Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
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    Predefinito Il paganesimo Mediterraneo

    Evola aveva le idee chiare in merito. Le SS lo controllavano e lo consideravano un individuo pericoloso ed ostile. Sottolineo che il paganesimo mediterraneo è carico di colori di profumi e di divinità sensuali.
    Il paganesimo italico è innondato dalla luce, dal mare, e trova nel grano nell'olio e nel vino gli alimenti fondamentali e insostituibili che agiscono nella mente. Altra storia per i paesi oltralpe legati alle foreste, alla contenuta luce, con alimenti conditi nel grasso animale.

  2. #2
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    Predefinito

    Un attimo.. adesso non facciamo che lo stomaco fa la Spiritualità!

    La Visione del Mondo degli Europei (e in senso piu' allargato degli Indoeuropei) è sostanzialmente comune, con varie sfumature, peculiarità e adattamenti.

    Il problema è lo 'sfruttare' tale dato per speculare che tizi sono un riflesso di caii, o viceversa i caii sono il 'riflesso imbastardito' dei tizii, tutte ****ate che in realtà nascondono istanze basse, egoiche e di 'campanile'.

    Se mi si parla di 'paganesimo mediterraneo' allora andiamo ancora 'OLTRE', e si può dire che OGNI religione pagana ha caratteristiche fondamentali simili, e che la vera distonia esiste solo con i monoteismi, che contengono il germe nefasto dell'esclusivismo.

    Ma se andiamo a guardare Galli e Italici o Germani e Ellenici etc., questi sono immensamente piu' simili, e tutti grandemente distanti dalla ugualmente onorata tradizione politeista dei popoli di lingua 'semitica', e ancor di piu' da quella dei politeismi (invero molto interessanti) dei popoli neri dell'Africa.

    Discorso a parte meriterebbero Sumer, Egitto e Dravidi.

    Quindi parlare di 'paganesimo mediterraneo' separando per ragioni di 'soppressata e ulivo' popoli fratelli di qua e di la dell'Alpe, e poi accomunando l'Ellade o gli Italici con il loro approccio, al Politeismo dei Baal, Moloch, Tanit et similia(sto parlando di Potenti Numi, non in senso negativo voglio specificare) mi sembra un errore grossolano e macroscopico.

    Una riva del mediterraneo è Europa, le altre sono Africa e Asia.
    Mediterraneo, come da parola, è tra LE Terre, in MEDIO, in MEZZO allE terrE.
    Ognuna con una propria Particolarità, un Genius/Iuno Loci specifico, a sua volta composto e organizzato 'frattalmente'.

    Troveremmo il 'sapore' indoeuropeo d'Asia, più Speziato, mentre quello d'Europa più 'aspro e netto'.
    Se superiamo il Mediterraneo, vediamo come cambia il tipo di 'sapore' in modo evidente, con o senza spezie e agrumi.. (visto che si parlava de panza e di 'cibi' anche se spero sia chiaro che mi sto esprimendo per metafore)..


    Saluti,

    Frumentarivs
    Frumentarius
    "Punctim et Caesim ferire"

  3. #3
    Forumista assiduo
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    Predefinito

    Non è lo stomaco che fa la spiritualità ma il cibo. Boni che visse sul palatino cerco di coltivare lo stesso cibo della Roma prisca il farro. Mangiare vuol dire impossessarsi delle energie sacre per poter vivere. E' un bel modo di dire fra gli amanti:<<Ti voglio un bene talmente grande che ti mangerei>>.
    Il Mediterraneo fu un crogiolo dove si amalgamarono sapienze e correnti diverse. Dal sud del mediterraneo confluì la sapienza egizia osiridea e isiaca, dalla Assiria l'aruspicina, le conoscenze caldee, dal nord est lo sciamanesimo. In ogni caso la grande Madre ebbe in Malta i suoi templi più antichi.
    In questo mare , apparentemente chiuso si sono sviluppati i germi di un grande e innovativo sapere, l'impero Romano non a caso nacque in Roma centro del Mediterraneo.
    La stessa Alchimia riusci a diffondersi attraverso i naviganti.
    Questo mare "chiuso" è stato per millenni un centro che ha attratto conoscenze, religioni , divinità disparate. Un luogo fecondo dove si è elaborato un modo nuovo di pensare e un modo novo di vivere. Alessandria e Aquileia come Alessandria Marsilia già nei primi secoli avevano un collegamento marittimo bisettimanale , che durò per secoli. Tutti gli empori mediterranei furono i veicoli di merci di uomini di idee e grandi culti.
    Il sapore e il sapere andavano di pari passo, una sola lingua e una miriade di divinità.
    Robert Graves(uomo del nor Europa) fu fatalmente attratto dal mediterraneo e come un sacerdote officiò per tutta la vita l'amore per queste acque e per queste sponde uniche e struggenti.

  4. #4
    Antiokos
    Ospite

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Frumentarius Visualizza Messaggio
    Un attimo.. adesso non facciamo che lo stomaco fa la Spiritualità!

    La Visione del Mondo degli Europei (e in senso piu' allargato degli Indoeuropei) è sostanzialmente comune, con varie sfumature, peculiarità e adattamenti.

    Il problema è lo 'sfruttare' tale dato per speculare che tizi sono un riflesso di caii, o viceversa i caii sono il 'riflesso imbastardito' dei tizii, tutte ****ate che in realtà nascondono istanze basse, egoiche e di 'campanile'.

