Risultati da 1 a 5 di 5

Discussione: Fini su Sarkozy

  1. #1
    Orfano politico.
    Data Registrazione
    28 Apr 2007
    Messaggi
    1,667
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Fini su Sarkozy

    16/05/2007
    SARKOZY: FINI, DIMOSTRA CHE E' DESTRA A FORNIRE RISPOSTE
    Il leader di An commenta, in un articolo apparso sul quotidiano francese 'Le Figaro', l'elezione all'Eliseo di Sarkozy

    Nicolas Sarkozy all’Eliseo era un auspicio. Oggi è una realtà della quale ci felicitiamo perché siamo convinti che la sua elezione sia un avvenimento, per molti versi straordinario, destinato ad incidere non solo sulla vita della Francia.
    Con Sarkozy si afferma infatti una visione post ideologica della politica. Un approccio che Blair in Gran Bretagna aveva già fatto proprio a sinistra (ma quella francese non ne ha tenuto conto) e che Sarkozy, a sua volta, porta avanti sulla destra.
    L’evento è rivoluzionario innanzitutto per quanto riguarda la Francia, nel senso che Sarkozy non propone una Sesta Repubblica, ma vuole rinnovare dalle fondamenta la Quinta, arenatasi nell'immobilismo.
    Il distacco dai suoi predecessori all’Eliseo e dallo stesso Chirac è un elemento di grande novità: la continuità rivendicata dal nuovo Presidente non sta nel lascito politico di chi l’ha preceduto, ma nella Francia, nei suoi valori, nella sua storia, in quel che rappresenta di permanente nella vita, nel costume e nella cultura dell’occidente.
    Perciò il gollismo di Sarkozy non è neo, è nuovo. Attualizza quella "certa visione della Francia" cara al generale e ne rivendica la eredità, ma con l’occhio di chi guarda al futuro, con la consapevolezza che la politica deve saper interpretare l’oggi per poter operare nel domani.
    Il che non significa lacerazioni drammatiche, bensì “rotture” calcolate, anche generazionali, e che sono motivate da una visione moderna dei tempi in cui viviamo. E’ il pragmatismo che privilegia la cultura di destra del risultato alle utopie tipiche del socialismo.
    Sarkozy non ha i complessi che la cultura egemone di sinistra, il pensiero unico, ha imposto largamente in Europa. Egli rivendica la sua appartenenza alla destra, interpretandola in chiave di modernità. Una destra che ha valori duraturi, non totem impolverati, una destra che guarda anche a sinistra per comprendere quel che di buono sopravvive in una secolare esperienza politica e storica ma senza complessi di inferiorità.
    Una destra che, ad esempio, non ha timore di affermare che il ’68 portò alla deresponsabilizzazione, che rivendicare diritti comporta adempiere a doveri; che l’uguaglianza è tale solo nel punto di partenza (pari opportunità) mai nel punto di arrivo; che la libertà non è anarchia: che prima di comprendere le ragioni del delinquente lo Stato deve capire le ragioni delle vittime.
    Quello di Sarkozy è un progetto che potremmo definire movimentista e decisionista. C’è il rifiuto di attardarsi su posizioni tardo ideologiche. E ciò è possibile grazie alla rivendicazione di valori che hanno retto la sfida del tempo. Non sono questi valori che bisogna aggiornare. Da aggiornare, svecchiare, cambiare all'occorrenza, sono la politica, le istituzioni, la società.
    Il nuovo Presidente francese visto dalla destra italiana ha il merito di aver rotto gli schemi della politica tradizionale e di portare avanti una proposta politica innovatrice. Nelle istituzioni, che si propone di rendere adeguate alle realtà di questo secolo. Nel sociale, rivendicando la meritocrazia come elemento fondamentale per la crescita dei singoli e delle comunità e rifiutando l’assistenzialismo.
    Giustizia sociale intesa come sostegno e attenzione verso i più deboli ed i più bisognosi di aiuto. Una rivendicazione pienamente condivisibile che si accompagna alla visione di un paese, la Francia, aperta alla competizione, alla concorrenza ed al libero mercato ma capace di difendere gli intessi nazionali.
    Sarkozy rivendica con decisione ed enfasi l’identità francese, cioè una scelta di civiltà, che è alla base di una Nazione multiculturale e multietnica che non si chiude all’immigrazione ed all’apporto delle altre culture ed etnie. La sua storia, del resto, glielo impedirebbe.
    L’integrazione passa però per il rispetto delle leggi, l’accettazione dei costumi del paese ospitante, la volontà di essere partecipi di un destino comune. Ne consegue un rispetto della diversità culturale e religiosa.
    Nei confronti dell'Islam, per restare su un tema di estrema attualità, c’è un'attenzione particolare, c'è uno sforzo di superare le strettoie del laicismo francese. Tale visione giustifica il rigore contro l’illegalità e rappresenta la migliore garanzia per quegli stranieri che aspirano a considerarsi cittadini a pieno titolo e ai quali Sarkozy promette una "discriminazione positiva" perché la Francia non è solo dei francesi, è di chi la ama.
    La stessa idea dell’Europa, anche se sul tema dell’allargamento c’è la riserva di una riflessione comune con i partners, è innovatrice. La scelta è tra l’immobilismo e il superamento dell’attuale stallo. Si impone una nuova fase che comporta rinunce per chi vorrebbe istituzioni più robuste e vincolanti, ma che è necessaria perché l’alternativa è la paralisi e il rischio di declassare l’Unione in una specie di zona di libero scambio. In questo nostro mondo globalizzato, nel quale pesano sempre di più gli Stati a dimensione continentale, l’Europa unita non è un’opzione, è una scelta obbligata, indispensabile anche per la salvaguardia e il rilancio del rapporto transatlantico, eroso dai contrasti seguiti all’intervento degli Stati Uniti in Iraq.
    E’ evidente che la Francia continuerà con Sarkozy a fare la “sua” politica sulla scena mondiale, non rinunciando a quel che è chiamato “interesse nazionale”. Ma quel che ci aspettiamo è il passaggio, tra le due sponde dell’Atlantico, dalla fase della contrapposizione a quella della collaborazione. Le nuove minacce, sostituitesi a quella sovietica della guerra fredda, ed il terrorismo in particolare, impongono di rinsaldare l’Alleanza.
    Più che la “droite”, in Europa, per usare il linguaggio politico francese, c’è una “droite plurielle”.
    Ogni destra è la proiezione della nazione che la esprime. Con la sua storia, la sua cultura, la sua identità. Il comune denominatore sta nei valori di riferimento e nei progetti politici, culturali ed economici sui quali sono possibili convergenze. Abbiamo singole esperienze e singole storie, che intendiamo disancorare dalla conflittualità ideologica del secolo scorso per proiettarle verso l’avvenire.
    In Italia già da tempo stiamo operando in questo senso e Nicolas Sarkozy, entrando all’Eliseo, ha il grande merito di aver aperto alla destra europea un varco verso la modernità.
    Egli fa comprendere che non è dai tiepidi riformismi di sinistra che vengono le risposte alle sfide del terzo millennio perché è di continuità di valori e di forti rotture politiche che le nostre società hanno bisogno.
    E sono risposte che vengono da destra.



