L'autolesionismo di questa maggioranza e' roba da psicanalisi

[Metapapero]

Certo.
Bisogna vedere se lo faranno davvero tutti.
Nella "maggioranza".

guarda, dubito che nella maggioranza ci sia simpatia per Speciale, del resto la posizione della destra e' chiaramente strumentale, perche', se veramente foste interessati alla faccenda chiedereste ad entrambi i contendenti di fare un passo indietro e non solo a uno.

Che poi nella maggioranza ci sia chi scherza col fuoco, e' evidente, e purtroppo DiPietro e' abbastanza stupido da rimanere con il cerino in mano.

[Metapapero]

diglielo ai migliaia di elettori del csx che considerano un gollista come di pietro un simbolo della sx e quei elettori della sx che considerano dei populisti come travaglio e grillo dei paladini della giustizia

io lo dico da anni...

ma evidentemente c'e' sempre un immaturita' politica di fondo che in Italia si trascina dal 1860.

[giorgio1000]

ROMA - "Non ci possiamo permettere di rischiare così tanto". Romano Prodi è in fibrillazione da una settimana. La vicenda Visco-Speciale sta diventando qualcosa di più di una semplice spina nel fianco. È una mina piazzata sotto il tentativo di "far cambiare passo al governo". Una querelle sulla quale la maggioranza, almeno fino ad oggi, non può fornire al Senato tutte le garanzie. Una bomba che Palazzo Chigi vuole disinnescare prima che sia troppo tardi. Prima che l'Unione non si ritrovi (mercoledì prossimo) in minoranza a Palazzo Madama e con il foglio di via verso le dimissioni.

In gioco, allora, c'è la delega che esercita Visco sulla Guardia di Finanza e la permanenza nel suo ruolo di Roberto Speciale, il capo dei finanzieri. E già, perché il governo a questo punto vuole affrontare tutto contemporaneamente. Prodi e i leader dell'Ulivo hanno già messo a punto il loro piano. Un "Piano in tre mosse". Che superi le resistenze del vice di Padoa-Schioppa a rinunciare alla sua delega e abbia come premessa il "licenziamento" di Speciale. Perché sia mercoledì scorso che ieri, il Professore e il ministro dell'Economia hanno formulato una precisa richiesta a Visco: "Rimetti la delega sulla Finanza. La gestirà il ministro fino a quando la vicenda processuale in corso non si sarà chiarita. Poi te la restituiremo. Sappiamo che sei una persona per bene. Ma se andiamo in questa situazione al Senato, salta tutto". Un ragionamento che anche ieri il viceministro ha rigettato sdegnosamente. Ha presentato un memorandum di 20 pagine al presidente del consiglio e alle insistenze dei suoi interlocutori ha ripetuto: "Se mi chiedete questo, allora vuol dire che non vi fidate di me. Per me è come una richiesta di dimissioni".

Insomma è fermissimo. Tant'è che a domanda diretta stizzito risponde: "Riconsegnare la delega? Nessuno me ne ha mai parlato e comunque nessuno si azzardi a parlarmene".

Il "Piano" punta dunque a bypassare il suo "non posso". I dettagli saranno definiti oggi al vertice dell'Unione. La prima mossa, però, sarà la sostituzione di del Comandante della Gdf. Il Consiglio dei ministri verrà convocato ad hoc per procedere alla rimozione e alla nomina di un nuovo vertice. Già la scorsa settimana Prodi aveva ammonito: "Non faremo come con Pollari". Non vuole che lo scontro si trascini per troppo tempo. E il tempo, appunto, sembra scaduto.

La seconda mossa: è convincere Antonio Di Pietro e tutti i "ribelli" del Senato a bocciare le mozioni della Cdl e a ritirare le loro. Con un impegno, ossia la terza mossa: subito dopo il voto a Palazzo Madama, Visco rimetterà a Padoa-Schioppa la sua delega. Che subirà una sorta di "sospensione" in attesa che la vicenda si risolva. Dopo di che la delega gli verrà restituita. Un piano articolato, quindi, per difendere "l'onorabilità" dell'esponente Ds e mettere al riparo l'esecutivo. Che già non gode di ottima salute, soprattutto a Palazzo Madama.

