distribuito alla 2 giorni di radio blackout a torino.
distribuito alla 2 giorni di radio blackout a torino.
Ottimo lavoro!
Guarda l'analisi portata avanti nel volantino a mio parere non ha alcun punto debole, la trovo pienamente corrispondente alla realtà ed alle realtà sociali oggi in Italia e non solo. Nell'analisi vengono messi in evidenza alcuni dei punti che anche noi come comunisti nazionalitari stiamo tentando di sviluppare, ovvero la polverizzazione delle classi e quindi del proletariato, la disgregazione del tessuto di comunità, lo spostamento verso centri di consumo dei momenti di vita collettiva dei soggetti. Ottima mi è sembrata anche l'analisi del ruolo e della crisi attuale dei Centri Sociali e la loro autoreferenzialità al pari dei partiti e dei gruppi antagonisti odierni nella maggior parte dei casi a mio parere anche a fronte di una intrinseca concezione ancora di gruppo (categoria in cui in questo caso metto anche l'opera dei Centri Sociali) come avanguardia di una massa comunque aliena al gruppo stesso. Da qui la necessità di riconsiderare e rivalutare la figura del militante e della militanza e in questo mi interesserebbe molto che si potesse sviluppare l'idea accennata di creare una sintesi tra una organizzazione assembleare e una verticistica. Credo che metodologicamente per l'idea di struttura interna sia uno spunto interessante ma che mi è sembrato (considerando la necessità di sintesi di un volantino) non sviluppato a sufficienza nel volantino che hai riportato.
Trovo anche realistico per il momento che il progetto si stia portando avanti in un solo quartiere, evitando così di fare passi più lunghi della gamba.
In generale mi trovo un pò in difficoltà a scrivere perchè sostanzialmente mi sembra che di punti di critica il volantino non ne offra, al limite di approfondimento e di analisi ulteriore.
Ora rimane da stabilire soprattutto quali siano le idee di prassi concreta per portare avanti il progetto stesso, e queste credo saranno i punti cruciali per il futuro del progetto stesso alla prova dei fatti.
P.S. Mi devi una visita oculistica.
A luta continua
Faccio tre esempi pratici molto significativi per capire la situazione.
1) Incontro uno degli organizzatori di una 2 giorni sui CPT. Gli chiedo come era andata e mi risponde che è andata molto bene: hanno proiettato dei documentari interessanti e distribuito materiale. Allora gli chiedo quandi immigrati erano presenti. Mi risponde molto ingenuamente: "beh, nessuno". Ok, capisco, la difficoltà di relazionarsi con gente che ha già problematiche non indifferenti. Di seguito chiedo quanta gente "normale" era presente. Si fa spiegare cosa intendevo per "normale", ovvero gente non politicizzata, del quartiere, e mi risponde altrettanto ingenuamente: "ah, nessuno".
Lo saluto cordialmente e intanto penso: "ma che ha avuto di buono st'iniziativa se si sono presentati solo i soliti noti?".
2) Dibattito sul TFR, tema caldo. Rifondazione organizza in pompamagna in una sala enorme spendendosi molto in attacchinaggio di manifesti enormi. Risultato: 16 persone di cui 13 di RC. E forse rivedere un po' di cose su come si costruisce un discorso articolato come quello sul TFR?
3) Banchetto nostro, si presenta una ragazza (non più tanto giovane eh, per chiarire subito che non era una 17enne) del giro "antagonista". Vede un flyer sulla lotta ai buoni scuola. Prende da parte il compagno al banchetto e gli dice: "vedi sto volantino non va bene, Gli altri non te lo dicono ma lo pensano tutti".
Il compagno chiede chi intendesse per tutti e che cosa aveva che non andava bene. Dopo un po' di tira e molla il compagno più o meno capisce che quello che non va bene per "il movimento" è il linguaggio e l'impostazione grafica. Siccome il volantino non parla di massimi sistemi ma di una cosa concreta e senza fronzoli e la grafica rimanda all'immaginario giovanile, sta cosa non è "pura" per i teorizzatori dell'antagonismo.
Fortunatamente il compagno è un tipo sveglio anche per la sua giovane età e chiude il discorso seccamente con: "sì ma tanto sto volantino non è per voi, ma per i ragazzi delle professionali".
Ormai le persone "normali" nella politica non ci credono più!!!!!
Sono sfiduciate !!!!!!
Chi fa antagonismo è visto come il solito povero cristo di turno,chiuso nel suo "individualismo filosofico" capace di mobilitarsi per risolvere i problemi del Mondo e incapace di percepire quelli del vicino di casa , incapace di risolvere i problemi reali delle persone "normali" un pò per la mancanza dei mezzi necessari "molti problemi non sono realmente risolvibili se non sei parte dell'ingranaggio del sistema amministrativo" e un pò per la mancanza della voglia di risolverli realmente " a chi interessa se tizio a causa della speculazione sui prezzi da parte dei commercianti non arriva con lo stipendio alla fine del mese , o se caio e i suoi amichetti a 12 anni sono tutto il giorno per strada tra spacciatori e indifferenza".
