affamare i popoli, sufficiente per attirare le più terribili perturbazioni in un ordine sociale che ha voluto liberarsi dalla legge cristiana, e non ha più altra ragione di sussistere che la compassione divina.

    Tuttavia, se il Signore si degnerà anche quest'anno di concedere fecondità e protezione ai raccolti che le nostre mani hanno seminato, dovremo dire, per amore della verità, che egli avrà dato il nutrimento a coloro che lo dimenticano, a coloro che lo bestemmiano, come a quelli che pensano a lui e gli rendono onore. I ciechi ed i perversi, abusando di questa longanimità, ne approfitteranno per proclamare sempre più forte l'inviolabilità delle leggi della natura; Dio tacerà ancora, e li nutrirà. Perché trattiene la sua indignazione? perché la sua Chiesa ha pregato, perché sulla terra ha riconosciuto i dieci giusti (Gen 18,32), ossia quel ristretto numero di cui si contenta nella sua adorabile bontà. Egli lascerà, dunque, parlare e scrivere i sapienti economisti che gli sarebbe così facile confondere; e, grazie a questa pazienza, avverrà che molti di essi si stancheranno di seguitare a correre così le vie dell'assurdo: una circostanza inattesa schiuderà i loro occhi, un giorno essi crederanno e pregheranno insieme a noi. Altri sprofonderanno sempre più in basso nelle loro tenebre; sfideranno la giustizia divina sino alla fine, e meriteranno che su di essi si compia il terribile oracolo: "Dio ha fatto ogni cosa per se stesso, anche l'empio per il giorno infausto" (Pr 16,4).

    Per noi che ci gloriarne della semplicità della nostra fede, che attendiamo tutto da Dio e niente da noi stessi, che ci riconosciamo peccatori e indegni dei suoi doni, imploreremo, durante questi tre giorni, il pane della sua misericordia, e diremo insieme alla santa Chiesa: "Che ti degni dare e conservare i frutti della terra, ti preghiamo, ascoltaci, o Signore!". Che egli si degni ancora questa volta esaudire il grido del nostro affanno! e, tra un anno, torneremo ad indirizzargli la medesima domanda. Marciando, sotto il vessillo della croce, noi verremo di nuovo a percorrere le medesime strade, facendo risuonare nell'aria le medesime Litanie; e la nostra fiducia si fortificherà sempre più al pensiero che la santa Chiesa, in tutto il mondo cristiano, conduce i suoi figli in questo supplichevole cammino. Da quindici secoli il Signore riceve i voti dei suoi fedeli, in quest'epoca dell'anno; non vorremo essere noi, adesso, ad attenuare l'omaggio che gli è dovuto: faremo ogni sforzo per supplire, con l'ardore delle nostre preghiere, all'indifferenza ed alla mollezza che troppo spesso vi si uniscono, facendo così sparire dai nostri usi molti di quei segni di cattolicità che furono così cari ai nostri padri.

  2. #2

  3. #3
    vetera sed semper nova
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    Predefinito

    Ricordo che da ragazzo "preconciliare" si andava quasi processionalmente nelle campagne o lungo i fiumi... dove il parroco o prevosto, in talare e cotta, dopo aver pregato in latino... benediceva tutta la campagna... affinchè il Signore dell'Universo fosse benigno e concedesse il nutrimento di cui hanno bisogno gli uomini, allontanasse le tempeste e le bufere.... etc. etc.
    Oggi?!

  4. #4
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    Predefinito

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    Aug.

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    Predefinito Dai Discorsi di san Leone Magno.

    Sermo 77, in PL 54, 414.

    L’incarnazione del Verbo viene indicata agli apostoli come promozione dell'uomo: essi erano rimasti turbati per l'annuncio della partenza del Signore, e Cristo li richiama alle gioie eterne, additando l'accrescimento della sua stessa gloria.

    Se mi amaste, dice Gesù, vi rallegrereste che io vado dal Padre. Come se il Signore dichiarasse: "Se riusciste a vedere con conoscenza piena quale gloria a voi deriva dal fatto che io, generato dal Padre, sia nato anche da una madre umana; Signore dell'eternità abbia voluto essere uno dei mortali; invisibile come sono mi sia mostrato visibile e abbia accolto la natura di servo pur essendo Dio, ‑ vi rallegrereste che io vado dal Padre.

    Questa ascensione per voi è vantaggiosa, perché la vostra umiltà è innalzata in me sopra tutti i cieli, per essere collocata alla destra del Padre. Io, che insieme con il Padre, sono ciò che è il Padre, rimango inseparabile da colui che mi ha generato; perciò non mi allontano da lui venendo a voi, come non lascio voi ritornando a lui.

    Godete dunque che io vado dal Padre, perché il Padre e più grande di me. Vi ho uniti a me, divenendo Figlio dell'uomo, perché possiate essere figli di Dio. Ecco perché, pur essendo uno solo in ambedue le nature, sono minore del Padre, in quanto simile a voi; in quanto invece non sono diviso dal Padre, sono anche maggiore di me.