    Autore : Gianfranco Fini

  2. #2
    CATANIA 2-0 PALERMO - HAHAHAHA
    Data Registrazione
    23 Feb 2006
    Messaggi
    2,389
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Vediamo che farà Fini....

    Voglio una destra moderata, ma non la voglio ultra-liberale, che temo che voglia Fini.....

  3. #3
    www.NRA.org
    Data Registrazione
    14 Mar 2007
    Località
    Home of the Brave
    Messaggi
    460
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Lunedì 21 Fini a Como.

  4. #4
    Registered User
    Data Registrazione
    06 Oct 2003
    Messaggi
    1,155
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La lettura dell'articolo di fini (la minuscola è d'obbligo) è riuscito a guastarmi in un attimo l'intera giornata.

  5. #5
    Iscrittoa***dal14/12/2004
    Data Registrazione
    08 Apr 2009
    Messaggi
    5,146
     Likes dati
    3
     Like avuti
    5
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Quella che in psicanalisi si chiama "invidia del pene circonciso"

 

 

Discussioni Simili

  1. Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 08-11-07, 10:08
  2. Fini,il Sarkozy italiano!!!
    Di ROSSO82 nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 17-10-07, 14:25
  3. FINI tra Aznar e Sarkozy
    Di Mantide nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 8
    Ultimo Messaggio: 16-05-07, 23:42
  4. Perchè Fini non sarà mai come Sarkozy
    Di Giuseppe Gizzi nel forum Repubblicani
    Risposte: 1
    Ultimo Messaggio: 15-05-07, 13:58
  5. Sarkozy: Fini, Con I Temi Giusti La Vittoria Arriva
    Di Cuore Nero nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 9
    Ultimo Messaggio: 11-05-07, 01:47

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito