Forum, primo tentativo liberaldemocratico

[Paolo Arsena]

Cari amici,
comincia davvero un nuovo percorso.
Comincia la strada verso la Costituente laica e liberaldemocratica.

Sulla scia dell'assemblea "Oltre la diaspora" dello scorso settembre, il Forum per l'Unità dei Repubblicani - progetto liberaldemocratico, si fa promotore di un percorso chiaro e deciso.
Un sentiero che parte da tutti quei repubblicani oggi nel centrosinistra che non si riconoscono nel Partito Democratico, e da tutti quei repubblicani oggi nel centrodestra che non hanno mai condiviso quella collocazione.



ASSEMBLEA NAZIONALE
I REPUBBLICANI UNITARI
VERSO LA COSTITUENTE LAICA LIBERALDEMOCRATICA
Unità, identità, autonomia. Per ripartire insieme

[Paolo Arsena]

[Paolo Arsena]

ASSEMBLEA NAZIONALE
I REPUBBLICANI UNITARI
VERSO LA COSTITUENTE
LAICA LIBERALDEMOCRATICA
Unità, identità, autonomia. Per ripartire insieme

Uscire dalla trappola bipolare

Occorre prendere atto che il problema dei repubblicani nasce dal bipolarismo.
Nel sistema bipolare la nostra cultura non si è mai trovata a suo agio, perché ne ha patito per intero gli effetti letali: da un lato la disgregazione tra chi è andato a destra e chi è rimasto a sinistra, che ci ha reso deboli e frammentati; dall’altro la conseguente omologazione nei contenitori più grandi, in cui non si è mai distinta la nostra voce.
Il risultato è che il nostro elettorato di riferimento ha perso interesse per una tradizione divisa e privata della sua specificità.


No al centrodestra. No al Partito Democratico.

Oggi i repubblicani sono anime in pena.
Se a destra il PRI ha perso sostanza, ruolo e credibilità, a sinistra la situazione è disperata: ognuno va per conto suo, e non c’è più un partito di riferimento in grado di calamitare le spinte centrifughe.
Una parte ha scelto il Partito Democratico. Una strada che vede le componenti repubblicane svilite e in competizione tra loro, a contendersi gli esigui spazi di rappresentanza interna. L’obiettivo, a dispetto della buona fede di molti, non è più quello di sopravvivere come cultura politica. Ma di sopravvivere e basta.
Sul versante opposto, il Partito Repubblicano manifesta una crescente insofferenza verso l’alleanza di centrodestra, e la battaglia interna di minoranza oggi comincia a produrre i suoi frutti. Le caute e pur significative novità dell’ultimo congresso, indicano che qualcosa si sta muovendo nel senso auspicato: alle prossime europee il PRI intende rappresentare l’ELDR in autonomia da entrambi gli schieramenti, con l’ambizione di costruire un progetto politico distinto e di ampio respiro.

Pertanto, il punto d’incontro dei repubblicani può trovarsi solo fuori dal centrodestra, e fuori dal Partito Democratico.


Verso la Costituente laica liberaldemocratica.

Su questo terreno esiste una via d’uscita. Oggi assistiamo ad un momento “creativo”, di grande fermento politico: c’è lo spazio per muoversi e per progettare. Adesso. Non quando i giochi finiscono e il cerchio si chiude.
Occorre dunque ridisegnare una prospettiva comune tra repubblicani, recuperando tre parole chiave che abbiamo perduto: unità, identità, autonomia.

Dopo il successo dell’evento “Oltre la diaspora”, il Forum per l’Unità dei Repubblicani (progetto liberaldemocratico) promuove un nuovo importante incontro di livello nazionale: un’assemblea rivolta a tutti i repubblicani che si riconoscono in queste premesse, per convergere sulla prospettiva della Costituente laica liberaldemocratica.

Questo progetto si fonda su alcuni importanti punti di forza.

1) La partecipazione in posizione autonoma alle elezioni europee, come espressione dell’ELDR, nel solco della nostra identità.
Una posizione di autonomia nel campo laico di stampo liberaldemocratico è ben spendibile per le prossime europee, che si tengono col proporzionale puro. E’ un terreno su cui i repubblicani riacquistano identità e specificità, lavorando ad un assetto politico multipolare, che ricalchi il modello delle famiglie europee.

2) La possibilità di una convergenza col Partito Repubblicano su una piattaforma politica estranea al centrodestra.
Il PRI si incammina su questo progetto liberaldemocratico, in lenta e progressiva autonomia dalla CdL. E’ bene che i repubblicani che non hanno condiviso le scelte del partito storico, lo incalzino “da sinistra”, pretendendo su questo stesso terreno una chiusura netta e definitiva con l’esperienza di centrodestra.