    Perciò quella natura che è inferiore al Padre, salga al Padre, affinché così la carne sia la dove sempre è il Verbo; e l'unica fede della Chiesa cattolica creda uguale secondo la divinità colui che pur riconosce minore secondo l'umanità.

  6. #6
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    Lightbulb Re: Dai Discorsi di san Leone Magno.

    28 MAGGIO 2019: ventottesimo giorno del Mese Mariano di Maggio, Martedì delle Rogazioni - Martedì della V Settimana dopo Pasqua; San Germano di Parigi vescovo e SANT’AGOSTINO DI CANTERBURY…



    «Sant’Agostino, vescovo e apostolo dell’Inghilterra, 28 maggio.»
    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm


    «MARTEDÌ DELLE ROGAZIONI.»
    "Guéranger, L'anno liturgico - Martedì delle Rogazioni."
    Guéranger, L'anno liturgico - Martedì delle Rogazioni
    http://www.unavoce-ve.it/pg-rogazioni-mar.htm





    Maggio mese di Maria: 28° giorno ? Stellamatutina.eu ? Sito di cultura cattolica in piena e totale obbedienza al Magistero Petrino.
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-28-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 28° giorno. LA PUREZZA.
    FONTE: Maggio mese di Maria, P. Stefano M. Manelli, © 2010 Casa Mariana Editrice, 2010."





    “28 maggio - S. Germano di Parigi, vescovo.”
    https://forum.termometropolitico.it/...i-vescovo.html

    “28 maggio (27 maggio) - S. Agostino di Canterbury, vescovo e apostolo degli inglesi.”
    https://forum.termometropolitico.it/...i-inglesi.html





    http://www.sodalitium.biz/santagostino-di-canterbury/
    «28 maggio, Sant’Agostino di Canterbury, Vescovo e Confessore (Roma, 13 novembre 534 – Canterbury, 26 maggio 604).
    “A Canterbury, in Inghiltérra, sant’Agostino Vescovo e Confessore, il quale, mandato là insieme con altri dal beato Gregório Papa, predicò agli Inglesi il santo Vangelo di Cristo, ed ivi, glorioso per virtù e per miracoli, si riposò nel Signore”.

    O Signore, che con la predicazione e i miracoli del tuo beato confessore e vescovo Agostino, ti sei degnato illuminare della luce della vera fede la Nazione inglese, concedi, te ne preghiamo per la sua intercessione, che i cuori degli erranti ritornino all’unità della vera fede, e noi restiamo fedeli alla tua santa volontà.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...-1-300x210.jpg






    SANTE MESSE "NON UNA CUM" CELEBRATE DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. ("ISTITUTO MATER BONI CONSILII") E DA DON FLORIANO IN TUTTA ITALIA:


    "Sante Messe - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/

    "Torino - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/torino/

    "Modena - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/modena/

    "Rimini - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/rimini/

    "Pescara - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/pescara/

    "Potenza - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/potenza/

    "Roma - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/roma/

    "S. Messa in provincia di Verona - Sodalitium"
    http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/

    “Sodalitium - IMBC.”
    https://www.youtube.com/user/sodalitium

    “Omelie dell'I.M.B.C. a Ferrara.”
    https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/

    http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
    “Oratorio Sant'Ambrogio, Milano - Offertur Oblatio Munda (Malachia 1, 11).”




    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    V domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=Xo3vvej3nT8
    V domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=gMHZKktvVXE
    IV domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=BnTn5tCbAgw
    IV domenica dopo Pasqua (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UnnMVHLXOr4
    III Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=FrXb3TtbouM
    II Domenica dopo Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71aZwW6lBYU
    II Domenica dopo Pasqua - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=BuGlDuSs0LQ
    Domenica in Albis (Santa Messa e Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=UG870mk5GHo
    Lunedì Pasqua - dell' Angelo (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=wPkpeDbQdo8
    Santa Pasqua (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=G-lviMz3pWY
    Santa Pasqua 2019 - (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=lwCe33a3TUo
    Sabato Santo (Veglia Pasquale)
    https://www.youtube.com/watch?v=jphVO0FHUMw
    Venerdì Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=6v8gLX5hNW0
    Giovedi Santo
    https://www.youtube.com/watch?v=80W3peGsC9I
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.».






    https://www.agerecontra.it/2019/05/s...di-canterbury/
    https://www.agerecontra.it/wp-conten...-1-300x210.jpg
    https://www.agerecontra.it/tag/sodalitium/





    https://www.agerecontra.it/2019/05/a...eri-criminali/
    “Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza.
    Comunicato n. 42/19 del 28 maggio 2019, Sant’Agostino di Canterbury.”
    Attacco alla Siria: false notizie, veri criminali - Centro Studi Giuseppe Federici

    Le Rogazioni e la Grande Rogazione - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/l...nde-rogazione/







    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...77&oe=5D8C29E7







    https://sardiniatridentina.blogspot.com/

    https://tradidiaccepi.blogspot.com/

    Tradidi quod et accepi: LE ROGAZIONI
    «LUNEDÌ, MARTEDÌ E MERCOLEDÌ DELLE ROGAZIONI.
    Lunedì: Stazione a Santa Maria Maggiore.
    Martedì: Stazione a San Giovanni in Laterano.
    Mercoledì: Stazione a San Pietro.
    Semidoppio - Feria maggiore non privilegiata.
    Paramenti violacei.