Del resto, dopo le amministrative dello scorso week end nell'Unione si è di nuovo affacciato l'incubo della crisi. Alimentato proprio dal caso Visco. Non per niente, un po' tutti ormai parlano della cosiddetta "Soluzione B". Così l'hanno definita l'altro ieri mattina all'ufficio di presidenza della Quercia. "Dobbiamo andare avanti - ragionava Piero Fassino - ma se il governo non ce la fa dobbiamo porci il problema del che fare".

L'argomento è stato ieri al centro persino di un faccia a faccia tra Walter Veltroni e Fausto Bertinotti. Sullo sfondo l'ipotesi di un esecutivo istituzionale, che coinvolga in primo luogo i centristi di Casini. "È ormai chiaro - spiegava ieri il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa - che si va verso un governo Marini. O magari Dini, oppure Mancino. Un governo che faccia la riforma delle pensioni, la legge elettorale, i regolamenti parlamentari e un po' di riforme istituzionali. Un paio di anni".

Un orizzonte che lascia perplesso Silvio Berlusconi ("preferirei un governo elettorale") ma che intravede pure Clemente Mastella. "Se un ministro presenta la sfiducia ad un viceministro, vuol dire che è proprio finita. Se cade Prodi, però - avverte il Guardasigilli che ha parlato a lungo con Casini - , io mi riterrò libero". E Giorgio La Malfa, leader del Pri schierato con la Cdl, scommette addirittura sul rimescolamento dei poli: "Il centrosinistra, se vuole salvarsi, deve puntare sul governo istituzionale lasciando la sinistra radicale e mettendo dentro noi e l'Udc. Poi ci presenteremo al voto come i moderati contro la destra".

Se un presidente del consiglio non può fare dimettere un viceministro vuol dire che il sistema è bacato . Questo indipendemente dalla vicenda Visco

[Max72]

Se un presidente del consiglio non può fare dimettere un viceministro vuol dire che il sistema è bacato . Questo indipendemente dalla vicenda Visco

Ma noi siamo quelli della superiorita' morale e della Questione Morale!A noi e' permesso!

[Kowalsky]

Dite che dovremo di nuovo ringraziare Di Pietro?

io dico che bisogna ringraziare di nuovo MARINI

[evasion00]

visco avrebbe dovuto presentare le dimissioni perchè ha fatto una magari una cosa giusta ma da coglione.... quindi merita di andarsene .... mi rendo conto che tra i 4, magari tutti e 4, c'è la gola profonda che ha passato le informazioni alla stampa... poi per fantapolitica.... il generale era d' accordo sull'operazione.... cosa avrà da celare il generale per poter essere obbligato a comportarsi così?

[Kowalsky]

visco avrebbe dovuto presentare le dimissioni perchè ha fatto una magari una cosa giusta ma da coglione.... quindi merita di andarsene .... mi rendo conto che tra i 4, magari tutti e 4, c'è la gola profonda che ha passato le informazioni alla stampa... poi per fantapolitica.... il generale era d' accordo sull'operazione.... cosa avrà da celare il generale per poter essere obbligato a comportarsi così?

beh, è una guardia di finanza, spero che nessuno se la prenda a male, ma l'ambientino dei finanzieri spesso tende a somigliare a quello degli indagati

[evasion00]

beh, è una guardia di finanza, spero che nessuno se la prenda a male, ma l'ambientino dei finanzieri spesso tende a somigliare a quello degli indagati

ho cercato di essere elegante ma penso che il bubbone sia legato al nano pelato...... diciamo che deve essere un argomento a cui tengono entrambe perchè molto ..... caro

[Kowalsky]

secutivo a rischio mercoledì in Senato. Il premier cerca una soluzione
L'Italia dei Valori mantiene l'ordine del giorno. La Cdl: "Deve andare a casa"
Visco rimette la delega su GdF
Speciale alla Corte dei Conti
<B>Visco rimette la delega su GdF<br>Speciale alla Corte dei Conti</B>

Vincenzo Visco

ROMA - Il viceministro Visco ha rimesso la deleghe sulla Guardia di Finanza. Allo stesso tempo il capo della Fiamme Gialle Speciale diventa componente della Corte dei Conti che viene sostituito dal generale Cosimo D'Arrigo, attuale sottocapo di stato maggiore della Difesa. Questi gli esiti del consiglio dei ministri straordinario, a cui non parteciperebbe il ministro della Giustizia Clemente Mastella, convocato da Prodi per "comunicazioni" sulla vicenda delle presunte pressioni del viceministro nell'inchiesta Unipol.

