A dimostrazione della trasversalità degli ordini che provengono dalle logge e da chi sappiamo,
il giornale degli industriali e quello dei destrorsi 'perbene' continuano una strisciante propaganda contro Pacelli, più indisponente di quella del Manifesto et similia perché più ipocrita.
Su il Sole-24 Ore di domenica (l'edizione riservata alle discussioni culturali),
articolone in prima pagina sul "povero" Pio XI, "il papa censurato" [da Pacelli, ovviamente].
Scrive Emma Fattorini:
"Dalla nuova documentazione dell'Archivio Segreto vaticano emerge inoltre la prova certa che è Pacelli a impedire che divenga noto l'ultimo discorso di Pio XI" [un discorso apertamente antifascista].
Sulla spalla Emilio Gentile parla di "una nuova ombra sulla figura di Pio XII", il quale rincara la dose rispetto all'articolista dando addosso sia a Pio Xi che a Pio XII, entrambi rei - a differenza dei cattolici "buoni" (Sturzo e "altri pochi") - avevano "ceduto" al Fascismo (benché - bontà di Gentile! - non per fascismo, ma nell'illusione di cattolicizzare il totalitarismo fascista).