    Dopo le calamità pubbliche che si abbatterono nel V sec. sulla diocesi di Vienne, nel Delfinato, San Mamerto stabilì una processione solenne di penitenza nei tre giorni che precedevano la festa dell'Ascensione. Il concilio di Orleans (511) propagò questo uso per tutta la Francia. Nell'816, Leone III l'adottò per Roma e ben presto l'uso fu esteso a tutta la Chiesa. Le Litanie dei Santi, i Salmi e le Orazioni, che si cantano, sono preghiere di supplica, donde il nome di Rogazioni. Il loro scopo è di allontanare i flagelli della giustizia di Dio e di attirare le benedizioni della sua misericordia sui frutti della terra. In segno di penitenza si adoperano i paramenti violacei e non si accende il Cero Pasquale. Le Litanie dei Santi sono un'ammirabile preghiera: contengono brevi invocazioni e giaculatorie dialogate. Seguiamo l'esempio della Chiesa e mettiamolo in pratica.
    Tutta la Messa sta a dimostrare l'efficacia della preghiera del giusto, quando essa è umile, fiduciosa e perseverante. Con la preghiera Elia chiuse ed aprì il cielo (Epistola). Nostro Signore ci mostra con due parabole che Dio, che è buono, dà il suo Paraclito a chi glielo domanda (Vangelo, Alleluia). Nelle afflizioni mettiamo la nostra fiducia in Dio, ed Egli ci esaudirà come ha esaudito Gesù Cristo e lo ha esaltato (Introito, Offertorio).»

    "LE ROGAZIONI
    Le Rogazioni - dette anche Litanie - sono giorni di preghiera pubblica per ottenere la fecondità della campagna, la tranquillità delle case, e la santità delle persone, insomma la benedizione di Dio in tutte quante le cose. Ricorrono due volte l’anno: il 25 aprile con nome di Litanie Maggiori e nei tre giorni precedenti l’Ascensione del Signore col nome di Litanie Minori. Durante la processione si cantano le Litanie dei Santi in cui si manifesta la carità della Comunione dei Santi che unisce la Chiesa trionfante, la Chiesa militante e la Chiesa purgante.

    Le Litanie Maggiori sono originarie della Chiesa di Roma e sono più antiche: Papa Liberio (352-366) volle istituirle per soppiantare la festività pagana, fortemente radicata nel popolo, dei Robigalia e degli Ambarvalia. Il sapiente Pontefice volle mantenere la processione e il suo antico itinerario, ma al sacrificio idolatra, sostituì una solenne stazione in san Pietro «insegnando che non è il favore di Robigo, ma la vita devota, l’umile preghiera, e l’intercessione dei Santi, sovrattuto del Pastor ovium san Pietro, quelle che disarmano la giustizia di Dio irritata dai nostri peccati» (Schuster, Liber Sacramentorum, vol. IV, p. 113). Furono incrementate e diffuse da Papa san Gregorio Magno (590-604).

    Le Litanie Minori sono attribuite a san Mamerto († 475), vescovo di Vienne, che le istituì a seguito di disastrose calamità naturali che afflissero il Delfinato. Questo uso gallico fu introdotto a Roma da Papa san Leone III (795-816) e quindi diffuso in tutta la Cristianità.

    PROPRIUM MISSAE

    Simplex

    INTROITUS
    Ps 17:7.- Exaudívit de templo sancto suo vocem meam, allelúja: et clamor meus in conspectu ejus, introívit in aures ejus, allelúja, allelúja. ~~ Ps 17:2-3.- Díligam te, Dómine, virtus mea: Dóminus firmaméntum meum et refúgium meum et liberátor meus. ~~ Glória ~~ Exaudívit de templo sancto suo vocem meam, allelúja: et clamor meus in conspectu ejus, introívit in aures ejus, allelúja, allelúja.

    Ps 17:7.- Dal suo tempio santo esaudì la mia voce, alleluia: il mio grido giunse dinnanzi a lui ed entrò nei suoi orecchi, alleluia, alleluia. ~~ Ps 17:2-3.- Ti amo, o Signore, mia fortezza. Il Signore s’è fatto il mio sostegno, il mio rifugio, il mio liberatore. ~~ Gloria ~~ Dal suo tempio santo esaudì la mia voce, alleluia: il mio grido giunse dinnanzi a lui ed entrò nei suoi orecchi, alleluia, alleluia.

