Bitonto 19 maggio 2007

[dechristen (POL)]

La Storia siamo Noi

Il 25 maggio del 1734 in quel di Bitonto ci fu l’epico scontro tra l’esercito di Carlo di Borbone contro le forze di occupazione austriache , l’esito della battaglia fu a favore del Borbone che poi risalì il regno fino a Porta Nolana a Napoli, aprendo per i sudditi napolitani la più lustra e brillante delle stagioni del reame, quella dei cinque re borbonici .

A Bitonto il 19 maggio 2007 si è tenuta la rievocazione di quella leggendaria giornata, oltre cinquecento figuranti con abiti del ‘700 hanno sfilato per le vie della graziosa cittadina pugliese, il percorso della manifestazione era ammirato dall’interna popolazione bitontina, festosi e partecipi per ammirare la rappresentazione identitaria che vedeva a capo del corteo l’impagabile Capitano Romano con il suo plotone della “Real Marina” venuto appositamente da Caltanissetta per l’occasione. Una cornice splendida fatta di colori e suoni tipici del popolo duosiciliano, alla fine della sfilata , dinnanzi al comune di Bitonto, i soldati di Romano sparavano colpi di saluto e di ringraziamento sia alle istituzione bitontine che avevano consentito e sponsorizzato l’evento ma anche per ringraziare Montemar che don Carlo che in quella indimenticabile giornata del 25 maggio 1734 cominciavano a dare lustro alla gente del Sud italico. A chiudere la parata, composti, fieri e orgogliosi, gli uomini che oggi sono a “Guardia della Fede” borbonica nelle Puglie, su tutti i rappresentanti neoborbonici Giuseppe Ciuffreda da Foggia e la "banda" Calvano da Andria, a capo del plotone Francesco Laricchia anima e motore della giornata, senza dimenticare tra gli altri Gaetano Marabello e Luciano Gentile.

Siamo stati invitati a partecipare alla giornata anche per ritirare un premio che gli amici dell’associazione Noi Borbonici ci hanno munito per ringraziarci della ultra decennale attività a favore della nostra gloriosa antica Patria.

Con a capo il presidente del movimento neoborbonico Gennaro De Crescenzo ed al sottoscritto, il “reggimento” dei nuovi paladini del Sud ha sfilato fiero per l’intera cittadina pugliese, fieri perché la festa di Bitonto è stata una ulteriore prova di compattezza per l’interno duosiciliano ed anche la consapevolezza che il popolo del Sud comincia fortemente a sentire il suo senso di appartenenza quasi millenaria attorno a quello che è il Regno delle Due Sicilie.

La giornata del 19 maggio non è stata solo una sfilata rievocativa ma anche la riprova che un popolo se pure oltraggiato e una storia seppur occultata non sono finiti sotto una coltre di menzogne ed il ferro e fuoco del nemico , la gente , il popolo delle Due Sicilie è ancora vivo e presente nonostante tutto , la gente del Sud e consapevole della proprie orgogliose origini e il sentimento di appartenenza rifiorisce in tutto il proprio chiarore. Anche se l’assenza di chi dovrebbe in questi casi essere a capo della sua gente rammarica, una latitanza inspiegabile ed imperdonabile quella dei Borbone di oggi, ai quali il sindaco del paese pugliese ha donato le chiavi della città in onore di quegli avi che diedero una nuova speranza ed una luminosa stagione al popolo duosiciliano.

Forza e onore

Fiore Marro

[uqbar (POL)]

La Storia siamo Noi

Il 25 maggio del 1734 in quel di Bitonto ci fu l’epico scontro tra l’esercito di Carlo di Borbone contro le forze di occupazione austriache , l’esito della battaglia fu a favore del Borbone che poi risalì il regno fino a Porta Nolana a Napoli, aprendo per i sudditi napolitani la più lustra e brillante delle stagioni del reame, quella dei cinque re borbonici .

A Bitonto il 19 maggio 2007 si è tenuta la rievocazione di quella leggendaria giornata, oltre cinquecento figuranti con abiti del ‘700 hanno sfilato per le vie della graziosa cittadina pugliese, il percorso della manifestazione era ammirato dall’interna popolazione bitontina, festosi e partecipi per ammirare la rappresentazione identitaria che vedeva a capo del corteo l’impagabile Capitano Romano con il suo plotone della “Real Marina” venuto appositamente da Caltanissetta per l’occasione. Una cornice splendida fatta di colori e suoni tipici del popolo duosiciliano, alla fine della sfilata , dinnanzi al comune di Bitonto, i soldati di Romano sparavano colpi di saluto e di ringraziamento sia alle istituzione bitontine che avevano consentito e sponsorizzato l’evento ma anche per ringraziare Montemar che don Carlo che in quella indimenticabile giornata del 25 maggio 1734 cominciavano a dare lustro alla gente del Sud italico. A chiudere la parata, composti, fieri e orgogliosi, gli uomini che oggi sono a “Guardia della Fede” borbonica nelle Puglie, su tutti i rappresentanti neoborbonici Giuseppe Ciuffreda da Foggia e la "banda" Calvano da Andria, a capo del plotone Francesco Laricchia anima e motore della giornata, senza dimenticare tra gli altri Gaetano Marabello e Luciano Gentile.

Siamo stati invitati a partecipare alla giornata anche per ritirare un premio che gli amici dell’associazione Noi Borbonici ci hanno munito per ringraziarci della ultra decennale attività a favore della nostra gloriosa antica Patria.

Con a capo il presidente del movimento neoborbonico Gennaro De Crescenzo ed al sottoscritto, il “reggimento” dei nuovi paladini del Sud ha sfilato fiero per l’intera cittadina pugliese, fieri perché la festa di Bitonto è stata una ulteriore prova di compattezza per l’interno duosiciliano ed anche la consapevolezza che il popolo del Sud comincia fortemente a sentire il suo senso di appartenenza quasi millenaria attorno a quello che è il Regno delle Due Sicilie.

La giornata del 19 maggio non è stata solo una sfilata rievocativa ma anche la riprova che un popolo se pure oltraggiato e una storia seppur occultata non sono finiti sotto una coltre di menzogne ed il ferro e fuoco del nemico , la gente , il popolo delle Due Sicilie è ancora vivo e presente nonostante tutto , la gente del Sud e consapevole della proprie orgogliose origini e il sentimento di appartenenza rifiorisce in tutto il proprio chiarore. Anche se l’assenza di chi dovrebbe in questi casi essere a capo della sua gente rammarica, una latitanza inspiegabile ed imperdonabile quella dei Borbone di oggi, ai quali il sindaco del paese pugliese ha donato le chiavi della città in onore di quegli avi che diedero una nuova speranza ed una luminosa stagione al popolo duosiciliano.

Forza e onore

Fiore Marro

Arrivano i nostri !

Che emozione!