Roba da pazzi......
Siamo alla comicità involontaria, che schifo di paese.....
(Non che all'estero sia meglio)
Roba da pazzi......
Siamo alla comicità involontaria, che schifo di paese.....
(Non che all'estero sia meglio)
La casella di posta elettronica del Prof. Moffa è stata bloccata. Qui a Teramo il clima è davvero incredibile.
Vi intito ad aderire, come ho fatto anche io, al Comitato contro la repressione della libertà di parola e di pensiero. Mandate una email di adesione (basta un semplice "Aderisco", seguìto dal nome, dal cognome e della località di resienza) all'indirizzo pepperosci@alice.it oppure al numero di fax 06.33266662.
L'ANPI di Fermo
con Claudio Moffa
Spett.le Prof. Claudio MOFFANella mia qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Fermo (Provincia di Ascoli Piceno) Le esprimo la mia intera solidarietà per la vergognosa aggressione di cui Ella è rimasta vittima Venerdì 18 u.s.
Università degli Studi di
T E R A M O
Non può occultare o sminuire il carattere squadristico dell’aggressione da Lei subita la circostanza, subito avanzata come esimente dai responsabili, che essi non abbiano agito con manganelli od armi, essendo evidente, per esecrare un simile comportamento, il semplice fatto che sia stato fatto ricorso alla forza fisica per impedire il legittimo esercizio delle libertà costituzionali.
Spero vivamente che Ella sporga denuncia per violenza privata contro i responsabili tutti e ciò ovviamente non per un risarcimento solo personale, ma per invocare in ambito giudiziario quella doverosa tutela che nell’immediato le forze dell’ordine non hanno potuto offrire...
Di fatto i regimi totalitari del XX secolo non sono in grado di replicarsi al momento presente nei termini loro propri assunti in quella prima manifestazione storica. Quei regimi possono reincarnarsi solo in altre forme e non v’è alcuna contraddizione né logica, né fattuale nell’ipotesi che tali altre nuove forme possano essere proprio quelle caratteristiche delle forze che a quei regimi si opposero inizialmente, vuoi perché i gruppi umani non conservano sempre anche i buoni propositi iniziali così come conservano i propri contrassegni esteriori, vuoi perché anche nei più aspri conflitti non necessariamente alla parte censurabile per la sua inumanità si contrappone una parte rivale esente da medesimi o analoghi vizi (come ben mostra la storia del sionismo, fin troppo rimossa dalla coscienza collettiva, o il crimine di Hiroshima, di cui nessuno sembra ravvisare il carattere letteralmente olocaustico).
Vedo appunto nella Sua iniziativa didattica il lodevolissimo e civilissimo intento di uscire da una paranoica ridisegnazione storica dei vinti e dei vincitori, nella quale i primi dovrebbero rappresentare il male assoluto (e non solo una contingente e grave degenerazione antropologica) e i secondi gli angeli del bene immuni per l’eternità da ogni tara etica o politica. Uscire da questa visione psicologicamente patologica e ideologicamente metafisica, non di rado messa a supporto di interessi assai poco nobili (e che non ha niente a che fare con la necessaria distinzione etica e politica) e rientrare nel mondo reale della storia con le sue complessità e problematiche mai potrà minimamente ledere la forza e la credibilità dei valori della democrazia, della giustizia e dell’antifascismo emersi dalla seconda guerra mondiale, di cui l’associazione da me rappresentata è portatrice e intransigente custode. Anzi quei valori ne usciranno più autentici perché, liberati da ogni strumentale ipocrisia, ci permetteranno di individuare e condannare ogni caso di intimidazione fascista non già in base ai suoi contrassegni esteriori, spesso ingannevoli soprattutto se storicamente consolidati nel tempo e quindi suscettibili di ignominioso abuso, ma in base al valore effettivo dei comportamenti reali, il quale valore, nel caso dell’aggressione perpetrata ai Suoi danni Venerdì u.s., combacia perfettamente con lo spirito autentico dello squadrismo fascista, che consiste nel sostituire al libero giuoco del dialogo la coercitiva sopraffazione della forza e dell’intimidazione fisica (anche fidando nell’inerzia dei pubblici poteri di ogni tentennante stato democratico).
Con l’augurio che i poteri legittimi di questo paese comprendano la potenzialità eversiva di tale illecita condotta e ne rimuovano i presupposti per il futuro e autorizzandoLa a fare di questo mio messaggio l’uso che riterrà più opportuno, Le rinnovo la mia solidarietà e Le esprimo i più cordiali saluti e i più fervidi auguri per il futuro.
Fermo, li 22 Maggio 2007
Fabrizio Iommi
Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - Fermo
ITALIANI UNITI PER LA LIBERTA'!
SOLIDARIETA' AL PROF MOFFA!
solidarietà