    ORATIO

    Orémus.

    Præsta, quaesumus, omnípotens Deus: ut, qui in afflictióne nostra de tua pietáte confídimus; contra advérsa ómnia, tua semper protectióne muniámur. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Preghiamo
    O Dio onnipotente, concedi a noi, che nella nostra afflizione confidiamo nella tua bontà di essere sempre difesi dalla tua protezione in ogni avversità. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    LECTIO

    Léctio Epístolæ beáti Jacóbi Apóstoli.

    Jac 5:16-20

    Caríssimi: Confitémini altérutrum peccáta vestra, et oráte pro ínvicem, ut salvémini: multum enim valet deprecátio justi assídua. Elías homo erat símilis nobis passíbilis: et oratióne orávit, ut non plúeret super terram, et non pluit annos tres et menses sex. Et rursum orávit: et coelum dedit plúviam et terra dedit fructum suum. Fratres mei, si quis ex vobis erráverit a veritáte et convérterit quis eum: scire debet, quóniam, qui convérti fécerit peccatórem ab erróre viæ suæ, salvábit ánimam ejus a morte, et opériet multitúdinem peccatórum.

    Carissimi, confessate gli uni agli altri i vostri peccati; e pregate gli uni per gli altri, per essere guariti: molto potere, infatti, ha la preghiera assidua del giusto. Elia era un uomo mortale come noi: pregò intensamente perché non piovesse sopra la terra, e non piovve per tre anni e sei mesi. Poi di nuovo pregò e il cielo diede la pioggia e la terra produsse i suoi frutti. Fratelli miei, se uno di voi si smarrisce lontano dalla verità, e un altro ve lo riconduce, sappiate che colui che riconduce un peccatore dalla via del suo errore, salverà quell'anima dalla morte e coprirà un gran numero di peccati.

    ALLELUIA

    Allelúja

    Ps 117:1.

    Confitémini Dómino, quóniam bonus: quóniam in saeculum misericórdia ejus

    Alleluia
    Celebrate il Signore perché è buono: eterna è la sua misericordia.

    EVANGELIUM

    Sequéntia ✠ sancti Evangélii secúndum Lucam.

    Luc 11.5-13

    In illo témpore: Dixit Jesus discípulis suis: Quis vestrum habébit amícum, et íbit ad illum média nocte, et dicet illi: Amíce, cómmoda mihi tres panes, quóniam amícus meus venit de via ad me, et non hábeo quod ponam ante illum: et ille deíntus respóndens, dicat: Noli mihi moléstus esse, jam óstium clausum est, et púeri mei mecum sunt in cubíli, non possum súrgere et dare tibi. Et si ille perseveráverit pulsans: dico vobis, etsi non dabit illi surgens, eo quod amícus ejus sit, propter improbitátem tamen ejus surget et dabit illi, quotquot habet necessários. Et ego dico vobis: Pétite, et dábitur vobis: quaerite, et inveniétis: pulsáte, et aperiétur vobis. Omnis enim, qui petit, áccipit: et qui quærit, invénit: et pulsánti aperietur, Quis autem ex vobis patrem pétii panem, numquid lápidem dabit illi? Aut piscem: numquid pro pisce serpéntem dabit illi? Aut si petíerit ovum: numquid pórriget illi scorpiónem? Si ergo vos, cum sitis mali, nostis bona data dare fíliis vestris: quanto magis Pater vester de coelo dabit spíritum bonum peténtibus se?

    In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno di voi ha un amico che viene a trovarlo verso la mezzanotte e gli dice: " Amico, prestami tre pani, perché è arrivato da un viaggio un mio amico e non ho nulla da offrirgli"; e l'altro di dentro gli risponde: "Non mi dar noia; la porta è già chiusa, i miei figli sono a letto con me: non posso alzarmi per darteli"; se quell'uomo continua a bussare, io vi assicuro: anche se egli non si alzerà per darglieli perché è un amico, tuttavia lo farà a causa del suo importunare, e gli darà tutti i pani di cui ha bisogno. E io vi dico: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto. Poiché chiunque chiede, riceve; chi cerca, trova; a chi bussa, sarà aperto. Qual è fra voi quel padre che, se un figlio gli chiede del pane, gli darà un sasso? O, se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se dunque voi, pur essendo cattivi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a coloro che lo pregano?».

    OFFERTORIUM

    Ps 108.30-31

    Confitébor Dómino nimis in ore meo: et in médio multórum laudábo eum, qui ástitit a dextris páuperis: ut salvam fáceret a persequéntibus ánimam meam, allelúja.

    Celebrerò altamente il Signore colla mia bocca e gli darò lode in mezzo alla moltitudine: perché gli si è messo alla destra del povero, per salvare l’anima sua dai persecutori, alleluia.

