I rifiuti di napoli a Brescia?

[Oli]

http://www.ilbrescia.com/

Mi pare giusto, quella massa amorfa di incapaci non è stata in grado in 2 anni di trovare una soluzione al loro merdoso problema e la soluzione migliore è quella di mandarli a Brescia a incenerire.

Immagino che i napoletani contro l'inceneritore si oppongano alla partenza della loro merda per Brescia, dove noi respireremo la loro merda.

La soluzione ci sarebbe, e molto semplice: confisca di un terreno di 2000x2000 metri e sua trasformazione in merdaio. Non mi pare impossibile. certo, è meglio mandarlo a Brescia.

Che schifo, sono davvero schifato.

Se organizzeranno qualcosa per impedire fisicamente l'arrivo della merda di sicuro parteciperò. Sarò accusato di razzismo? Ne sarò felice.

[denty]

Lo scandalo napoletano dei rifiuti è uno scandalo ma non è un’emergenza. Dice il dizionario alla voce emergenza: “caso; circostanza imprevista; situazione critica”. Lo scandalo napoletano dei rifiuti non è casuale, ma il frutto di una serie di condizioni che non potevano portare ad altra conclusione; per la stessa ragione non è imprevisto, tanto più che la faccenda si trascina da anni; e non è neppure una situazione critica, perché – dice sempre il dizionario – è critica una situazione che si riferisce a una crisi, cioè a uno “stato transitorio di particolare difficoltà”. Qui, di transitorio non c’è proprio nulla. Perché, repetita juvant, l’incapacità della Campania di far fronte al problema rifiuti affonda le radici nel combinato disposto tra la normalità italiana – cioè l’ostilità alla tecnologia e all’innovazione, l’irresponsabilità politica, il tirare a campare che vuol dire: rimandare, rimandare, rimandare – e la peculiarità campana – cioè l’intreccio tra malcostume politico, criminalità organizzata e camorra.

Come uscirne? Ricette facili e rapide non ne esistono. Né si può pensare di risolvere una questione del genere col mero ricorso alla forza pubblica. Il punto è che la gestione dei rifiuti è un passaggio importante di un’economia capitalistica. Il rifiuto, sia esso prodotto durante la realizzazione o alla fine della fruizione di un bene o servizio, ne è una parte essenziale. Perché, quindi, esso sia trattato nel migliore dei modi, bilanciando le esigenze dell’ambiente con l’efficienza economica, occorre che pure gli scarti siano affidati al mercato. Il loro smaltimento ha un costo? Pazienza: lo pagheremo. Perché l’alternativa è Napoli. Questo, naturalmente, implica una seria riflessione tecnica ed economica sulle varie alternative: non vi sono ragioni di principio per preferire la posa in discarica alla termovalorizzazione, la distruzione al riciclaggio o riutilizzo, la gestione domestica all’esportazione dei rifiuti; né la raccolta differenziata è sempre e solo la cosa giusta. E’ una faccenda di palanche, come dicono a Genova: bisogna valutare cosa costa meno, tenendo conto di tutti i costi e di tutti i benefici, e prendere quella strada, quale che essa sia. Guardare al prezzo non è un vezzo da liberisti senza scrupoli (come se gli statalisti ne avessero, di scrupoli, e ancora una volta Napoli sta lì a testimoniarlo): è l’unico modo per utilizzare le risorse, scarse, di cui disponiamo nel modo migliore, cioè per creare più benessere per tutti.

Naturalmente, questo presuppone la definizione chiara dei diritti di proprietà, anzitutto sui terreni (l’assenza o la non garanzia di questi diritti è all’origine del fenomeno delle discariche abusive), e poi la libertà di mercato, per cui a ciascuno sia consentito smaltire i suoi rifiuti come più gli aggrada – o, per estensione, perché ogni comune segua le vie che ritiene preferibili. E’ ovvio che questo richiede la sconfitta della camorra. Ma è difficile immaginare che una realtà tanto forte possa essere debellata se prima non si crea un vero cortocircuito d’interessi con le popolazioni locali: le quali devono trovare, nel quadro giuridico, gli elementi e gli stimoli per dare un colpo di reni.

Carlo Stagnaro

[Fenris]

Come darti torto?

[albertob]

http://www.ilbrescia.com/

Mi pare giusto, quella massa amorfa di incapaci non è stata in grado in 2 anni di trovare una soluzione al loro merdoso problema e la soluzione migliore è quella di mandarli a Brescia a incenerire.

Immagino che i napoletani contro l'inceneritore si oppongano alla partenza della loro merda per Brescia, dove noi respireremo la loro merda.

La soluzione ci sarebbe, e molto semplice: confisca di un terreno di 2000x2000 metri e sua trasformazione in merdaio. Non mi pare impossibile. certo, è meglio mandarlo a Brescia.

Che schifo, sono davvero schifato.

Se organizzeranno qualcosa per impedire fisicamente l'arrivo della merda di sicuro parteciperò. Sarò accusato di razzismo? Ne sarò felice.

Eppure io la vedo come carburante gratis per la elettricità bresciana , non è un termovalorizzatore ?

[Oli]

Non produce energia elettrica, solo acqua calda.
Inoltre, pur emettendo pochi residui un po' li emette, e sono sufficienti i nostri, non ci serve certo l'appoggio della merda di napoli.

[albertob]

Non produce energia elettrica, solo acqua calda.
Inoltre, pur emettendo pochi residui un po' li emette, e sono sufficienti i nostri, non ci serve certo l'appoggio della merda di napoli.

E l'acqua calda cosa va ad alimentare ? Non andrà mica sprecata spero , comunque peccato che non produca energia elettrica .

[Keiros]

Non produce energia elettrica, solo acqua calda.
Inoltre, pur emettendo pochi residui un po' li emette, e sono sufficienti i nostri, non ci serve certo l'appoggio della merda di napoli.

Immagino che Brescia e tutti i comuni che potranno si faranno pagare lautamente per il servizio straordinario di smaltimento. O almeno lo spero, altrimenti sono proprio dei coglionazzi.

[Oli]

Immagino che Brescia e tutti i comuni che potranno si faranno pagare lautamente per il servizio straordinario di smaltimento. O almeno lo spero, altrimenti sono proprio dei coglionazzi.

Pagare con soldi di chi? Poi Napoli chiederà allo stato un interventoi straordinario di sostegno economico....

In buona sostanza non cambia nulla. E noi respireremo lo schifo. I napoletani non vogliono l'inceneritore, ma se usano quello degli altri allora va bene.

Ma già 2 anni fa li abbiamo "aiutati". Ora BISOGNA mandarli a quel paese.

SI DEVONO ARRANGIARE!!!!!!

[Occam]

..alla fine hanno ragione i napoletani

[Oli]

E' sempre stata così e sempre sarà così. Chi è più sbruffone arrogante e sa far andare la lingua senza stop la vince. Sempre e comunque.