3) Il consenso degli insoddisfatti del governo attuale e di quello passato.
Nel Paese si assiste ad una diffusa insofferenza per gli ultimi due governi. L’elettorato di centrodestra che, disilluso da Berlusconi, ha votato centrosinistra, è in gran parte già pentito e cerca un’alternativa. Similmente, molti elettori di centrosinistra sono oggi delusi: occorre evitare di consegnarli alla destra.
Serve dunque un progetto nuovo, capace di parlare a questi cittadini, tra cui si annida anche parte del nostro elettorato tradizionale.

4) Fare massa per garantirsi un ruolo di interlocuzione politica.
Su questo sentiero, è possibile andare oltre la sola sfera repubblicana, coinvolgendo la cultura liberale, radicale, liberalsocialista, con cui già esistono contatti.
Il futuro ci dirà se questo progetto potrà consolidarsi come soggetto politico autonomo. Ma se anche così non fosse, esso resterà comunque un interlocutore più forte della frammentazione odierna, ben spendibile per nuove soluzioni politiche.


Non perdiamo questa occasione per riacquistare un ruolo nello scenario italiano.
Il filo verde che si era spezzato si sta riallacciando. E’ ora di cominciare a tesserlo.


Il Comitato Promotore

[Venom]

Mi spiace ma non potrò partecipare neanche a questa assemblea, il giorno dopo ho la maturità

[McFly]

Non ti preoccupare Alleanza Laica sarà ben rappresentata

[Paolo Arsena]

[SILVIA]ATTENZIONE[/SILVIA]

ASSEMBLEA NAZIONALE SPOSTATA A SETTEMBRE

Cari amici,

dopo un'attenta valutazione, su consiglio anche di diversi amici interessati all'evento, abbiamo deciso per uno spostamento dell'iniziativa al mese di settembre.
Il momento politico è molto delicato. Il risultato di queste elezioni sta producendo non pochi riflessi nel panorama, dove sia a sinistra che a destra emergono segnali di squilibrio dell'attuale situazione. Anche il mondo repubblicano, uscito da risultati complessivamente non esaltanti, è entrato nella fase di elaborazione post-elettorale. A sinistra, si aggiunge poi il momento interlocutorio del Mre, che deve decidere del proprio futuro, a seguito della cooptazione di Luciana Sbarbati nel comitato del PD.

Abbiamo lanciato una prospettiva comune sul terreno liberaldemocratico, che parta anche da ambienti repubblicani non organici al Pri. C'è necessità di qualche tempo in più per costruirla e veicolarla con maggiore tranquillità.

Prossimamente, seguiranno aggiornamenti.

[Paolo Arsena]

Lunedì pomeriggio incontrerò qui a Roma Raffaello Morelli del Coordinamento dei Liberali. E' il primo passo per il rilancio effettivo dell'iniziativa di settembre. La prossima settimana sarà cruciale per annodare la rete organizzativa e partire con la riconvocazione dell'assemblea nazionale.

[McFly]

Ottimo ed abbondante!!!
Altre iniziative ed incontri sono in progetto per la preparazione di questo evento unitamente a tutti gli interessati.

[Paolo Arsena]

A settembre ci sarà anche il Coordinamento dei Liberali

E' andato a buon fine l'incontro con Raffaello Morelli, promotore del Coordinamento dei Liberali, la formazione che, parimenti al Forum per l'Unità dei Repubblicani, persegue lo scopo di recuperare la propria diaspora.
Con Morelli c'è piena sintonia sulle prospettive, sul percorso e sul metodo: lavorare ad un primo incontro nazionale di repubblicani e liberali di varia estrazione, esteso anche ad altre rappresentanze e formazioni di matrice laica e democratica, per costruire un evento che rappresenti un primo passo e un contributo concreto verso una Costituente liberaldemocratica davvero autonoma, non assimilabile né col progetto del Partito Democratico, né col centrodestra, dove attualmente albergano il Pri e il nuovo Pli.
L'evento si propone di avere come principali interlocutori (o anche direttamente come partecipi e copromotori) da un lato proprio le formazioni di Nucara e di De Luca, che intendono muoversi nella stessa direzione. Dall'altro quegli ambienti laici riformatori che, sia pure coinvolti in altri progetti, possono a vario titolo guardare con interesse all'iniziativa: Lanfranco Turci, Enrico Cisnetto, Giuseppe Ossorio, Daniele Capezzone, Benedetto Della Vedova.

Da oggi la macchina organizzativa si sdoppia, dunque, e può cominciare a partire.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.

[Jan Hus]

In bocca al lupo.