    SECRETA

    Hæc múnera, quaesumus, Dómine, et víncula nostræ pravitátis absólvant, et tuæ nobis misericórdiæ dona concílient. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Queste offerte, o Signore, sciolgano le catene della nostra pravità e ci ottengano i doni della tua misericordia. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    COMMUNIO

    Luc 11:9-10

    Petite, et accipiétis: quaerite, et inveniétis: pulsáte, et aperiétur vobis: omnis enim qui pétii, áccipit: et qui quærit, invénit: et pulsánti aperiétur, allelúja.

    Chiedete e otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto: infatti colui che chiede, riceve; a colui che picchia verrà aperto, alleluia.

    POSTCOMMUNIO

    Orémus.

    Vota nostra, quaesumus, Dómine, pio favóre proséquere: ut, dum dona tua in tribulatióne percípimus, de consolatióne nostra in tuo amóre crescámus. Per Dominum nostrum Jesum Christum, Filium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus, per omnia saecula saeculorum. Amen.

    Preghiamo
    Asseconda, o Signore, con pio favore i nostri voti; affinché, mentre riceviamo nella tribolazione i tuoi doni, cresciamo consolati nel tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo tuo Figlio che è Dio, e vive e regna con te in unità con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen."








    https://www.sursumcorda.cloud/
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    «Carlo Di Pietro - Sursum Corda.
    Papa San Pio X sulle Processioni e sulle Rogazioni ---->
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...rogazioni.html
    Estratto dall'Enciclopedia Cattolica sulle Rogazioni ---->
    https://www.sursumcorda.cloud/artico...rogazioni.html »

    «Preghiera al Santo del giorno.

    In nómine Patris
    et Fílii
    et Spíritus Sancti.
    Amen.

    Eterno Padre, intendo onorare santa Elicónide Martire, al tempo dell’imperatore Gordiàno. Costei prima sotto il Preside Perénnio fu afflitta con molti tormenti; quindi sotto Giustino, suo successore, fu di nuovo tormentata, ma venne liberata dagli Angeli; finalmente, tagliate le mammelle, gettata alle fiere e straziata col fuoco, con la decapitazione compì il martirio. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi le avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questa santa di Corinto, ed a lei affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, santa Elicónide Martire possa essere mia avvocata e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.»

    "La vera umiltà---> https://youtu.be/n9mF_GM9unc"

    "[VIDEO] Complotto contro la Chiesa e la società civile - La Massoneria e l'Alta Vendita Suprema
    https://www.youtube.com/watch?v=7nzZpaUVT7c
    da La Civiltà Cattolica, 1875, Vol. VII della Serie Nona, Anno Vigesimosesto
    Video a cura di Carlo Di Pietro."
    “[VIDEO] Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
    https://m.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    Per affrontare, con dati oggettivi e senza compromessi, il problema del Vaticano Secondo e dei modernisti che occupano la maggior parte delle nostre chiese --> La questione del cosiddetto "papa eretico" ed il problema dell'autorità nella Chiesa -->
    Appunti sulla questione del cosiddetto «papa eretico»”
    https://www.sursumcorda.cloud/massim...a-eretico.html

    https://www.sursumcorda.cloud/sostienici/libri.html
    https://www.sursumcorda.cloud/sostie...no-detail.html
    “Padre Gabriele Maria Roschini, Chi è Maria? Catechismo mariano, Sursum Corda, Potenza 2017.
    Catechismo mariano composto da 235 articoli, semplici ma eruditi. Un’esposizione chiara, ordinata e sintetica di tutto ciò che riguarda la storia, il dogma ed il culto mariano, secondo la forma classica di domande e risposte.”

    “Raccolta di preghiere non contaminate dall'eresia dell'ecumenismo. Diceva Sant'Alfonso: "Chi prega si salva, chi non prega si danna" ->”
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    «Preghiera di San Pio X per i Sacerdoti.»
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    “28 maggio 2019: MARTEDÌ DELLE ROGAZIONI.”
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    “28 maggio 2019: sant'Agostino di Canterbury, vescovo e confessore.

    Benedettino, fu abate a Sant'Andrea sul Celio in Roma. Nel 596 San Gregorio Magno lo consacrò vescovo e lo inviò con 40 monaci ad evangelizzare l'Inghilterra, ricaduta nell'idolatria sotto i Sassoni.
    Ricevuto da re Etelberto (o Etelredo) del Kent, sposo della franca e cattolica Berta, ne ottene la conversione.
    Etelberto aiutò Agostino e gli concesse la libera predicazione.
    Durante il Natale successivo al suo arrivo in Inghilterra, furono più di diecimila i sassoni che ricevettero il battesimo.
    Il Papa inviò allora altri missionari e nominò arcivescovo e primate d'Inghilterra Agostino.
    Egli cercò di riunire la Chiesa bretone e quella sassone senza però riuscirci perché troppo forte era l'astio dei bretoni contro gli invasori sassoni.
    Seguendo le indicazioni del papa per la ripartizione in territori ecclesiastici, Agostino eresse altre due sedi vescovili, quella di Londra e quella di Rochester, consacrando vescovi Mellito e Giusto.
    Morì il 26 maggio del 604 e fu sepolto a Canterbury nella chiesa che oggi porta il suo nome.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...82&oe=5D985F13






    «Nell'anniversario della vittoria di Covadonga (28 maggio 722).
    https://www.radiospada.org/2018/04/v...delle-asturie/
    Pelagio di Fafila.

