Una quarantina di giovani dell’ultrasinistra ha tentato di aggredire i naziskin che li avrebbero provocati. Gravi danni al locale
Notte di violenza in via Milano
Sassi e bottiglie contro un bar dopo il concerto al centro sociale Magazzino 47
L’epilogo di tensioni politiche che covavano sotto la cenere? Una rappresaglia da collegarsi al pestaggio di un nordafricano avvenuto tre mesi fa e denunciato in una trasmissione da Radio Onda d’Urto, emittente della sinistra antagonista bresciana? O ancora un episodio legato a una provocazione di qualche ora prima, quando bottiglie sono state lanciate contro un furgone del Magazzino 47 da parte di presunti naziskin? La Digos non si pronuncia. In questura confermano solo che alle 4.30 di domenica almeno quaranta persone vicine all’area dell’ultrasinistra si sono presentate minacciose all’esterno del bar ŤEasy Riderť e che alla fine il locale di via Milano, poco distante dal cimitero Vantiniano, ha subito danni.
Da una parte giovani legati all’estrema destra, dall’altra giovani della sinistra antagonista. Negli ambienti investigativi si temono seguiti; per questo motivo da ieri sono stati rafforzati i pattugliamenti in via Milano e in via Industriale.
In un comunicato il Centro sociale Magazzino 47 parla di Ťrisposta a un’aggressione da parte di una quindicina di fascisti di Ospitaletto e della Valtrompiať, aggiungendo che Ťgli attivisti del Centro sociale di via Industriale e i suoi frequentatori assumono la piena responsabilitŕ della risposta data alla provocazione fascistať.
I FATTI. Con sassate e bastoni sono state infrante le vetrine del bar e danneggiate le insegne e una serranda, che era stata abbassata a mo’ di protezione. Danni anche all’interno del locale, ma si conta una sola persona contusa: č Sabrina, una ragazza che si era rifugiata nel bar ed č stata colpita alla schiena da un sasso. Nessuna conseguenza fisica, per l’arrivo della polizia, per i sette o otto giovani, descritti come naziskin, che hanno accusato di essere stati minacciati e aggrediti da almeno 40 giovani giunti da via Industriale Ťusciti poco prima dal Magazzino 47ť, dove si era tenuto il concerto del gruppo Los Fastidios, di area redskin. Dal versante opposto si accusa un Ťgruppo di fascisti che ha lanciato bottiglie e che impugnava catene e fibbieť. Ciň avrebbe innescato la ritorsione. Un film giŕ visto alla fine degli anni Settanta.
LE INDAGINI. Funzionari e investigatori della Digos vanno con i piedi di piombo. Sino a ieri avevano identificato solo una parte degli appartenenti a quel gruppo di ragazzi giunti anche da Verona e Milano, oltre che dalla provincia bresciana, per assistere al concerto organizzato dal ŤMagazzino 47ť. Denunce non sono ancora scattate. La Digos sta cercando testimoni, deve interrogare chi era presente all’aggressione e soprattutto analizzare i filmati delle telecamere puntate su quel tratto di via Milano.
IL PRECEDENTE. Umberto Gobbi, a nome del Magazzino 47, ieri ha ricordato il pestaggio del maghrebino Ťscacciato dai clienti del bar e preso a calci in stradať, e le ripetute schermaglie e provocazioni Ťcontro i compagniť.
Ieri mattina i gestori del bar erano al lavoro per sistemare il locale devastato. Rintracciato anche un testimone dell’aggressione, un ragazzo che si trovava nel locale. ŤErano da poco passate le quattro. Saranno stati 40 o 50 e hanno iniziato a gridare "fascisti-fascisti" all’indirizzo di un gruppetto che č scappato all’internoť. Si č anche saputo che attorno alla mezzanotte sei o sette giovani che graviterebbero attorno al centro sociale di via Industriale si sarebbero fermati al bar e uno solo avrebbe bevuto una birra. Secondo un cliente poteva trattarsi di una Ťricognizioneť. Si resta ovviamente nel campo delle ipotesi, delle interpretazioni. Compito della Digos ricostruire l’accaduto sentendo le parti, che forniscono versioni contrastanti. C’č chi parla di Ťvendettať e chi Ťdi risposta alle provocazioniť.
ALTA TENSIONE. Un episodio molto grave che innalza i toni, la tensione a livello politico in cittŕ. Sabato pomeriggio il leghista Mario Borghezio, capogruppo della Lega nord al Parlamento Europeo, in via Milano ha tenuto un comizio davanti al bar gestito da un albanese fatto esplodere giorni fa, puntando il dito contro il degrado e gli immigrati. Nel comunicato il ŤMagazzino 47ť fa riferimento anche al comizio leghista. ŤFacciamo notare una coincidenza: la provocazione fascista, piů grave delle precedenti, č avvenuta dopo che nel pomeriggio di sabato si era svolto in via Milano il presidio contro gli immigrati da parte dei leghisti e di Borghezioť. Forte tensione, insomma, in una zona giŕ ad alto tasso di criminalitŕ tra spaccio, prostituzione e guerra tra bande straniere.Franco Mondini