Fischi e urla dentro e fuori l'auditorium di Santa Chiara
Base Usa, Prodi contestato a Trento
Proteste dei comitati Dal Molin: «Il governo non ci ha difesi». Il premier replica: «Scontri continui, danno per il Paese»
TRENTO - «Venduto, venduto, vergogna, vergogna!» urlano i circa 200 manifestanti riuniti nel cortile dell'auditorium di Santa Chiara di Trento per protestare contro l'allargamento della base Usa «Dal Molin». Bersaglio dei loro cori è il premier Romano Prodi, giunto qualche minuto prima di mezzogiorno sul posto per partecipare al Festival dell'Economia. Il presidente del Consiglio è poi entrato nell'auditorium, dove sono proseguite le contestazioni. Al grido di «vergogna, vergogna» il gruppo che protesta contro l'ampliamento della base aerea di Vicenza, ha reso impossibile il proseguimento del convegno. I contestatori a loro volta sono stati sovrastati dagli applausi della platea e dalle grida «fuori, fuori».
LE PROTESTE - Tornata la calma Cinzia Bottene, volto e anima della protesta di Vicenza, è stata fatta salire sul palco dal moderatore del dibattito Ferruccio de Bortoli, il direttore del Sole 24Ore, e al presidente del Consiglio e alla platea la donna ha spiegato le sue ragioni (guarda): «È una vergogna che la città di Vicenza - ha detto la portavoce dei «No-base» - non venga difesa dal proprio governo. Non ci è stato concesso neppure di esprimere il nostro parere con un referendum. Ci stanno trattando in maniera ignobile». «Mi sono sentita tradita Presidente, l'ho votata sulla base del programma che parlava di riduzione degli impegni militari e di democrazia partecipativa».
LA REPLICA - Terminata la contestazione il presidente del Consiglio, rimasto impassibile durante l'intervento della contestatrice, ha ripreso a parlare senza rispondere esplicitamente alle accuse. Poi, prima di chiudere il suo intervento tra gli applausi, ha commentato amaro: «Queste contrapposizioni che vengono fatte da un giorno all'altro distruggono il Paese». Mentre all'amplimanento della base Usa ha dedicato poche ma perentorie parole: «Il governo ha preso una decisione politica. Oggi è stato fatto un discorso soprattutto e solo sull'aspetto urbanistico, e l'aspetto urbanistico - ha puntualizzato il premier - chiama anche le autorità locali ad avere un ruolo. Dal punto di vista del Paese la decisione è una decisione presa che manteniamo».
da Il Corriere della Sera