    Nobile visigoto, fu l’artefice della strenua resistenza cristiana nelle Asturie che permise ai cristiani di sopravvivere in Spagna all’avanzata moresca. Senza di lui, la Reconquista non ci sarebbe mai stata.
    Nato dal duca di Fafila nel 690, era bisnipote del Re visigoto Chindasvindo.
    Suo padre venne fatto assassinare da re Vitige e Pelagio, non sentendosi sicuro, prima riparò nelle sue terre nelle Asturie e in seguito a Gerusalemme in pellegrinaggio. Tornato in patria, combattè a fianco del Re Roderico, suo amico, che lo chiamò come guardia personale. Assieme, i due combatterono nella Battaglia del Guadalete, dove vennero sconfitti dal capo berbero Tariq e dove il Re trovò la morte. Mentre la nobiltà fuggiva in Spagna, lui riparò nelle Asturie dove organizzò la resistenza. Conquistate le Asturie, i musulmani costrinsero alla fuga sulle montagne Pelagio il quale li tormentò con la guerriglia. Per vendicare lo stupro di sua sorella, avvenuto per mano del governatore musulmano Munuza, si ribellò apertamente. Incarcerato, evase e tornò nuovamente in Austuria, dove fece insoregere la popolazione. Esasperato, Munuza mandò il generale Alqama a reprimere la rivolta. I due eserciti si incontrarono a Covadonga, nell’anno 722: avventuratisi fra le montagne e le grotte, i mori vennero attaccati dai 300 uomini di Pelagio che massacrarono le decine di migliaia di nemici. Messi in fuga, i moreschi si addentrarono nelle montagne dove, per le preghiere di Pelagio, la terra si aprì e inghiottì tutti maomettani (decine di migliaia). La straordinaria vittoria diede morale ai visigoti spagnoli che emigrarono in armi nel Nord ponendo le basi del Regno delle Asturie da cui, con grande gloria, sarebbero nati i regni della Reconquista.»
    https://i2.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=380&ssl=1






    «Mons. Iuliu Hossu (30 gennaio 1885 - 28 maggio 1970), che si intendeva di diplomazia, abbandonata ogni falsa prudenza, ribadì: “Per nessun motivo diverremo traditori e per nessun motivo abbandoneremo la Fede di Roma, nostra Madre […] Se ci fosse anche chiesta la vita, ebbene daremo la vita per la Fede”.»
    https://www.radiospada.org/2017/05/u...er-il-presente
    «Uniatismo Martire: storie del passato e consigli per il presente di Giuliano Zoroddu.

