http://www.mednat.org/religione/sbattezzarsi.htm
L’USO STATISTICO dal BATTESIMO da PARTE della CHIESA CATTOLICA
Ogni elaborazione statistica delle convinzioni religiose (e non) di una comunità di essere umani si scontra, oltre con l’incertezza di molte persone, anche e soprattutto con la tendenza degli enti cultuali a sovrastimare i propri aderenti.
La Chiesa cattolica non si astiene da ciò: anzi, con la politica dei numeri riesce spesso a piegare la politica dei politici.
Essa, infatti, ogni dodici mesi pubblica un Annuario Pontificio col quale sottolinea la propria condizione di religione "number one" quanto a fedeli: oltre un miliardo. Di questi, circa 56 milioni sarebbero italiani, ovvero il 98% della popolazione.
Sono cifre chiaramente fantasiose, ma frutto di una loro logica: sono infatti basate sul registro dei battezzati.
Tale registro è il frutto di un semplice aggiornamento del dato in possesso al parroco alla data di rilevazione precedente, aumentato dei battesimi e diminuito dei funerali.
Il fatto che una persona, battezzata, finisca per maturare convinzioni diverse non viene quindi automaticamente registrato dalla Chiesa, che teoricamente perpetua l’errore per l’eternità.
Con queste cifre gonfiate il Vaticano presenta poi il conto ai governi, sostenendo di rappresentare ad esempio pressoché l’intera popolazione italiana, ed ottenendo un ascolto e dei privilegi assolutamente ingiustificati.
Tutti i sondaggi d’opinione concordano nel dimostrare l’assurdità di certe cifre.