Premetto che intendo rispettare la giusta richiesta di toni civili ed educati. Ma credo FreeFlag che tu aggiunga alla scoperta di un assioma una precisa mancanza di fantasia (o forse solo un particolare che ti manca).
L'assioma è il PIL. E per questo vale solo la pena di segnalare che lo era anche quando sotto il berlusca la dinamica era allo zero: effettivamente era SOTTOZERO, come spesso sostenni prendendomi gli sberleffi dei forumisti del cdx. E sottozero non rimase per un solo anno, ma per diversi.
Per la verità vale la pena anche di notare che dal 1.1.2006 al 1. trimestre del 2007, l'inflazione è dimonuita dal 2.4 all'1.7%.
Un'altra precisazione mi serve per introdurre la mancanza di fantasia: il tipo di calcolo è valido per tutti i paesi occidentali. Dunque l'importante è notare una dinamica inversa fra andamento dell'inflazione (che è in calo - salvo poi verificarne i motivi) e del PIL, che è ovviamente meglio che salga.
Dunque quando sale il PIL non per quantità, ma per importi, si va subito a verificare QUALI merci e a quali prezzi risultano in aumento. E qui mi spiace notare la tua mancanza di fantasia. Ciò accade tipicamente nelle fasi di ripresa successive agli investimenti tecnologici.
Nel caso italiano si tratta di prodotti e servizi ad alto valore aggiunto. Insomma dalle esportazioni e vendita di prodotti tecnologici, alle consulenze fiscali e finanziarie con soluzioni importanti per la competitività delle imprese.
Insomma io non mi stupirei, anche perchè è lo stesso fenomeno che si verifica in Germania.
Anzi sarei contento della somma algebrica che vede in calo il costo dei farmaci e delle tariffe telefoniche (merci e servizi usati ancche dai precari) ed in aumento le esportazioni di Ferrari (che, se uno sceicco le preferisce alle armi... forse fa meno danni).
C'è ancora un'altro aspetto di un certo interesse. Quando sale il PIL normalmente sale anche il fatturato delle compagnie elettriche e di quelle che forniscono energia. Non è stato però questo il caso di Acea ed Hera. Perchè? Innanzitutto perchè la concorrenza ha suggerito i distributori di energia di ridurre i prezzi in presenza di riduzione del costo delle materie prime (altro motivo di calo dell'inflazione - uno dei cavalli di battaglia di brunik quando parla del "culo di Prodi" - che secondo me è strameritato). Poi perchè le imprese si sono attrezzate per risparmiare energia, cominciando ad usare anche energie alternative o semplicemente organizzandosi meglio.
Infine dipende dal mutamento climatico: le famiglie hanno avuto meno freddo quest'inverno. E - PIL o non PIL - temo che il problema del mutamento climatico dovrà far riflettere un po' tutti, a partire da oggi. E per sempre, purtroppo.
informauro
Bene, Sig. Curioso...
Noi sappiamo bene cosa Le brucia: noi abbiamo fatto un ragionamento e dei calcoli e abbiamo anche precisato qualcosa circa l'inflazione.
Vediamo di spiegarci:
Le variazioni anno per anno. In base alle rilevazioni differenziate pubblicate oggi dall'Istat, nel 2002, anno di entrata in vigore dell'euro, non sono state riscontrate grosse variazioni tra l'inflazione media per le famiglie e quella per le quattro categorie considerate.
Nel 2003 le famiglie di pensionati hanno avuto un'inflazione vicina al 3 per cento.
Tra il 2004 e il 2005 le differenze maggiori sono state rilevate per le famiglie in affitto o subaffitto (rispettivamente +2,54 e +2,34, contro una media del +2,43 per cento e +2,36 per cento).
Ma è infine nel 2006 che si sono riscontrate le variazioni maggiori, con un +2,85 per cento per le famiglie più povere, rispetto al +2,50 della media.
http://www.repubblica.it/2006/10/sez...categorie.html
Quindi, come già precisato, siamo stati anche prudenziali nella nostra stima.
lunedì, 30 aprile 2007[
ISTAT: CALO RECORD INFLAZIONE AD APRILE +1,5% ANNO, +0,2% MESE
Roma, 30 apr. (Apcom) - Continua il rallentamento dell'inflazione. Ad aprile l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic) è cresciuto dell'1,5% rispetto allo stesso mese del 2006 (+1,7 per cento il dato tendenziale di marzo), mentre su base mensile è aumentato dello 0,2 per cento (stessa variazione di marzo). È il dato più basso dal giugno 1999, quando segnò un +1,4 per cento.
Lo rende noto l'Istat, precisando che sono stime provvisorie, mentre i dati definitivi saranno diffusi il 16 maggio.
Sulla frenata, spiegano i ricercatori, ha inciso soprattutto l'effetto di contenimento del comparto energetico, mentre i beni alimentari (soprattutto quelli non lavorati) hanno accelerato la crescita dei prezzi. Al netto dei soli prodotti energetici, infatti, l'aumento generale dei prezzi ad aprile è stato dell'1,6% su base annua (stesso dato di marzo). Anche l'inflazione di fondo poi, calcolata al netto dei beni più volatili (energetici e alimentari non lavorati), si conferma al +1,5% annuo, stesso dato del mese precedente.
L'indice armonizzato Ipca (quello usato in sede Ue), aggiunge l'Istituto di statistica, Istat, è aumentato ad aprile dell'1,7% su base annua (+2,1% a marzo) e dello 0,5% rispetto al mese precedente. Anche l'indice "europeo" segna così un dato record, perché non era così basso dall'agosto 1999 (+1,6%). Il tasso di inflazione "acquisito" per il 2007, ovvero quello che si avrebbe se l'indice dei prezzi al consumo rimanesse allo stesso livello di aprile per tutto l'anno, è pari invece all'1,2%