Le scelte dei Ds
Intervento di Piero Fassino, da "L'Unità"
24 maggio 2007
Poiché leggo ricostruzioni fantasiose sulla composizione del Comitato promotore nazionale del Partito Democratico, mi corre l’obbligo di una informazione veritiera. Nella riunione del vertice dell’Ulivo di qualche settimana fa, Prodi propose la costituzione del Comitato nazionale promotore fissandone in 30 membri il numero complessivo, con almeno un terzo di presenza femminile. E pregò di non allontanarsi più di tanto da quella dimensione per assicurare una composizione quantitativa che ne consentisse una frequente convocazione e un agile funzionamento. Nel successivo lavoro istruttorio, prendendo atto di molte esigenze di rappresentatività, si convenne su un Comitato di 45 membri.
Di questi, 15 indicati da Ds, 13 dalla Margherita, 10 da Prodi, più alcune personalità politiche e di società civile. Sulla base di questo accordo, mi sono assunto la responsabilità di formulare una nostra proposta che tenesse conto di una pluralità di criteri: dirigenti nazionali, esponenti di Governo, dirigenti gruppi parlamentari, rappresentanti di regioni ed enti locali, equilibrio territoriale. E naturalmente un terzo di donne.
Chiunque comprende che una tale composizione non è facile per un partito che ha 600.000 iscritti, 200 parlamentari, 13 Ministri e Vice Ministri, 5 Presidenti di Regioni, molte decine di Presidenti di province e Sindaci di città capoluogo.
Qualsiasi rosa di quindici persone sarebbe esposta perciò a obiezioni e ipotesi alternative. Dirò di più: i Ds sono in grado di proporre almeno dieci rose di pari autorevolezza politica.
Una scelta, ancorché difficile e sofferta, era perciò obbligata.
Ho cercato di attenermi a criteri di rappresentatività, componendo una presenza DS che fosse sufficientemente capace di rappresentare molteplicità di istanze politiche e istituzionali, nonché di tenere conto delle più rilevanti personalità politiche del nostro Partito.
Per il Governo ho indicato il Vice Presidente del Consiglio Massimo D'Alema, il Ministro delle Attività Economiche Pier Luigi Bersani e la Ministra delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini.
Per le Regioni, il Presidente della Conferenza Stato Regioni Vasco Errani e l'unico DS Presidente di una Regione del Sud, Antonio Bassolino.
Per i Comuni, il Presidente dell'Anci Leonardo Domenici e Veltroni e Cofferati, Sindaci di Roma e Bologna.
Per i gruppi parlamentari, il Presidente del Gruppo al Senato Anna Finocchiaro e il Vice Presidente del Gruppo alla Camera Marina Sereni, nonché Donata Gottardi per la delegazione DS/PSE al Parlamento Europeo.
Garantita è la presenza femminile, pari al terzo previsto. Così come il Comitato risulta rappresentativo dei diversi territori del Paese. E significative sono le personalità della società civile.
Naturalmente so bene che ciascun nostro dirigente, forte dell'esperienza e dell'autorevolezza accumulate negli anni, desidererebbe essere sempre coinvolto in prima persona in sfide impegnative. E considero tale disponibilità come una manifestazione di passione politica e di volontà di esserci che apprezzo e che certamente avrà occasione di manifestarsi nelle molte attività che ci impegneranno nel percorso costituente verso l'Assemblea di metà ottobre.
Peraltro va detto che il Comitato Promotore è organismo a termine, destinato a esaurire la sua funzione entro il 14 ottobre, non prefigurando in nessun modo i futuri assetti dirigenti del PD.
Ed è bene evidente che gli organismi dirigenti del nuovo partito vedranno una presenza ben più ampia di esponenti DS di governo, istituzioni e società.
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Piero in tutta sincerità smettila di dire cazzate e soprattutto di farle. Non ci sono giustificazioni a ciò che hai combinato stavolta. Il tuo genio si è definitivamente eclissato stavolta.