Ottimo intervento di Mssimo Fini, come al solito direi.
Ottimo intervento di Mssimo Fini, come al solito direi.
Ogni sistema che preveda capitale e proprietà privata è capitalista.
Chiamalo sociale, chiamalo corporativo, chiamalo come ti pare ma sempre capitalismo rimane.
Quanto alla meritocrazia esso è un concetto basilare del capitalismo liberale basato sull'idea di selezione darwiniana applicata all'economia. Tutti i sistemi socialisti non la prevedono in quanto ad essa preferiscono una spartizione dettata da pianificazioni politico-burocratiche, ed infatti sono tutti falliti.
Il concetto di meritocrazia non ha colore politico e non è legato ad alcuna concezione economica del potere, bensì è la naturale forma di sopravvivenza cui ricorre una potenza planetaria (attenzione, non le sue colonie come l'Italia o stati satelliti vari)......La Cina adotta tale sistema di selezione ed è risultato essere un'arma vincente i cui risultati sono innegabili.....attualmente in un contesto disastrato e da colonia schiava di una banca centrale come quello europeo, politiche stataliste sarebbero alquanto inapplicabili.Come sempre Massimo Fini (persona che ho conosciuto e che stimo) resta una di quelle voci fuori dal coro, discutibile qualche volta, ma pur sempre coraggiosa e ad effetto (alla faccia dei maledetti pretuncoli che lo epurarono in Rai).
Personalmente credo che l' economia debba essere subordinata alla collettività nazionale, e che la proprietà privata vada protetta laddove tipo artigianato ed agricoltura può realizzare una funzione sociale e tradizionale e si concilia col diritto della persona all' autonomia. Sono contrario alla proprietà individuale delle grandi aziende e al libero mercato, il mercato deve scorrere nei binari di una politica dirigista. Il commercio estero deve essere esercitato dallo Stato nazionale, socialista ed autarchico. Si deve produrre non per arricchimento di singoli ma per sussistenza. Infine, arricchirsi di denaro e beni di lusso non deve essere considerato un diritto, almeno non è un diritto da promuovere.
Ma se finisci in ospedale preferisci essere curato da un medico che è li' per raccomandazioni in un pronto soccorso da terzo mondo oppure in un ospedale decente con medici motivati e magari laureati con lode?
e questo discorso vale per tutti gli altri campi , il merito solo va premiato e non riconoscere valore adeguato al talento significa primo darsi una mazzata sui coglioni e secondo andare contro la religione di noi Ariani cioè l'Induismo originario , che accettava la gerarchia castale in base ai singoli talenti e personalità.
Concordo con quello che dice Ulver81
Guarda, io non so cosa sia la religione degli ariani, degli indiano o quello che vuoi, però sono dell'idea che un ordine gerarchico fondato su talento e personalità (oltre che spirito) sia assolutamente giusto, quindi fin qui, sfondi porte a perte. Però spiegami cosa c'entra col discorso che ho portato avanto io prima? La competizione tra uomini fa parte del mondo sin dai suoi albori, quando questa viene assunta per principi economicisti, oligarchici e mercantili non mi va piu' bene. A parte il fatto che la società capitalista non premia i migliori per capacità o per intelletto, ma per quanto denaro hanno a disposizione per poter competere con altri.