Il settore pubblico non si fonda affatto su alcuna proprietà privata. Quella è roba nostra confiscataci
Ma è occupato è gestito da persone in carne ed ossa: appunto politici e burocrati. Quello che è folle è ritenere un'attività criminale o meno a seconda di chi la gestisce
non si tratta di disquisire sul termine criminale o lecita.
la prostituzione è un male, non credo siano molte le persone che la praticano per divertimento, con una società + equa forse nessuno sarebbe costretto a fare quel mestiere, MA constatato che non è con la repressione che si abbatte il fenomeno, iniziare a rendere migliore la vita di queste/i povere/i ragazze/i sarebbe un passo avanti: 1 via dalle strade, meglio che esercitino in ambienti + salubri dotati di servizi igienici e riscaldamento, 2 controlli medici periodici, 3 garanzia di sicurezza personale (quante prostitute vengono picchiate e uccise dai propri clienti?)... e via dicendo, fino alla possibilità di pagare i contributi ed avere una pensione. inoltre con la tassazione del reddito come avviene per il resto dei cittadini si potrebbe potenziare la sanità o cercare di creare nuovi posti di lavoro proprio per le prostitute che vogliono uscire da quella condizione.
la morale ogni tanto è meglio lasciarla a casa, specie quando a pagarne le conseguenze sulle loro spalle sono altre persone
si alla prostituzione dove le prostitute non siano sfruttate.
Ottimo.
non è affatto roba nostra confiscataci, sono dei beni che servono all' interesse di tutti piuttosto che ad arricchire un singolo.
Qui invece non si tratta nemmeno di questo: si tratta di legalizzare un mestiere illegale, non è che poi viene messo nelle mani statali, ma viene regolamentato dallo stato e poi le prostitute apriranno le loro attività privatamente seguendo alcune regole di sicurezza e igiene, e soprattutto contribuendo al bene pubblico e potendo mettere via i contributi per una pensione di anzianità.
così si leva il mercato alle organizzazioni criminali (spero che per voi non sia considerato questo come una indebita ingerenza nella libertà economica) e si mettono i proventi al servizio della comunità.
la differenza tra un mercato regolamentato e un mercato lasciato nelle mani criminali te la descrivo così: il mercato in mano ad un'organizzazione di stampo mafioso è uguale agli schiavi che raccolgono il cotone in america sotto minaccia di frusta o fucile; un mercato regolamentato è uguale ad un boscaiolo che fa il suo lavoro con le scarpe anti-infortunistica, il casco con le cuffie, i pantaloni anti-taglio, i guanti e la fascia lombare per proteggere dal mal di schiena... se non ci arrivi nemmeno così...
Si discuteva della proibizione della prostituzione (e della sua gestione) se gestita da privati mentre della sua liceità se autorizzata dallo stato...
Comunque la società equa (mi sa che sei tu che parli di morale ...e giustamente) è quella in cui ciascuno è esclusivo proprietario del proprio corpo e di ciò che con la sua opera si procura senza imporre niente a nessuno.
La prostituzione è uno scambio libero e pacifico tra adulti consenzienti
Abbi pazienza ma autorizzarla per aumentare ancora le tasse è da Zelig. Per di più con l'obiettivo di ulteriormente finanziare la nostra sanità: un buco nero da bancarotta che ormai a tutto serve tranne che a curare gli italiani. Che di fatti la fuggono come al peste (...persinoi Bertinotti non ha il coraggio di usarla )
La tassazione è uno scambio imposto con la forza e la violenza.
Non esiste il bene pubblico ma solo quello degli individui dato che solo questi possono provare un'utilità o avvertono bisogni.
Le norme di igiene e di sicurezza non si capisce perchè le conoscerebbe solo un politico o da un burocrate. A meno di ritenerli più buoni e intelligenti di noi. Il che è illogico dato che sono elletti da noi tutti e sarebbe quindi innspiegabile perchè solo alle elezioni saremmo in grado di scegliere così infallibilmente
Oggi il mercato è nelle mani della malavita grazie al proibizionismo statale che getta nelle mani di criminali tutte quelle sventurate.