Il presidente Vladimir Putin, riferendosi agli Usa, ha condannato i tentativi di "diktat e di imperialismo" nelle vicende internazionali.
Il test di un nuovo missile intercontinentale russo è una "risposta alle azioni unilaterali" di certi Paesi: lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, riferendosi al progetto Usa di scudo spaziale nell'Europa dell'est.
"Non bisogna avere timore di azioni del genere da parte della Russia - ha dichiarato Putin facendo riferimento al test missilistico di martedì - non sono aggressive, sono soltanto risposte ai duri e assolutamente ingiustificati passi fatti dai nostri partner" ha dichiarato il presidente russo riferendosi allo scuso Usa in Repubblica ceca e Polonia.
In ballo anche il trattato Cfe, che la Russia ha deciso di sospendere il mese scorso. Il numero uno del Cremlino ha lanciato una sfida all'occidente: "o ratificate il trattato emendato o noi lo abbandoneremo". Putin, ha poi denunciato i tentativi di "diktat e di imperalismo" negli affari internazionali. "Alcuni membri della comunità internazionale vogliono imporre la propria volonta' agli altri nonostante le norme legali e della comunicazione. Riteniamo che sia dannoso e pericoloso. Siamo contrari a usare questi metodi negli affari internazionali".
Il trattato Cfe limita il numero di aerei, carri armati ed altri armamenti pesanti non nucleari in Europa, venne firmato per la prima volta nel 1990 e poi modificato nel 1999 per riflettere i cambiamenti avvenuti sul continente dopo il crollo dell'Unione Sovietica. La Russia ha ratificato la versione emendata del CFE, ma gli Stati uniti e altri stati membri della NATO si sono rifiutati di farlo finché la controparte non avrà ritirato le proprie truppe dalle repubbliche ex sovietiche di Moldova e Georgia, un problema che la Russia considera "non collegato".