    La peregrinatio in Russia di una costola di san Nicola, ha dimostrato come oggi vada di moda l’Oriente. Non c’è niente da fare! Son passati i tempi in cui col grande Girolamo si diceva fieramente: “Ad Occidente sorge ora il Sole di giustizia, mentre in Oriente ha posto il suo trono sulle stelle quel Lucifero che dal cielo era precipitato!” 1 . In virtù della profonda afflizione in cui versa la Chiesa Romana, angariata dai modernisti, molti fedeli (…) abbagliati dallo scintillio del fasto moscovita, guardano con sempre maggiore e sempre più preoccupante devota ammirazione al “Patriarca” Cirillo. (…) È paradossale invece vedere delle persone, magari conservatrici e tradizionaliste, che per opporsi e combattere il modernismo bergogliano (che poi è anche roncalliano, montiniano, wojtyliano e ratzingeriano) il quale arriva a profanare la Basilica Vaticana coi Vespri anglicani e favorisce la ulteriore scristianizzazione dell’Europa, cadono negli stessi errori dei modernisti: ammirano i Foziani (eretici e scismatici), arrivando, in modo più o meno celato, a considerarli Chiesa. Non voglio certamente dire che nell’Est non c’è la vera Chiesa, essa c’è e ad alcune grandi figure di essa è dedicato l’articolo: stiamo parlando delle Chiese uniati però, di quelle comunità cioè che a partire del secolo tornarono XV a Cristo nell’obbedienza a Pietro, rigettando lo scisma e l’eresia. (…)
    Le idee chiare sul primato del Papa e sulla necessità salvifica di essergli soggetti ce le avevano però i greco-cattolici, che in tempo di regime comunista resistettero alla barbara oppressione che li voleva condurre in massa a disertare dall’unità cattolica con Roma e a passare all’Ortodossia. Ortodossia che peraltro si mostrò (nelle sue gerarchie s’intende) collaborazionista coi regimi dell’Ateismo di Stato. (…)
    E ciò non accadde solo in Ucraina, ma in tutti i paesi soggetti al giogo sovietico in cui vi fosse presenza di greco-cattolici. In questo articolo mi occuperò del caso della Romania, non tanto elaborando un discorso storico generale su questa Chiesa Uniate, quanto presentando ai lettori i suoi gerarchi che sigillarono col sangue la fedeltà a Gesù Cristo e al suo Vicario in terra.
    La Chiesa greco-cattolica rumena unita con Roma (Biserica Română Greco-Catolică Unită cu Roma) nacque tra il 1697 e il 1700, allorquando l’eparca Atanasio Anghel di Alba Iulia, e con lui tutto il clero di Transilvania, fece professione di fede cattolica e di obbedienza al Romano Pontefice, secondo i termini della Bolla di Unione 5 elaborata dal Bessarione nel Concilio di Firenze. L’unione con Roma porterà alla riscoperta dell’elemento latino e contribuirà al rafforzamento del senso patriottico del popolo romeno. Quando nel 1947 il Re Michele I abdicò il governo venne assunto dal Partito Comunista ed iniziò la persecuzione dei Cristiani. Nel febbraio del 1948 moriva, probabilmente avvelenato, il “patriarca” scismatico Nicodim Munteanu, monarchico e anticomunista: il successore Justinian Marina, poté così portare la sua “Chiesa” sotto il controllo dello Stato. Non mancarono opposizioni e nel basso clero e nel popolo: tutto il rispetto a coloro che hanno dato la vita per opporsi al comunismo (senza farne tuttavia dei Martiri della Fede), ma perfida fu l’opera della gerarchia collaborazionista contro i cattolici, soprattutto quelli di rito greco. La Chiesa Uniate infatti venne soppressa e i suoi beni espropriati e concessi all’ortodossia (che tuttora li detiene in larga parte). Tra il 27 e il 28 ottobre 1948 vengono arrestati tutti e sei i Vescovi greco-cattolici:
    – Ioan Suciu (1907-1953), Amministratore apostolico dell’Arcieparchia di Făgăraș e Alba Iulia;
    – Valeriu Traian Frențiu (1875-1952), Vescovo di Gran Varadino dei Rumeni;
    – Ioan Bălan (1880-1959), Vesovo di Lugoj;
    – Iuliu Hossu (1885-1970), Vescovo di Cluj-Gherla dei Romeni, Cardinale nel 1969;
    – Alexandru Rusu (1884-1963), Vescovo di di Maramureș;
    – Vasile Aftenie (1899-1950), Vicario episcopale a Bucarest.
    Subiranno la stessa sorte molti altri sacerdoti e laici. Tra i sacerdoti son degni di nota: il principe Vladimir Ghika (1873-1954), prete biritulista che si era “fatto cattolico per essere più ortodosso”; e Tit Liviu Chinezu che i comunisti, scoperto che era stato consacrato Vescovo in carcere, lasciarono morire assiderato nella sua cella (15 gennaio 1955).
    Davanti a loro stava un bivio: o passare alla sedicente ortodossia o subire il carcere, le torture, la morte. Scelsero la morte: il martirio per Cristo e per il Papa. Il primo a migrare al Cielo fu Monsignor Aftenie, il quale, poiché era di indole dolce e pacificatrice, fu creduto erroneamente tendente al compromesso. Il presule al contrario, convinto che “la fede non è una camicia da notte che si toglie al mattino”, quando in cambio della vita gli fu proposta l’adesione al Marxismo e la sua elevazione a “patriarca” di Bucarest, rispose lapidariamente: “Né la mia fede né la mia nazione sono in vendita”. Torturato barbaramente – il suo corpo fu trovato mutilo delle braccia – spirò il 10 maggio dell’Anno Santo 1950. Mons. Suciu, il Vescovo più giovane, confermò quello che aveva predicato al suo popolo: “Non c’è che una Chiesa che Gesù ha istituito, la Chiesa le cui chiavi ha consegnato al pescatore Pietro e, dopo di lui, ai vescovi di Roma che gli sono succeduti e che chiamiamo col nome di Papi. […] Non c’è che una sola Chiesa, rispetto alla quale le porte degli inferi non prevarranno, e questa è la Chiesa di Pietro. Questa è, cari fedeli, la Chiesa cattolica, per noi rumeni, la Chiesa Unita con Roma” 6. Mons. Hossu, che si intendeva di diplomazia, abbandonata ogni falsa prudenza, ribadì la Dichiarazione comune che a nome dei suoi fratelli aveva letto nel giugno precedente: “Per nessun motivo diverremo traditori e per nessun motivo abbandoneremo la Fede di Roma, nostra Madre […]. Se ci fosse anche chiesta la vita, ebbene daremo la vita per la Fede”. E la vita la diedero e ne ottennero degna mercede: sevizie, lavori forzati, gelo, malattie, sopportate per la Fede Romana, meritarono loro il caloroso amplesso del Re dei Martiri. (…)
    A noi che viviamo in questi tempi calamitosi, che rischiano di sopraffarci, questi Eroi proclamano la verità che l’unica vera Chiesa di Gesù Cristo è quella Cattolica, Apostolica, Romana nella sgargiante varietà dei suoi sacri riti. Ci ammoniscono che non bastano la successione apostolica e i sacramenti validi per essere la Chiesa di Gesù Cristo, ma son necessarie la professione della Fede da lui divinamente rivelata (dalla Trinità al Purgatorio, dall’Immacolata all’Infallibilità pontificia) e l’adesione al Papa, fonte dell’unità cattolica e di ogni giurisdizione. Certo al tempo loro sul Cattedra di Pietro sedeva un santo come Pio XII, ma il Papato nella sua divinità trascende la persona umana che pro tempore ne è investita. I Martiri greco-cattolici della Chiese uniati di Romania e di tutto l’Oriente ci ammoniscono dunque a non andare alla ricerca del pascolo della sana dottrina sotto le cupole di Mosca (o di altrove): a Mosca avranno conservato il fasto del cerimoniale, la devozione, il buon senso, ma non hanno conservato la fede! Quella fede che ci salva e che ci è guida nella vita dobbiamo attingerla necessariamente da Roma. E non possiamo giustificare l’ammirazione verso il mondo “ortodosso” ricorrendo all’abusata dottrina dell’ignoranza invincibile: quello è un affare che compete al buon Dio, conoscitore unico del foro interno degli uomini. È quantomeno strano che coloro che si oppongono al Vaticano II sostengano dottrine attigue a quelle deuterovaticane! Mi chiedo quanto possa essere giovevole alla causa antimodernista basare la battaglia su idee moderniste, o su discorsi di eretici, sfarzosi e seri ma sempre eretici. Non arriveremo da nessuna parte, “per la contraddizion che nol consente” come direbbe il nostro buon padre Dante. La nostra lotta deve basarsi sulla Tradizione della Chiesa e quindi, a livello di testi, in luogo degli oracoli dell’ex KGB Kyrill, sarebbe meglio leggere Bonifacio VIII, Pio IX, Leone XIII, san Pio X, Pio XI, Pio XII dove è concentrato il pensiero dei Padri. Non c’è nemmeno bisogno di andare a sfogliare la Patrologia Greca e Latina o la Summa di san Tommaso, quantunque per chi abbia tempo sia una cosa ottima leggere pure questi volumi! Ce lo impetrino i santi Martiri.»