    Se mi si parla di 'paganesimo mediterraneo' allora andiamo ancora 'OLTRE', e si può dire che OGNI religione pagana ha caratteristiche fondamentali simili, e che la vera distonia esiste solo con i monoteismi, che contengono il germe nefasto dell'esclusivismo.

    Ma se andiamo a guardare Galli e Italici o Germani e Ellenici etc., questi sono immensamente piu' simili, e tutti grandemente distanti dalla ugualmente onorata tradizione politeista dei popoli di lingua 'semitica', e ancor di piu' da quella dei politeismi (invero molto interessanti) dei popoli neri dell'Africa.

    Discorso a parte meriterebbero Sumer, Egitto e Dravidi.

    Quindi parlare di 'paganesimo mediterraneo' separando per ragioni di 'soppressata e ulivo' popoli fratelli di qua e di la dell'Alpe, e poi accomunando l'Ellade o gli Italici con il loro approccio, al Politeismo dei Baal, Moloch, Tanit et similia(sto parlando di Potenti Numi, non in senso negativo voglio specificare) mi sembra un errore grossolano e macroscopico.

    Una riva del mediterraneo è Europa, le altre sono Africa e Asia.
    Mediterraneo, come da parola, è tra LE Terre, in MEDIO, in MEZZO allE terrE.
    Ognuna con una propria Particolarità, un Genius/Iuno Loci specifico, a sua volta composto e organizzato 'frattalmente'.

    Troveremmo il 'sapore' indoeuropeo d'Asia, più Speziato, mentre quello d'Europa più 'aspro e netto'.
    Se superiamo il Mediterraneo, vediamo come cambia il tipo di 'sapore' in modo evidente, con o senza spezie e agrumi.. (visto che si parlava de panza e di 'cibi' anche se spero sia chiaro che mi sto esprimendo per metafore)..


    Saluti,

    Frumentarivs
    D'accordo con te caro Frumentarius, le contrapposizioni campanilistiche sono controproducenti e contrarie ad un autentico sentire gentile. Pangermanismo da un lato ed "esclusivismo mediterraneo" dall'altro, o addirittura chi - come fa un certo utente, che per ragioni politico-culturali si dichiara "catto-mediterraneo" - cavalca un certo retaggio (distorto) greco-romano presente nel cattolicesimo per una contrapposizione "mediterranea" al mondo germanico-protestante. L'anti-germanismo è presente anche in certi pagani greco-romani, come l'anti-romanismo è presente tra alcuni pagani di tradizione celtica e germanico-nordica. Tutto questo mi pare un fastidioso retaggio dello scontro cattolicesimo-protestantesimo, o un trasporre ideologie politiche moderne al mondo antico. Certo è vero i Germani sono sempre stati visti come i barbari per eccellenza, coloro i quali hanno fatto cadere l'Impero Romano - le cose furono più complesse e lo sappiamo - coloro i quali "si dice" si siano convertiti senza battere ciglio alla nuova religione allogena; dall'altraparte la leggenda del germano libero, fiero, nella natura, che si contrappone al romano corrotto, immerso nella "mollezza mediterranea", oppure le rivendicazioni alla Asterix di certi druidi da Trigallia contro i romani imperialisti, americani ante-litteram...

    Ora io stesso devo dire, essendo un gentile di tradizione greco-romana con influenze indiane di "sapore speziato" (), subisco riguardo al "nord" un certo fascino più dal mondo celtico che germanico, ma queste sono solo preferenze diciamo "emotive" dettate da un sentire superficiale personale, nessuna contrapposizione da osteria, anzi mi riprometto, anche con l'aiuto di Mjollnir di approfondire l'affascinante tradizione nordica di cui non so molto.

    Detto questo vorrei chiederti Frumentarius un approfondimento riguardo al tema politeismo indoeuropeo - politeismo semitico (in effetti un discorso a parte meriterebbero Sumer, che però influenzò grandemente i vicini semitici, l'Egitto, e i Dravidi), magari si potrebbe aprire un topic a parte.

    Cosa ha secondo te di "grandemente distante" il politeismo semitico?, te lo chiedo con vivo interesse, non essendo preparato quanto te su molti temi.

    Istintivamente, anche perchè non si possono seguire TUTTE le tradizioni () (è già tanto essere greco-romano con influenze indiane...) al massimo ho onorato Numi di tradizione semitica già assorbiti dalla tradizione greco-romana, segnatamente SOLO questi 2 (o 3): Adonis ed Astarte-Atargatis che non sono altro che "modi" di intendere Dioniso ed Afrodite, almeno io la vedo così, non li considero come Numi simili ma distinti. Questo non mi impedirebbe, se andassi mai un giorno a visitare Petra o Palmira di onorare in quel frangente altre divinità dell'area araba e siriaca, ma anch'io ho sempre provato una certa distanza, nonostante un certo fascino esotico, verso i politeismi semitici, ma è un sentire emotivo non ragionato.

    Questa discussione (in piccolo ovviamente) sarebbe utile per sondare alcune problematiche anche in vista di un ipotetico contatto (nel lungo periodo ahimè) con una semmai possibile rinascita pagana nel Vicino Oriente a scapito dell'Islam... non sò perchè ma a sensazione il Libano (Fenicia) e l'Egitto credo che un giorno possano essere gli avamposti di una rinascita... utopie? tempo fa ho sentito di un piccolo movimento pagano in Libano è vero?

    Vale Optime!

 

 

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