fàulas desveladas

[Perdu]

continuano le "fàulas desveladas"

allora, la LSC è una "limba di compromesso", come sbandierano i suoi sostenitori da un anno.

secondo la ricerca sociolinguistica, solo il 33,9% degli intervistati è favorevole ad una forma di compromesso! il 59.5% preferirebbe una varietà esistente.

pag. 62 http://www.regione.sardegna.it/docum...0510134456.pdf
"Emerge in maniera abbastanza netta come gli intervistati guardino con maggiore favore all’ipotesi di adottare una
delle parlate esistenti, piuttosto che una lingua “nuova” frutto di un compromesso tra le stesse (Tab.7.2). Una minoranza ritiene invece preferibile l’adozione di una forma di compromesso."
ma qualcuno non aveva detto di aver già vinto nella società?

[Plùminus (POL)]

Cita:

Scritto in origine da Perdu
continuano le fàulas desveladas

allora, la LSC è una "limba di compromesso", come sbandierano i suoi sostenitori da un anno.

secondo la ricerca sociolinguistica, solo il 33,9% degli intervistati è favorevole ad una forma di compromesso! il 59.5% preferirebbe una varietà esistente.

per una lettura corretta dei dati:
queste percentuali da te riportate non sono relative alla totalità degli intervistati, ma a quel 57% che si ritiene favorevole o parzialmente "favorevole all’ipotesi che la Regione, per la pubblicazione di propri documenti, usasse una forma scritta unica del sardo, anche in applicazione delle leggi sulla tutela della minoranze linguistiche"

Se non mi sbaglio, facendo un rapido calcolo, ne consegue che è favorevole a una forma unica di compromesso (non varietà esistente) circa il 19% del campione.
La stragrande maggioranza si divide tra chi o non vuole una forma unica, oppure, preferendo una forma unica, vorrebbe venisse scelta una delle parlate esistenti.

Cosa gli intervistati intendano per parlata esistente, che è una delle cose più importanti (forse proprio per questo si preferisce non chiarirlo) , e quale dovrebbe essere, non ci è dato saperlo, dal momento che i risultati delle risposte alla domanda 150 non son stati pubblicati..

Ci tocca interpretare, immaginare, dunque:
Io immagino che per un intervistato medio una parlata esistente sia un dialetto reale, o anche una forma sovramunicipale, ma parlata realmente, presa così come è.
Una forma di compromesso penso sia immaginata come un qualcosa di artificioso, non vivo nel parlato, creato col contributo di vari dialetti, prendendo un po dall'uno un po dall'altro, ma che non corrisponde esattamente a nessuna forma realmente parlata.
La LSC risponde certamente più a quest'ultimo identikit che non al primo.
Consenso: 19% degli intervistati








148. Fermo restando l’impegno per la valorizzazione di tutte le parlate locali utilizzate in Sardegna, sarebbe favorevole all’ipotesi che la Regione, per la pubblicazione di propri documenti, usasse una forma scritta unica del sardo, anche in applicazione delle leggi sulla tutela della minoranze linguistiche?


si, del tutto favorevole 37,8 %
si, parzialmente favorevole 19,9
no, parzialmente contrario 7,8
no, del tutto contrario 31,4
non so/non rispondo 3,1



149.
(se ha risposto che è almeno parzialmente favorevole) Preferirebbe che venisse scelta una
delle parlate esistenti o una forma di compromesso tra di esse?



Una delle parlate esistenti 59,5 %
Una forma di compromesso 33,9
Non so- non rispondo 6,6






150.



(se alla domanda precedente ha indicato la risposta n. 1) Quale delle parlate esistenti?

(specificare, scrivere in stampatello leggibile)