    www.agerecontra.it | Sito del Circolo Cattolico "Christus Rex"
    http://www.agerecontra.it/

    "Centro Studi Giuseppe Federici - sito ufficiale"
    http://www.centrostudifederici.org/

    "sito dedicato alla crisi dottrinale nella Chiesa cattolica"
    http://www.crisinellachiesa.it/

    "Sito ufficiale del Centro Culturale San Giorgio"
    http://www.centrosangiorgio.com/


    C.M.R.I. - "Congregatio Mariae Reginae Immacolata" ("Congregation of Mary Immaculate Queen" "Congregazione di Maria Regina Immacolata"):
    http://www.cmri.org/ital-index.html





    "Como ovejas sin Pastor"
    http://sicutoves.blogspot.com/



    https://moimunanblog.com/





    https://www.truerestoration.org/


    https://novusordowatch.org/


    ": Quidlibet : ? A Traditionalist Miscellany — By the Rev. Anthony Cekada"
    http://www.fathercekada.com/

    "Home | Traditional Latin Mass Resources"
    http://www.traditionalmass.org/

    http://www.traditionalcatholicpriest.com/







    “Pro Fide Catholica | Le site de Laurent Glauzy”
    https://profidecatholica.com/


    https://johanlivernette.wordpress.com/


    https://lacontrerevolution.wordpress.com/


    https://sedevacantisme.wordpress.com/


    "Sede Vacante -"
    http://www.catholique-sedevacantiste.fr/


    http://wordpress.catholicapedia.net/


    https://fidecatholica.wordpress.com/


    https://militesvirginismariae.wordpress.com/





    Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/
    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur.”


    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes

    28 mai : Saint Germain, Évêque de Paris (496-576) :: Ligue Saint Amédée
    “28 mai : Saint Germain, Évêque de Paris (496-576).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...nt_germain.jpg





    28 mai : Saint Augustin de Cantorbéry, Évêque et Confesseur :: Ligue Saint Amédée
    “28 mai : Saint Augustin de Cantorbéry, Évêque et Confesseur.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...anterbory.jpeg







    AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!
    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

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