Continuano i passi di riconciliazione e di riavvicinamento tra le due fedi maggioritarie nel mondo. Saldarsi l'una nel rispetto dell'altra e combattere il mostro laicista, quella sì vera fede votata al demonio.
tratto da Civiltà Cattolica
"I cristiani dovranno prendere decisamente le distanze da ogni calunnia nei confronti di Maometto e inoltre dovranno cercare di riconoscere e apprezzare la sua eccezionale personalità storica, il suo ruolo in quanto fondatore dell'islam e la posizione straordinaria che gli compete nella fede, nella pietà e nel pensiero religioso dei musulmani''.
Lo scrive la Civiltà cattolica nell'articolo ''Maometto, profeta anche per i cristiani?'', firmato dal gesuita Christian Troll, professore di islamologia e relazioni islamocristiane alla Facolta' teologica di Francoforte.
L'articolo pubblicato nel prossimo numero della rivista romana dei gesuiti, le cui bozze vengono riviste dalla segreteria di Stato vaticana, osserva che i musulmani considerando Cristo un profeta non si allontanano dalla loro fede, visto che e' Maometto a riconoscere Gesù come profeta.
Troll inoltre osserva che per l'islam ''il messaggio di Maometto è valido per tutti e per sempre, mentre quello di Gesu' e degli altri profeti lo sarebbe soltanto per un popolo e per un tempo''.
Infine ''Maometto ricorre alla forza per diffondere la fede e rifiuta i 'servi sofferenti' come Cristo: nel Corano la sofferenza viene considerata come una realtà che sopravvive da fuori, limita Dio e lo umilia''.
Dunque ''l'islam ha condotto molti a credere in Dio, ma non ha conosciuto l'amore di Dio e la grandezza della vocazione dell'essere umano che si sono rivelati in Dio''.
I cristiani comunque, chiede Civiltà cattaolica, abbandonino qualsiasi atteggiamento ''offensivo'' verso l'islam, atteggiamento ''purtroppo rinvigorito in tempi recenti, ... certo in relazione alle ansie di molte popolazioni europee in seguito agli attacchi di terroristi che si professano islamici, ma anche a causa della presenza crescente di gruppi musulmani e di moschee costruite nelle citta' dell'Europa occidentale, che alcuni vedono con diffidenza''.
(° fonte Ansa)