Capisco quello che "fai per dire"...ma prima con "la Legge è uguale per tutti" e dopo con "in nome del Popolo italiano" penso che ad ognuno il proprio mestiere!...
Ma ci sarebbe la possibilità di poter far qualcosa (Costituzionalmente e giuridicamente) affinché le condanne vengano applicate?
Che mi sembra una cosa sbagliata (e un po' insensata) creare la categoria metafisica dei "condannati" = "cattivi" che vanno esclusi dalla vita politica. Se il problema È che hanno violato questa entità suprema detta legge.. beh, il problema non sussiste perchè la stessa legge consente loro di candidarsi e quindi va tutto bene.
Restano le singole valutazioni, e per me c'è reato e reato, uno condannato per avere bruciato le baracche degli extracomunitari, oppure uno condannato in via definitiva a 5 anni di carcere per banda armata e associazione sovversiva come elemento di spicco del gruppo neofascista Terza Posizione. non lo vorrei mai a rappresentarmi, uno condannato per essersi alzato abusivamente la villetta non mi sembra particolarmente sconvolgente. Ferma restando la distinzione tra chi ha già scontato la sua pena e chi invece va in Parlamento per evitarla.
Mah, a me sembra che la differenza fra persone e persone vi è eccome!
Quando è il semplice cittadino a commettere qualsiasi tipo di reato vi è la persecuzione anche dopo aver scontata la pena (almeno in molti casi nel passato e in alcuni casi anche nel presente...dipende da dove si vive).
Mentre, per i "trainatori" della morale, cioè quelli che dovrebbero essere da esempio a tutti gli altri poiché coprono cariche pubbliche, si continua imperterriti a berci le loro "onestà" anche se rei di reati e già condannati...