Siamo "non è mia intenzione generalizzare" come un branco di pecore pronti a marciare insieme nelle grandi manifestazioni,inconsapevoli del fatto che si può benissimamente aiutare il prossimo "concretamente" con tanti piccoli gesti nel quotidiano e un pò di organizzazione.
Dall'altra parte c'è chi fa politica di mestiere " cioè i soliti arrivisti che ti bussano alla porta solo sotto elezioni", c'è la politica dei partiti dei compromessi , della propaganda e delle " riforme ""qui ci si potrebbe scrivere un libro ".
Chi "mastica" questa politica è parte del sistema amministrativo quindi ha a disposizione i mezzi per risolvere una buona parte dei problemi reali delle persone anche se nella maggior parte dei casi preferisce risolvere i suoi abbandonandosi tra i vari privilegi , gli interessi personali e quelli del partito.
Per me la soluzione " per quanto riguarda le problematiche risolvibili lavorando politicamente dal basso" è nella fusione dell'antagonismo politico alla politica reale e dei partiti.
Questo è l'unico modo per far avvicinare le persone comuni alla politica " mi riferisco sia a quella pratica che a quella teorica " . Bisogna far capire ai cittadini che ci sono i mezzi per risolvere "praticamente" tanti problemi e soprattutto che c'è chi è disposto a battersi per non sprecare tali risorse.
Io nel mio piccolo ci stò provando.
Benone,sei rispetto alla stramaggioranza dei compagni un bel passo avanti "questo è un mio giudizio individuale "
Cmq come te non penso che progetti come il nostro o meglio come idea sherwood debbano per forza funzionare , molto dipende dalle problematiche presenti nelle aree urbane d'interesse. Ogni realtà urbana presenta problematiche differenti , quindi a priori non si può garantire il successo di determinate iniziative!
Io per esempio nel mio quartiere grazie a numerose pressione attuate "da chi ci rappresenta politicamente , spesso tramite interviste sui quotidiani o nei tg locali" ai danni dell'amministrazione abbiamo ottenuto il restauro della villa Comunale , il rifacimento del campo di calcio "adesso la battaglia è per ottenerne una gestione popolare" e la creazione di un centro sociale " con relativa sovvenzione economica approvata in giunta per la realizzazione di varie iniziative sportive e socio-culturali" .Nonostante questi risultati "notevoli se si pensa che durante i 4 anni passati non ci sia stato un solo lavoro nel quartiere" ottenuti in un anno scarso di attività politica non si è creato ancora un binomio forte cittadino-politica. Infatti non siamo riusciti ancora ad affrontare le due problematiche più penalizzanti per il quartiere ,la delinquenza e la disoccupazione.
Problematiche che camminano aimè di pari passo , e che difficilmente possono essere risolte da una comunità politica come la nostra "anche se non ci arrendiamo"
Quando parlo della delinquenza indicandola come problematica del quartiere in cui vivo mi riferisco per lo più allo spaccio di sostanze stupefacenti " eroina e cocaina" . A me sinceramente del ragazzino che spaccia il fumo o l'erba non mi frega un cazzo " anche se contribuisce anche lui a rafforzare il sistema camorristico che gestisce tutti i traffici di sostanze stupefacenti" , quello che trovo inaccettabile è vedere ragazzi di 17/18/20....anni fatti per strada mentre chi si arricchisce sulla loro pelle gira indisturbato in auto di lusso , ammirato e rispettato da un bel po di persone " per lo più borghesi benpensanti" .
Non sopporto di vedere zone del quartiere adibite ad hard coffee shop .
Potrei indicarti un'infinità di problematiche riguardanti la delinquenza "sempre per quanto riguarda il quartiere in cui vivo" dal bullismo all'abusivismo , ma ritengo che siano tutte problematiche gestibili con un pò di polso misto a buonsenso.
Mentre la piaga dello spaccio cazzo è dura da sanare
Per lavorare politicamente bene in un quartiere non credo ci vogliano banchetti ,feste popolari o altro " lavorando in questo modo non si farebbe altro che dare dei contentini alle persone " basta un pò di costanza tanta coerenza e un bel pò di sacrificio.
Bisogna schierarsi in prima persona ed affrontare le varie problematiche , far capire alle persone" senza presunzione" come le cose anche se di poco potrebbero migliorare lavorando insieme.
Concludo dicendoti che se ti va di presiedere ad un' assemblea dove si urla e si sbraida nell'intento di risolvere qualche problema non devi fare altro che chiamarmi in privato , ti invito io volentieri