vi riporto la descrizione della vita di un briganteo ci trovo tante analogie con storie del secondo dopoguerra.
Pasquale CAVALCANTE: (di Corleto). Un milite della Guardia Nazionale era venuto a diverbio con la madre e nella colluttazione le aveva rotto una costola. Calvalcante promise vendetta. Incontrandolo un giorno in un bosco, lo sbudellò e lo appese per i piedi ad un albero. Quando fu catturato e stava per essere fucilato, disse "sono stato crudele contro quelli che mi caddero fra le mani, ma merito perdono perchè contro mia indole mi hanno spinto al delitto. Ero sergente di Francesco II, tornato a casa, mi tolsero l'uniforme e mi sputarono sul viso; si cercò anche disonorarmi mia sorella; per colpa di pochi divenni feroce contro tutti; sarei vissuto onesto se mi avessero lasciato in pace".
Simm briganti e facimm paura....