Durante il consiglio dei ministri, ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta al termine del cdm, "il presidente del Consiglio ha dato lettura in Cdm di una lettera in cui il viceministro Vincenzo Visco ha rimesso la delega sulla parte riguardante la Guardia di Finanza. La delega è avocata dal ministro dell'Economia". Letta ha auspicato che il gesto possa rasserenare la situazione.

Ora si vedrà se la rinuncia di Visco potrà portare verso la soluzione il caso, sollevato dal Giornale, che accusa il viceministro di aver fatto pressioni sul generale Roberto Speciale della Guardia di Finanza per trasferire alcuni finanzieri. Accuse a cui Visco ha replicato con un memoriale consegnato a Prodi che l'ha difeso: "E' stato ineccepibile".

Sarà Prodi, dunque, a dover trovare "una soluzione condivisa" che disinneschi il problema e annulli il rischio che i numeri, così vicini al Senato, dicano centrodestra. Lavorerà Prodi che avrebbe già in mente una soluzione. Parlando con Antonio Di Pietro che sulla vicenda è stato critico ("Visco se ne vada o rinuncio alle deleghe") e che ha deciso di presentare un proprio ordine del giorno. Cosa che avrebbe scatenato un duro faccia a faccia tra il premier e il ministro che avrebbe lasciato il vertice dell'Unione visibilmente irritato. A parole, però, Di Pietro smussa: "Non voteremo mai la mozione della CdL. Non faccio da sponda alla opposizione. E' più facile che domani non sorga il sole, che noi facciamo cadere il governo Prodi". E se Prodi, preoccupato per le conseguenze decidesse di mettere la fiducia? "La vivremmo come un ricatto inutile".

Parole che, però, lasciano freddo il segretario dello Sdi Enrico Boselli. Che ha fiducia in Prodi, ma non si sbilancia troppo sull'ex magistrato di Mani Pulite: "I pareri su di lui sono rischiosi, Di Pietro è Di Pietro..". E anche il presidente dei senatori dell'Ulivo, Anna Finocchiaro, non nasconde le perplessità: "Mi chiedo cosa voglia Di Pietro che vuol presentare una mozione uguale a quella di Calderoli".

Chi invece ostenta tranquillità è il Guardasigilli e leader dell'Udeur, Clemente Mastella "Coloro che immaginavano un passo falso della coalizione alle Forche Caudine di mercoledì al Senato, dovranno fare i conti con altri momenti e altri passaggi. Prima di mercoledì succederà qualcosa che eviti la polemica e disinneschi questa miccia".

Mercoledì, dunque, un dibattito al Senato carico di tensioni. Che il presidente del Senato, Franco Marini cerca di smorzare, spazzando via ogni voce sulla ipotesi di una sua candidatura ad una eventuale soluzione istituzionale per l'esecutivo: "Voglio restare a fare il presidente del Senato".

Nel frattempo la Cdl scatena attacchi al governo. Nel caso Visco il centrodestra vede l'affondo decisivo per "mandare a casa Prodi". "La posizione di Visco appare sempre più grave e indifendibile" dice il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa. "Cacciare Speciale sarebbe un reato" tuona Maurizio Gasparri di An. Mentre la Lega annucia la presentazione di una mozione di sfiducia a Visco. Che ricalca quella dell'Idv. Categorico, infine, Mario Baccini dell'Udc: "Visco ha superato i limiti. Speravamo che il governo ritirasse le deleghe a Visco. Così non è stato. Ne prendiamo atto e con il nostro voto in Parlamento manderemo a casa questo governo".

[Willy]

E Giorgio La Malfa, leader del Pri schierato con la Cdl, scommette addirittura sul rimescolamento dei poli: "Il centrosinistra, se vuole salvarsi, deve puntare sul governo istituzionale lasciando la sinistra radicale e mettendo dentro noi e l'Udc. Poi ci presenteremo al voto come i moderati contro la destra".

Chi avverte Nuvolarossa ?

ci manca solo questo