Confermati gli impegni per la campagna elettorale di oggi in Veneto e ad Olbia
Ieri sera il leader Cdl si è sentito male sul palco dopo un lungo comizio a L'Aquila
Berlusconi sta meglio e va a Vicenza
"La sinistra perderà, governo a casa"
Il cavaliere: "dopo la Sicilia vinceremo anche nel resto del Paese: e Prodi deve farsi da parte"
"Qualcuno mi dava già per morto, ma sto benissimo. Devo solo darmi un po' meno"
Rieti, Berlusconi scherza "dietro le sbarre". Poi, in serata, il malore a L'Aquila
L'AQUILA - Berlusconi sta meglio e riparte per la campagna elettorale. Dopo la notte di paura in seguito al malore di ieri sera a L'Aquila, oggi è già arrivato a Vicenza dove ha parlato nella sede della Fiera locale e ha attaccato il governo Prodi: "Se il risultato sarà simile a quello delle amministrative in Sicilia, dovranno andarsene". Dal palco ha voluto anche rassicurare sul suo stato di salute: "Scopro sotto questi applausi un sospiro di sollievo perché qualcuno mi aveva dato per morto", ha detto, aggiungendo un "ciao ragazzi, grazie di cuore" parlando ai sostenitori di Forza Italia che affollavano il centro congressi vicentino. "Oggi sto benissimo", ha detto ancora, aggiungendo che "bisogna saper limitare il proprio carattere che eccede in generosità".
Questa mattina, dunque, il Cavaliere si è rimesso in marcia, confermando gli impegni che lo vedono impegnato, dopo Vicenza, anche e Olbia dove il 27 e il 28 si voterà per il sindaco come in altri 25 capoluoghi, 8 province e oltre 850 comuni.
"Silvio Berlusconi sta bene ed oggi ha già parlato al telefono con tantissime persone, non si è trattato di niente di serio", ha assicurato Paolo Bonaiuti, il portavoce dell'ex premier. "Berlusconi - aggiunge l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio - non cambierà la sua agenda di impegni elettorali in vista delle elezioni amministrative".
E il leader di Forza Italia non risparmia nuovi attacchi al governo. "Sono convinto - dice Berlusconi in una lunga intervista su
Il Giornale di Vicenza - che se, dopo il nostro trionfo in Sicilia, anche nel resto dell'Italia la sinistra uscirà sconfitta, per questo governo sarà davvero giunta l'ora di farsi da parte. Non si può governare contro la maggioranza degli italiani".
"Per questo a Vicenza parlerò anche di politica nazionale - spiega Berlusconi - dei Dico e dell'attacco alla famiglia tradizionale, dei temi della sicurezza sottovalutati dal governo e dell'immigrazione incontrollata alla quale si vogliono aprire le porte, delle tasse che crescono e delle riforme che si vogliono cancellare, a partire dalla legge Biagi e dalla riforma della scuola. E anche dell'incredibile tentativo, in corso in parlamento in questi giorni, di escludere dalla vita politica il leader dell'opposizione votato dalla metà degli italiani con la scusa del conflitto di interessi".
Dopo Vicenza, in serata ad Olbia Berlusconi riceverà la cittadinanza onoraria e poi terrà un comizio. Eppure ieri si è temuto il peggio, quando il leader della Cdl, pallido, si è appoggiato al sindaco dell'Aquila sul palco del comizio, chiedendogli spaventato di sorreggerlo. In tarda serata è arrivata la rassicurazione dei medici ("solo un malore passeggero dovuto a freddo, stanchezza e disidratazione"), la partenza per Roma nella notte e l'annuncio che il Cavaliere sarà ancora in piedi per gli ultimi giorni di campagna elettorale.
"E' stata una giornata molto pesante", ha spiegato l'ex premier alla piccola folla che lo attendava davanti all'albergo dove alloggiava. "Ho macinato chilometri e ho parlato moltissimo, senza neanche bere un bicchier d'acqua". E poi, conversando al telefono con l'ex ministro alla Salute Francesco Storace, Berlusconi ha sdrammatizzato l'episodio assicurando: "Sono un leone; da oggi tornerò a ruggire... Non ho intenzione di fermarmi neppure un attimo".
A distanza di circa sei mesi da quel 26 novembre, quando a Montecatini (Pistoia), venne sorretto sul palco, dunque, Berlusconi ha spaventato di nuovo i suoi. Questa volta, però, nessuno si era accorto di nulla, anche per il sangue freddo di Tempesta al quale - dirà poi più tardi Berlusconi - "occorre fare una statua".
Per il cardiochirugo aquilano Gerardo Di Carlo - che assieme al medico Di Luzio lo ha curato per due ore nella suite dell'Hotel Sole - si è trattato di un insieme di fattori: stress, stanchezza accumulata negli ultimi giorni, freddo della serata aquilana (c'erano circa 10 gradi) susseguente a un pomeriggio di sole a Rieti (da dove Berlusconi proveniva), una leggera ipoglicemia, perché dal mattino il leader di Forza Italia non aveva nè mangiato nè bevuto.
(
19 maggio 2007)
http://www.repubblica.it/2007/05/sez...un-malore.html
Torna su